
Originariamente Scritto da
Claud87
Concludo per rispondendo a questo per non macchiare il post
Quello che hai scritto certifica, secondo il mio punto di vista, quanto le osservazioni siano profondamente "impregnate" di catastrofismo illogico.
Partiamo dal presupposto: il Ticino è una porzione di terra minuscola, alle pendici dell'arco alpino. L'arco alpino è una barriera naturale, uno spartiacque unico al mondo. I climi da tra i due versanti, nord e sud, pur essendo vicinissimi in linea d'aria, differiscono in tal senso enormemente.
Essendo la "barriera" della figure bariche dello scacchiere europeo, di per se la catena alpina puo' registrare variazioni molto significative a secondo della frequenza con cui certe figure bariche si presentano sul continente europeo.
Viviamo un period certamente piu' mite, nel senso dei decimali, rispetto ad altri del passato.
Ma di certo non "INCONCEPIBILE". Perchè inconcepibile?
Il ticino risente tantissimo del vento di caduta! bastano alcuni anni/decenni in cui in media la direttrice delle correnti genera venti di caduta con un certo trend, che puoi avere differenze incredibili. Come lo è in un avvezione artica, passare da Locarno a Chur ad esempio, la temperatura ha un abisso di differenza.
La logica del " è inconcepibile", "non è mai successo", "la vecchia 60-91", il "clima di una volta". Fermiamoci un secondo e ampliamo la veduta: se confrontatissimo la 61-90 con le medie dei decenni freddi del 19esimo secolo o del 1600, non dovremmo concludere, se ragionassimo come le grancasse odierne, che c'è stato una riscaldamento inconcepibile?
Se nel 19 secolo, le persone che hanno vissuto gli anni piu' miti avessero avuto accesso ai dati globali degli anni di freddo crudo, avrebbero dovuto concludere che è in atto un "global warming preoccupante"?
E concludendo con il punto del topic: nessuna offesa, semplicemente affermare di non avere avuto nessun mese inferiore a quella media di riferimento è, oggettivamente, falso. Tutto qua.
Saluti.
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