
Originariamente Scritto da
Danis
Negli ultimi anni, diversi studi hanno messo in evidenza un aspetto meno discusso del cambiamento climatico:
la variazione dell’altitudine e della struttura della tropopausa. Questo elemento, apparentemente "tecnico", ha in realtà forti implicazioni sul comportamento dell’atmosfera sia su scala sinottica che globale.
La tropopausa si sta innalzando a livello globale: si parla di una media di circa 50–100 metri per decennio, con variazioni più marcate alle medie latitudini. Alcune analisi collegano questi cambiamenti a un mix tra riscaldamento troposferico e raffreddamento stratosferico — entrambi processi tipici dell’effetto serra.Nel marzo 2024 e nei primi mesi del 2025 sono stati osservati tropopause folding persistenti e ad alta quota associati a cutoff in quota e ondate di caldo precoce, anche in area mediterranea. Si rafforza inoltre l’ipotesi che una tropopausa più alta e dinamicamente più attiva possa favorire una maggiore instabilità a livello sinottico e un’intensificazione degli eventi estremi.
Secondo voi è un indicatore climatico sottovalutato?
Qualcuno è a conoscenza di esempi pratici o casi studio (ad es. Mediterraneo, Alpi, Balcani) in cui la tropopausa ha giocato un ruolo dinamico chiave?
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