Fino a ieri l'anomalia in Italia era, secondo i miei calcoli, a +1,66 °C sulla 1981-2010 relativa al mese intero. Considerando (stando alle settimanali ECMWF con anomalie termiche calcolate sulle ventennali 2004-2023) che il periodo 21-25 marzo sembra chiudere a circa +3,8 °C sulla 1981-2010 del mese intero e che la settimana 25-31 marzo sembri circa sullo stesso livello, potremmo stimare che la media mensile possa arrivare a circa +2,40 °C sulla 1981-2010, anche se sussiste un po' di incertezza dal 26 del mese in avanti (un coinvolgimento più diretto delle saccature porterebbe a un più marcato abbassamento delle temperature sui settori occidentali del Paese).
Se il mese di marzo chiudesse effettivamente a +2,4 °C sulla trentennale di riferimento, sarebbe il secondo marzo più caldo degli ultimi secoli, dietro al marzo 2001 (chiuso a circa +2,8 °C) e davanti al marzo 2017, chiuso con circa +2,2 °C di anomalia. Gli scarti positivi dalla norma saranno molto più democratici di quelli di 23 anni fa (dalle Marche in giù, lungo la dorsale adriatica, marzo 2001 non verrà nemmeno avvicinato, mentre in tutto il Nord - a eccezione della Romagna - verrà battuto con ampio margine), semmai avranno una distribuzione geografica simile a quella del già citato marzo 2017, con le anomalie più forti al Nordest ma con cospicue anomalie positive in praticamente tutto il Paese.
Per marzo 2024 mi aspetto i surplus termici più contenuti in Liguria e quelli più marcati tra Veneto, FVG ed E.-R., comunque trarremo i bilanci a mese concluso.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
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