Era più basso e debole durante le Estati dei primi quindici dei 2000 quando effettivamente il suo stare più basso interrompeva spesso con dei break ( cavi d'onda o anche gocce fredde vere e proprie ).
Questa debolezza insisteva in un atmosfera a momento angolare negativo.
Seguentemente è andato intensificando e alzando di latitudine in un contesto di momento angolare positivo atmosferico e non inducendo più break.
Dunque, da almeno un decennio non siamo più in una fase di debole getto polare ( maggiori ondulazioni ) e dunque più basso bensì di rafforzato getto polare ( meno ondulazioni ) e più alto.
Ultima modifica di AntonioP; 02/06/2025 alle 11:24
In generale una fase positiva favorisce la presenza di un promontorio anticiclonico sulla costa ovest del continente americano e una uscita della corrente a getto più bassa in Atlantico (quindi NAO +). Viceversa per quella negativa.
In Europa la relazione è meno diretta, ma in estate la fase positiva favorisce risalite calde occidentali mentre quella negativa ondate basse più mirate al centro-sud.
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Adesso siamo in fase negativa di lungo periodo, da almeno 5 anni, infatti le ultime estati hanno visto il sud più penalizzato, tranne la 2022 che fu uniformemente letale.
Ultima modifica di snowaholic; 02/06/2025 alle 11:19
Da quelle mappe è difficile trarre la latitudine del getto.
Comunque l'anno scorso feci questo thread, c'è una parte che dedicai proprio al getto:
Che succede alle estati del Sud?
La domanda è lecita, però non stiamo avendo un assetto barico così penalizzante per l'intensità del getto polare negli ultimi anni, a differenza dei primi anni 2000 in cui la NAO molto negativa effettivamente creava un getto fortemente frammentato e frequenti dinamiche a goccia (come notava anche @AntonioP in precedenza).
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Sicuramente ci sono elementi ciclici in questa evoluzione, legati alle oscillazioni AMOC e quindi potenzialmente al discorso dell'indebolimento della corrente del golfo, ma l'aumento uniforme di gpt in tutto l'emisfero è eclatante.
Di conseguenza, come notavamo nel post iniziale, il problema principale degli ultimi anni sono le dinamiche zonali estremamente calde più di quelle fortemente meridiane, basta molto poco per sollevare isoterme estreme.
Un altro elemento da considerare è quello del diverso impatto del riscaldamento tra oceani e terre emerse in termini di inerzia termica e feedback di lapse rate, quindi l'innalzamento delle fasce tropicali non è uguale tra oceani e continenti. Avere l'Africa appena sotto e l'Asia ad est ha un peso non indifferente.
Anche la distribuzione della convezione è cambiata drasticamente, con i passaggi sul continente marittimo quasi spariti nella stagione estiva e il trend di lungo termine di IOD (che essendo una differenza tra due zone equatoriali non dovrebbe necessariamente avere un trend dovuto al GW) riflette questi cambiamenti.
Ridurre tutto al getto più debole quindi non mi sembra un approccio utile per capire i cambiamenti più ampi, il getto non è più debole rispetto al recente passato ma una combinazione di elementi lo rende incapace di penetrare fino al Mediterraneo centrale, anche quando ha una intensità e una direzione di approccio al continente teoricamente buona, come quella di questi giorni.
Può essere che almeno una parte di questi elementi siano transienti, ovvero legate non all'aumento di temperature assolute ma alla fase di riscaldamento, lasciando quindi la possibilità che vengano meno nel momento in cui il forcing antropico dovesse indebolirsi (viceversa sono enfatizzati nelle fasi di accelerazione maggiore delle temperature globali). Vedremo nei prossimi decenni, sperando che le emissioni globali comincino a calare nettamente.
Come sempre ottimo lavoro e conclusioni assolutamente condivisibili!
Mi unisco anche io alla discussione.
Questa è la proiezione trimestrale delle precipitazioni a livello tropicale, un ottimo strumento da cui partire per analizzare diversi punti chiave.
In generale possiamo dire che si presenta uno stato di ENSO neutrale con tendenza alla Nina. Abbiamo un surplus pluviometrico sull’India e sul plateau tibetano che potrebbero essere una potenziale sorgente d’onda influenzando anche la circolazione atmosferica extratropicale (Rodwell–Hoskins mechanism, CGT ecc…).
Interessante anche l’anomalia positiva di precipitazioni che si estende dall’India verso l’Africa orientale e centrale. In genere, condizioni di La Niña favoriscono un’intensificazione del TEJ (tropical easterly jet) e una maggiore propagazione verso nord della BSISO, con conseguente attivazione convettiva anche sull’area del Sahel. Tuttavia, nel contesto attuale di ENSO neutro, la sincronizzazione tra queste aree appare più debole e confinata soprattutto alla fascia orientale, dove il TEJ potrebbe comunque mantenersi relativamente attivo nel corso della stagione.
Il Sahel e la zona dell’Atlantico tropicale sembrano al momento non particolarmente forzanti.
Trovo invece molto diverso il quadro delle SSTA rispetto allo scorso anno
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Potrei aspettarmi un'estate tendenzialmente da SNAO positiva?
Sono re analisi climatiche, non meteorologiche, dunque difficile da trarre la latitudine media per ogni singola stagione.
Ma dato che una particella d'aria nel serpentone della corrente a getto ha un momento angolare da conservare, se tale getto è più o meno intenso, si avvicina/allontana dal centro di rotazione, che è il polo nord ( come le braccia del pattinatore ).
Dunque un getto più intenso ( più veloce ) è per forza un getto più alto di latitudine e un getto meno intenso ( più lento ) è per forza un getto più basso di latitudine
Ultima modifica di AntonioP; 02/06/2025 alle 16:39
sulla carta un alta delle azzore piuttosto salda e meno probabilità di passaggi bassi del getto in pieno oceano
tuttavia va sempre considerata la labilità crescente del ramo secondario che può sempre implicare lacune bariche più o meno insidiose anche in assenza di scambi meridiani degni di nota
C'ho la falla nel cervello
Un raffreddamento generale a livello oceanico...frutto de LA Nina??...che al momento ha inciso ben poco a livello di t globali ma forse a livello oceanico ben di più...il che, data l'inerzia termica degli oceani, potrebbe far pensare ad un graduale ridimensionamento delle anomalie globali di temperatura, chissà...
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