Sulla base dei miei ricordi in inverno si è sempre assistiti, nelle fasi molto dinamiche, ad oscillazioni anche importanti del campo termico, soprattutto a causa delle compressioni adiabatiche sul versante adriatico. Quante volte ho visto distruggere o per lo meno degradare fortemente ottimi accumuli nevosi sui miei monti a seguito di violente libecciate. E' sempre accaduto per cui non mi stupisco che accada anche stavolta. Quello che vorrei, considerando da dove veniamo, che cmq ci siano occasioni per forti nevicate, robe di metri in quota, che poi fondendo e creando slavine con accumulo compressivo, creino riserve nevose tardo primaverile utili come riserve idriche estive. Ovviamente tutto questo potrebbe accadere tra febbraio ed i primi di aprile come di consueto ma questi ultimi due-tre inverni mi hanno segnato. Non mi fido più del tardo inverno e quindi anelo sempre a forti nevicate sui monti a quote umane già entro dicembre, cosa che per ora non è accaduto e non accadrebbe almeno fino al 12 del mese.
Ultima modifica di Conte; 04/12/2022 alle 12:10
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Ma infatti l’oscillazione è normalissima e fa parte del nostro clima. Se guardi il disastroso gfs06z invece è un eterno libeccio, le prospettive non sembrano poi così rosee per certe aree.
Ma in realtà volevo concentrarmi sulla valutazione del caldo guardando solo le carte a 850. Sono configurazioni che portano anche a 15° di differenza tra suolo quota.
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