no, sono due cose separate. La Nina ha accumulato calore in 3 anni, El Nino nel 2023 lo porta in atmosfera.
Nel 2023 invece la convezione principale sul Pacifico occidentale ha forzato le rossby, treni d'onda che hanno causato diversi blocchi, anche nell'emisfero sud il treno d'onda ha contribuito al deficit del ghiaccio antartico attraverso la circolazione meridionale che si è sviluppata
rossby2.jpg
Francesco Nucera
"Sono un tipo burbero, scontroso e permaloso ma se mi impegno so essere anche simpatico"
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cosa vuol dire sono due cose separate? o c'è un anomalia nei venti zonali che giustifica un anomalia eccezionale nell'oceano oppure no.
la variazione dell'heat content mediata sull'intero nord pacifico ed associata all'enso è molto piccola, l'enso favorisce il pattern della pdo ci sono sia zone che accumulano calore ed altre che ne perdono.
la nina accumula calore essenzialmente nel pacifico tropicale e se ne perde nell'indiano e atlantico tropicale.
Evolution of Ocean Heat Content Related to ENSO in: Journal of Climate Volume 32 Issue 12 (2019)
In the North Pacific Ocean (20°–60°N), it appears that a small net ocean warming occurs about 5 to 10 months before El Niño (0.05–0.08 PW K−1) (Fig. 12), with a similar change of the surface flux (0.04–0.08 PW K−1) (Fig. 13). During El Niño, surface flux cools the ocean (from −0.05 to −0.02 PW K−1 at lag = 3; Fig. 13), and although the overall OHCT change is insignificant (Fig. 12), there are large regional changes with a characteristic pattern that arises from strong atmospheric teleconnections between the tropical and North Pacific Oceans (i.e., Trenberth et al. 1998; Alexander et al. 2002). Strong cyclonic flow around an anomalously deep Aleutian low during El Niño events cools the central North Pacific and warms the water along the west coast of North America. This fingerprint can be seen clearly in OHCT/OHC and SST patterns (Figs. 2 and 3) in the North Pacific and is also characteristic of the Pacific decadal oscillation (PDO). These local changes compensate and produce a small negative net surface flux in the North Pacific during El Niño that is compensated by net northward heat transport from tropical Pacific to the North Pacific (Fig. 6).
Ultima modifica di elz; 06/10/2023 alle 22:24
Certamente ma sono due effetti separati, uno è dinamico, l'altro è termico, diciamola così:
l'iimmagine che hai messo dei venti zonali è del 2020-22, io ho postato solo quella del 2023 ma relativa alla componente meridionale, già parliamo di due cose diverse. Sono onde di Rossby e sono forzate dalla convezione tropicale!! El Nino, mjo etc provocano onde di rossby (oltre che di kelvin) e forzano la circolazione extratropicale. Questo treno d'onda (nella mia immagine), forzato dalla particolare situazione Enso, provoca determinate cose nel 2023 che possono giustificare come detto alcune situazioni che si sono verificare sia nell'emisfero nord ( esempio gli incendi sul canada, oppure dele ondate di calore marine o anche terrestri) che in quello sud, compreo l'andamento dei ghiacci antartici. E' probabile che anche nel 2022 la Nina abbia potuto forzare la circolazione extratropicale, ad esempio nel 2022 attraverso la CGT a cui si sono sovrapposti segnali substragionali e interannuali. ( ma anche nelle roventi ondate di caldo dell'estate 2023 è una sovrapposizione di...segnali)
Aspetto termico. Accumulo di calore di 3 anni de La Nina + rapido passaggio El Nino (1 caso ogni boh...1oo anni?) sempre nel 2023 contribuisce al salto delle temperature globali che stiamo osservando
Ultima modifica di francesco.nucera; 07/10/2023 alle 05:47
Francesco Nucera
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l'affermazione a cui rispondevo era che la nina ha accumulato calore alle medie latitudini indebolendo i venti zonali per 3 anni, come può averlo fatto se non c'è una significativa anomalia nei venti zonali? (sull'intera regione, il pattern da pdo- lo ha sicuramente favorito)
che i tropici possano giustificare il verificarsi di alcune anomalie nel 2023 è un discorso diverso che non contesto (e quando più quando meno è sempre così) ma l'oceano si è scaldato in modo anomalo e diffuso e questo riscaldamento alle medie latitudini è realmente iniziato prima della nina...intorno al 2017 quando inizia l'anomalia nella radiazione solare assorbita, non c'è ne siamo accorti tanto nelle medie globali poichè appunto c'era l'enso a ridurre le anomalie tropicali (e il ciclo solare negativo)
questo è il problema (differenza ssta medie latitudini-tropici), declinano nel periodo in cui gli aerosol aumentano e raffreddano le medie latitudini più dei tropici, iniziano ad aumentare dagli anni '90, fanno un salto in su negli ultimi anni che inizia prima ancora della nina e poi raggiunge valori ben superiori agli altri episodi di la nina recenti.
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Ultima modifica di elz; 07/10/2023 alle 06:42
non mi pare di aver detto in precedenza che La Nina abbia ridotto i venti zonali x 3 anni ma che i centri di convezione sul pacifico occidentale abbiano comportato determinati schemi. Però mi pare che quel grafico mostri l'assorbimento di calore da parte degli oceani durante La Nina, principalmente a causa della ridotta evaporazione spinta dal vento, ma anche dal sole che riscalda zone d'acqua fredda
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Francesco Nucera
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questa cosa l'ho letta più volte sia in questo td che altrove.
"La Nina ha ridotto le westerley e così facendo ha riscaldato gli oceani delle medie latitudini;"
questo è valido solo in una banda di latitudine nel nord pacifico, altrove e a ridosso della costa nord americana succede l'opposto e la media è piccola.
L'ho detto io il ""? ah può essere...mi ricordo però di aver detto o che le condizioni di blocco sono una risposta a bassa frequenza all'Enso, oppure della particolare situazione Lanina/elnino...questo inteso come forzatura in determinati pattern nel 2023 però. Certo perchè sono le zone dove si è accumulato calore che poi con el nino è emerso in atmosfera
Francesco Nucera
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Interessante discussione e mi intrometto per una considerazione. Se la semplice riduzione dello zolfo nei carburanti utilizzati nel trasporto navale ha comportato un aumento delle temperature marine, e non era questo lo scopo ovviamente, non si può sfruttare il processo al contrario utilizzando qualcosa di diverso dallo zolfo e senza gli effetti dannosi di quest'ultimo?
nel nord atlantico sono state sottomedia nel semestre caldo ma non più di altri periodi nel passato, non giustifica un riscaldamento anomalo.
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