Dato che non trovo una discussione dedicata, metto qui il riassunto della primavera 2022 ad Udine:
• Media minime 6.8°C, -0.8°C dalla media 1991/2020, estremi -4.8°C/17.9°C, quinto posto su 32 tra le più fredde insieme alla 1991 e 1996, 35 valori sotto i cinque gradi (di cui tredici negativi) e 29 sopra i dieci (di cui sette sopra i quindici).
• Media medie 13.2°C, +0.1°C dalla media, estremi 3.4°C/23.8°C, quattordicesimo posto fra le più calde, 26 valori sotto i dieci gradi (di cui sette inferiori ai cinque) e 36 sopra i quindici (di cui 17 sopra i venti).
• Media massime 19.2°C, +0.6°C dalla media, estremi 7.5°C/30.3°C, decimo posto fra le più calde, 25 valori sotto i quindici gradi (di cui due sotto i dieci) e 39 sopra i venti (di cui venti sopra i 25 ed un paio oltre i trenta).
• Escursione termica giornaliera media 12.4°C, +1.4°C dalla media, estremi 3.4°C/20°C, quarto posto fra le più alte.
• Radiazione solare media 17527 KJ\mq, +1861 dalla media, estremi 3372/27624 KJ\mq, quarto posto fra le più soleggiate.
• Caduti 145.5 mm, -199.2 mm (-57.8%) dalla media, secondo posto fra le più secche; 17 giorni piovosi, -11 dalla media, secondo valore più basso insieme a 1997 e 2011.
• Pressione media 1007.5 hPa, +4.2 hPa dalla media 1993/2020, estremi 982.2/1025.3 hPa (nuovo record, battuti i 1024 hPa del nove marzo 1997), secondo posto su 31 fra le più alte.
• Media ad 850 hPa 4.3°C, -0.2°C dalla media 1991/2020, estremi -6.5°C/14.8°C, diciannovesimo posto tra le più fredde insieme alla 1993, quaranta valori negativi (di cui nove inferiori ai -5°C) e 77 sopra i cinque gradi (di cui 34 sopra i dieci).
• Quota media ZT 2266 metri, +52 dalla media, estremi 606/4003 metri, diciottesimo posto fra le più alte, 68 valori sotto i duemila metri (di cui sedici sotto i mille) e 44 sopra i tremila (di cui ventuno sopra i 3500 ed uno oltre i quattromila).
Marzo è stato molto simile all’anno scorso, curiosamente le medie delle temperature al suolo sono quasi identiche come pure l’escursione termica; quest’anno ha fatto più freddo in prima decade e meno nelle altre due e la terza è stata pienamente primaverile.
In quota le medie sono state un po' più basse (0.1°C vs 0.7°C e 1653 vs 1685 metri); il mese è stato quarto come minime più basse, decimo per le medie, quindicesimo per le temperature in quota.
Marzo è stato piuttosto secco, praticamente non è caduta una goccia d’acqua fino al giorno 29; in effetti se il peggioramento avesse tardato un paio di giorni avremmo avuto un mese completo senza pioggia (riferendosi al suo inizio e fine secondo al calendario, se contassimo i giorni consecutivi effettivamente secchi essi sarebbero addirittura 32).
Un mese completo senza pioggia, partendo dagli anni ’90, è molto raro: è successo solamente nel marzo 2003, dicembre 2015 e 2016.
Dato il bel tempo quasi incontrastato, l’escursione termica, il soleggiamento e la pressione atmosferica sono state piuttosto alte: in particolare, la pressione atmosferica ha stabilito il nuovo record di media mensile e giornaliera, a fine mese la pressione è diventata molto bassa (calando di 42 hPa in una decina di giorni) avvicinando molto il record negativo mensile.
In quota ha fatto decisamente freddo sino a metà mese, con parecchi valori negativi e lo ZT spesso sotto i 1500 (e mille) metri; poi la primavera si è fatta strada anche lì, con l’imporsi di isoterme sopra i cinque gradi e lo ZT oltre i duemila metri.
Da notare che marzo ha avuto lo ZT più basso di tutti e tre mesi invernali precedenti (febbraio si è fermato a 1784 metri, gli altri due hanno chiuso a 1813 e 1868), ha avuto una temperatura media simile a quella di febbraio (0.1°C vs -0.2°C) e nettamente più bassa di dicembre e gennaio (1.7°C ed 1.4°C).
Il suo picco minimo è stato leggermente inferiore a quello dell’inverno scorso (-6.5°C vs -6.1°Cm, raggiunti a gennaio) e questo conferma ancora una volta la pochezza dell’inverno scorso; in fin dei conti i suoi tre mesi si sono fatti eguagliare/battere da un marzo che è stato sì sottomedia ma che non ha avvicinato i più freddi (tipo 1987, 1995, 1996 e 2006).
Un marzo che ha lo ZT più basso di tutti e tre i mesi precedenti è un fatto poco frequente: è successo nel 1987 (1021 vs 1117 metri di gennaio), 1992 (1608 vs 1638 di dicembre), 1993 (1545 vs 1723 di febbraio) e 2020 (1708 vs 2001 di dicembre).
Aprile è stato freddo, sia al suolo che in quota ma con lo ZT non particolarmente basso (per colpa della seconda decade ben sopramedia.
Dopo un marzo molto secco e privo di precipitazioni sin quasi alla fine, è tornato a piovere in maniera diffusa e con un po' di continuità; da segnalare i fronti dei giorni due e nove, i quali hanno portato neve fin sotto i mille metri sulle Prealpi (e su alcuni fondovalle alpini) e clima quasi invernale con anche le ultime brinate in pianura.
Non ha piovuto molto, ma se non altro questo ha alleviato la siccità che era presente perfino in una regione piovosa come il FVG; la pianura è stata un po' sotto la media, mentre sui monti è andata meglio (in particolare sulle Alpi Giulie).
Per il resto, come scritto poc’anzi, il mese è stato freddo sia al suolo che in quota e privo di scaldate; è stato un po' meno rigido del 2021, ma anche questo è stato davvero degno di nota.
Da segnalare l’escursione termica ed il soleggiamento elevati; abbiamo stabilito anche il record di soleggiamento medio per la seconda decade ed il primato mensile su una singola giornata.
Notevole anche il picco minimo della pressione atmosferica, fra i più bassi dell’intero mese.
Maggio è stato complessivamente molto caldo, sia al suolo che in quota; piuttosto alte anche l’escursione termica, la pressione atmosferica ed il soleggiamento.
La prima decade è stata molto vicina alle medie di riferimento, sia al suolo che in quota (con scarti di alcuni decimi).
A partire dalla seconda decade il clima si è fatto semi-estivo pure qui: le minime si sono portate verso i quindici gradi, le medie sono andate sopra i venti e le massime hanno prima avvicinato e poi superato i trenta gradi (dopo quattro anni).
Anche in quota il clima si è fatto estivo, con la temperatura che ha sfiorato i quindici gradi e lo ZT che è salito sopra i 3500 metri; nel caso della temperatura in quota, valori attorno ai quindici gradi si erano già verificati a cavallo di S.Silvestro e Capodanno (stabilendo così contemporaneamente il record di tardività e precocità, record che possono essere solo eguagliati).
Durante la parte centrale di maggio ha fatto davvero caldissimo, tant’è vero che la decade ha stabilito le nuove medie record per le temperature medie, massime e per tutte le sette grandezze in quota (!!!) migliorando anche le medie della pressione atmosferica e del soleggiamento (in pratica, la decade non si è presa solo i primati delle minime e dell’escursione termica, piazzandosi “solo” al secondo posto per entrambe).
Purtroppo anche questo mese è stato secco: a fine mese è arrivata una consistente rinfrescata che ha portato temperature anche inferiori ai venti gradi ma il gran fresco non ha portato un peggioramento forte (20-30 mm nelle zone più fortunate, ossia Alpi e Prealpi).
La primavera è stata complessivamente fredda di notte, molto vicina al riferimento per temperature medie ed in quota; piuttosto alti il soleggiamento, l’escursione termica e la pressione atmosferica.
Marzo è stato per gran parte freddo, ed è stato molto secco: c’è mancato davvero poco che esso chiudesse a zero mm, a partire dagli anni ’90 solamente tre mesi ci sono riusciti.
Abbiamo avuto il secondo aprile fresco/freddo consecutivo: a mio avviso è un evento da segnalare perché dal 2007 al 2020 avevamo avuto molti mesi di aprile decisamente caldi e quelli freddi erano praticamente spariti.
Anche maggio si è fatto notare, ma per il motivo opposto rispetto ad aprile: maggio si era scaldato tra la fine degli anni ’90 ed i Duemila e poi era tornato indietro proponendo più di qualche mese fresco e piovoso (2013, 2016, 2019 e 2021).
Come dicevo, la primavera è stata complessivamente vicina alle medie per le temperature; anch’essa a partire dal 2007 era stata spesso calda e ne abbiamo avuta un’altra lontana dalle più bollenti sia al suolo che in quota.
Pure in questo caso direi che questo è un fatto rilevante, anche se ovviamente è troppo presto per dire se si tratta di un ritorno al passato o di una semplice pausa fra una fase calda e la successiva (io propendo per la seconda ipotesi).
Essa è stata piuttosto secca, come accaduto in gran parte d’Italia e solo la 1993 aveva fatto peggio: marzo per pochissimo non è risultato senza precipitazioni, maggio è stato secco e si è limitato a fronti veloci ed instabilità a macchia di leopardo (come fossimo già in estate) mentre aprile è stato l’unico a portare alcuni peggioramenti degni di questo nome e in un paio di occasioni perfino la neve a bassa quota in montagna (ma è caduto un quarto della pioggia attesa in meno, perlomeno in questa stazione).
Se un marzo secco non è strano ed aprile ha fatto il suo, maggio invece è stato assai deludente lato pluvio e proprio in un anno in cui un maggio piovoso sarebbe servito moltissimo (Perdura la siccita dall'inizio dell'anno, non pioveva cosi poco dal 2003 - Cronaca - TGR Friuli Venezia Giulia).
Da segnalare anche il nuovo record di pressione media giornaliera per una giornata primaverile.
Ora il grafico delle minime stagionali al suolo:
Min.jpg
Le temperature minime sono aumentate di sei decimi, passando da 7.2°C a 7.8°C; nel corso dei decenni abbiamo perso sei minime sotto i cinque gradi (passate da 32 a 26) e guadagnate tre sopra i dieci (passate da 29 a 32).
I valori sottozero sono passati da otto a quattro.
Marzo si è scaldato di 0.9°C (da 2.8°C a 3.9°C), aprile di un grado (da 6.9°C a 7.9°C) e maggio è calato di un decimo (da 11.9°C a 11.8°C).
Maggio è sempre stato il più caldo del trimestre primaverile, la differenza minima da marzo si è verificata nel 1991 (2.8°C) e quella da aprile nel 2004 (2.1°C); aprile è stato il mese più freddo in due occasioni, nel 1991 e nel 2001.
Adesso il grafico delle medie:
Med.jpg
La temperatura media stagionale è aumentata di 1.2°C, passando da 12.4°C a 13.6°C; nel corso dei decenni abbiamo perso nove giornate con media inferiore a dieci gradi (passate da trenta a ventuno) e guadagnate sei con media sopra i quindici (passate da 29 a 35).
Marzo si è scaldato di 1.1°C passando da 8.3°C a 9.4°C, aprile di due gradi (da 11.9°C a 13.9°C) e maggio di soli tre decimi (da 17.1°C a 17.4°C).
Marzo è sempre stato il mese più freddo del trimestre, la distanza minima da aprile è stata registrata nel 1997 (quattro decimi) e quella da maggio nel 1991 (tre gradi); maggio è sempre stato il mese più caldo, la differenza minima da aprile si è verificata nel 2019 (1.6°C).
Ora le temperature massime:
Max.jpg
Anche le massime sono aumentate, in misura maggiore rispetto alle minime ed alle medie; esse sono salite di 1.5°C, passando da 17.8°C a 19.3°C.
Nel corso del tempo abbiamo perso ben dodici valori inferiori a quindici gradi (passati da 32 a venti) e guadagnati nove con valori sopra i venti (passati da 33 a 42).
Marzo si è scaldato di 1.4°C passando da 13.6°C a 15°C, aprile di ben 2.5°C passando da 17.2°C a 19.7°C e maggio di soli sette decimi (da 22.4°C a 23.1°C); in tutti e tre i casi notiamo che aprile è il mese primaverile che ha subìto i cambiamenti maggiori (e decisamente forti), maggio quelli minori ed è l’unico che si è un po' raffreddato passando dagli anni Duemila al decennio scorso (tornando quasi ai livelli iniziali).
Marzo è quasi sempre stato il mese più freddo del trimestre, è stato scavalcato da aprile solamente nel 2012; maggio è sempre stato il mese più caldo, la differenza minima da marzo e da aprile sono state registrate nel 2019 (2.7°C ed un grado).
Adesso le escursioni termiche:
Esc.jpg
Le medie decennali sono 10.5°C, 11°C ed 11.5°C, con un incremento complessivo di un grado; è un risultato atteso, dato che le temperature massime sono aumentate maggiormente rispetto alle minime.
Marzo ha aumentato la sua media di mezzo grado passando da 10.5°C ad 11.2°C, aprile di 1.5°C passando da 10.3°C ad 11.8°C e maggio di nove decimi passando da 10.5°C ad 11.4°C; osserviamo che durante gli anni ’90 aprile era il mese con l’escursione media più bassa ed ora è quello avente quella più alta.
Marzo ha avuto l’escursione termica più alta del trimestre per dodici volte; è accaduto nel 1994, 1997, 1998, 1999, 2002, 2003, 2012, 2014, 2017, 2019, 2021 e 2022.
È stato quello con l’escursione più bassa per 14 volte: nel 1991, 1993, 2001, 2004, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2013, 2016, 2018, 2020.
Aprile è stato il migliore per dieci volte: nel 1991, 1995, 1996, 2006, 2007, 2010, 2013, 2015, 2018, 2020; è stato il peggiore nel 1992, 1993, 1994, 1998, 2000, 2003, 2005, 2012, 2014, 2017 e 2022 (undici volte).
Maggio ha avuto la media più elevata per undici volte: nel 1992, 1993, 2000, 2001, 2004, 2005, 2006, 2008, 2009, 2011, 2016; ha avuto la media più bassa per otto volte, nel 1994, 1996, 1997, 1999, 2002, 2015, 2019 e 2021.
Adesso la pressione atmosferica:
Pres.jpg
Le medie decennali della primavera sono 1005.1, 1002.1 e 1003 hPa, con un calo complessivo di 2.1 hPa.
Marzo ha diminuito la sua media di 3.2 hPa passando da 1007.2 a 1004, aprile di 0.5 hPa passando da 1003.1 a 1002.6 hPa e maggio di 2.7 hPa passando da 1005 a 1002.3 hPa.
Marzo ha avuto la media più elevata del trimestre per 18 volte, nel 1991, 1993, 1994, 1997, 1998, 2000, 2002, 2003, 2004, 2005, 2011, 2012, 2014, 2017, 2019, 2020, 2021 e 2022; ha avuto la media più bassa per nove volte, nel 1995, 1999, 2001, 2006, 2008, 2009, 2013, 2016, 2018.
Aprile è stato il migliore per sette volte, nel 1995, 1996, 2007, 2010, 2013, 2015, 2018; ha avuto la media più bassa per dodici volte, nel 1991, 1993, 1994, 1997, 1998, 2000, 2002, 2004, 2011, 2012, 2014 e 2022.
Maggio ha avuto la media più elevata in sei occasioni, nel 1999, 2001, 2006, 2008, 2009, 2016; è stato il peggiore per undici volte, nel 1996, 1997, 2003, 2005, 2007, 2010, 2015, 2017, 2019, 2020 e 2021.
Ora il grafico delle temperature ad 850 hPa:
T850.jpg
La primavera si è scaldata di 1.1°, anche partendo dagli anni ’90; nel corso del tempo abbiamo perso nove giornate con valori inferiori a cinque gradi (passati da 54 a 45) e guadagnati tre con valori sopra i dieci (passati da otto ad undici).
Marzo si è scaldato di 1.2°C (anche rispetto agli anni ’90), passando da 0.7°C a 1.9°C, aprile di ben 1.8°C (1.9°C dagli anni ’90) passando da 3.4°C a 5.2°C ed infine maggio di soli tre decimi (uno dagli anni ’90) passando da 7.7°C ad otto gradi.
Marzo è stato quasi sempre il mese più rigido, a parte cinque occasioni in cui è stato superato da aprile (1990, 1991, 1994, 1997 e 2012), c’era mancato pochissimo anche nel 1989, 2001, 2002 e 2017.
Non è mai stato il più caldo, la sua distanza minima da maggio si è verificata nel 2019 (2.8°C).
Maggio è sempre stato il mese più caldo; la sua distanza minima da aprile si è verificata sempre nel 2019 (un grado).
Adesso lo ZT:
ZT.jpg
La media stagionale è salita complessivamente di 154 metri (147 dagli anni ’90), passando da 2132 a 2288 metri; abbiamo perso otto giornate con ZT inferiore a duemila metri (passate da 40 a 32) e tre con valori sopra i tremila (passate da undici a 14).
Marzo ha aumentato la sua media di 162 metri (107 dagli anni ’90) passando da 1660 a 1822, aprile di ben 268 metri (325 dagli anni ’90) passando da 2050 a 2318 e maggio di soli 38 (cinque dagli anni ’90) passando da 2693 a 2731.
Anche in quota notiamo come aprile abbia subìto forti cambiamenti e che è il mese che ha aumentato maggiormente le proprie medie; al contrario, maggio è quello che è cambiato di meno ed anche in questo caso esso aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila e poi è tornato indietro quasi alle medie di partenza.
Marzo è stato il mese avente la media più bassa per tre volte su quattro, in ben dieci occasioni è stato superato da aprile: è accaduto nel 1989, 1990, 1991, 1994, 1997, 2001, 2002, 2003, 2012 e 2017.
Non hai mai avuto la media più alta di tutti, la sua distanza minima da maggio si è verificata nel 1991 (solamente 85 metri).
Maggio è sempre stato il mese con la media più elevata, il suo vantaggio minimo da aprile è stato nel 1987 (162 metri).
Infine la pioggia:
Piog.jpg
Le medie decennali sono passate da 319.4 a 352.6 e poi a 362 mm con un incremento complessivo di 42.6 mm (+13.3%); i giorni piovosi sono passati da 27 a 28.
Marzo ha aumentato la sua media di ben 48.8 mm passando da 66.9 a 115.7 mm (+72.9%), aprile ha perso 38.1 mm passando da 130 a 91.9 (-29,3%) e maggio è salito di 31.6 mm passando da 122.8 a 154.4 mm (+25.7%).
Aprile era il mese più piovoso fino agli anni Duemila, ora è il più secco; maggio è diventato il più piovoso e marzo si è avvicinato moltissimo agli altri due.
Marzo è stato il mese più piovoso del trimestre in sette occasioni: nel 2000, 2001, 2006, 2009, 2011, 2018, 2020; è stato il più secco in tredici occasioni, nel 1994, 1996, 1997, 1998, 2002, 2003, 2004, 2005, 2008, 2010, 2012, 2019, 2021.
Aprile è stato il più piovoso per tredici volte: 1992, 1993, 1994, 1997, 1998, 1999, 2002, 2003, 2005, 2008, 2012, 2017 e 2022; è stato il più secco in undici occasioni, 1991, 1995, 2000, 2007, 2011, 2013, 2014, 2015, 2016, 2018, 2020.
Maggio è stato il più piovoso per dodici volte: 1991, 1995, 1996, 2004, 2007, 2010, 2013, 2014, 2015, 2016, 2019, 2021; è stato il più secco in sette occasioni: 1992, 1993, 1999, 2001, 2006, 2009 e 2022.
Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota
Segnalibri