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  1. #1
    Brezza leggera L'avatar di Marbea67
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    Predefinito Milano Marittima danni temporale Milano Marittima danni temporale [emoji2416]

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  2. #2
    Burrasca L'avatar di Corry
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    Predefinito Re: Milano Marittima danni temporale Milano Marittima danni temporale [emoji2416]

    Ma non c’è stato nessun ferito?
    PelatodiMtimangioilcuore

  3. #3
    Brezza leggera L'avatar di Marbea67
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    Predefinito Re: Milano Marittima danni temporale Milano Marittima danni temporale [emoji2416]

    Citazione Originariamente Scritto da Corry Visualizza Messaggio
    Ma non c’è stato nessun ferito?
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  4. #4
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: Milano Marittima danni temporale Milano Marittima danni temporale [emoji2416]

    Credo che sia solo perché si é scatenato alle 5 di notte, con pochissima gente in giro. A me a Rimini mi ha svegliato ed era pauroso. Vento con punte a 125 km/h, pioggia fortissima e fulmini continui. Ha spostato tutte le sedie e sdraio in giardino e ha rotto un telo attaccato al gazebo ma é andata di lusso

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  5. #5
    Brezza leggera L'avatar di olsen
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    Predefinito Re: Milano Marittima danni temporale Milano Marittima danni temporale [emoji2416]


  6. #6
    Burrasca L'avatar di Corry
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    Predefinito Re: Milano Marittima danni temporale Milano Marittima danni temporale [emoji2416]

    Citazione Originariamente Scritto da Marbea67 Visualizza Messaggio
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    Incredibile.

    Qualcuno ci fa una bella analisi?
    PelatodiMtimangioilcuore

  7. #7
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: Milano Marittima danni temporale Milano Marittima danni temporale [emoji2416]

    Leggo dai media notizie imprecise, tipo 50 mm in sei ore, 48 mm in un ora, Rimini 55 mm ...
    anche stazioni " ufficiali" riportate in rete una vicina all' altra segnano quantitativi di pioggia molto differenti....
    Ho l' impressione, anzi la certezza che i moderni uviometri a basculazione, non sono precisi, sia per mancata revisione periodica, sia perché in condizioni di forte vento con precipitazione monsonica non sono precisi.
    I miei tre pluvionetri manuali mi danno 90 mm ( la media dei tre)
    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
    Non posso che dir grazie a tanto Artefice!

  8. #8
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    Predefinito Re: Milano Marittima danni temporale Milano Marittima danni temporale [emoji2416]

    Gia' nel 2019 M.marittima era stata colpita da una tromba marina che aveva fatto landfall e si era trasformata in tornado( questa volta semnra si tratti di downburst),facendo danni in spiaggia,in paese e devastando la pineta retrostante con centinaia di alberi abbattuti.Fenomeni presenti anche un tempo( ricordo una tromba marina che ero un bambino e che devasto' zone poco distanti),ma si ha la netta sensazione che sia aumentata la frequenza.

  9. #9
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
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    Predefinito Re: Milano Marittima danni temporale Milano Marittima danni temporale [emoji2416]

    Quel che è successo lì deve far riflettere assai sull'utilizzo di CERTE specie arboree.

    In particolare parlo di una, la più inadatta: qui nel trevigiano e pordenonese abbiamo lentamente capito che il pino domestico è una sorta di dramma.

    Secondo i miei ultimi conti, realizzati aiutandomi con Maps, nella mia cittadina (in senso lato, ossia centro e quartieri limitrofi entro i 100 m slm) sono stati rimossi oltre 300 pini domestici su 450 e passa in 14 anni (2011-2025).

    Tra 2011 e 2016 già ne venivano abbattuti ogni tanto per via dei marciapiedi rotti e dei dossi che quelle radici creavano ovunque (con conseguenti inciampi e coppe dell'olio rovinate), finché il 5 agosto 2016 il downburst famoso tolse definitivamente ogni dubbio, in quanto gran parte degli schianti ebbero proprio il pinus pinea come protagonista.
    Da lì, via tutto.
    Qualcosa sopravvive perlopiù in collina e nei parcheggi meno bazzicati.

    E' una pianta pericolosissima.
    Otre ad avere le tipiche radici superficiali da pino, se non ha spazio sviluppa la chioma a candelabro (invece di tabulare) e la sbilancia tutta da una parte o dall'altra (in base a sole e/o brezzine dominanti), così all'ennesima sventolata vola per terra.

    In città abbiamo anche casi di pini cascati dal nulla in pieno inverno: gennaio 2023, ore 3 di notte (per fortuna!), un pino domestico del giardino di una scuola primaria è cascato senza neanche avvisaglie, per un problema (scoperto dopo) di marciume del colletto. Cos'hanno fatto? Via anche tutti gli altri 20-25 pini (eccetto due, senza motivo), per metterci latifoglie.
    Dei due rimasti, uno è cascato durante il downburst del 25 luglio scorso, così hanno tolto anche l'ultimo

    Ormai si sta diffondendo a macchia d'olio la rimozione dei pini domestici in provincia di Treviso e, che io sappia, anche Pordenone.

    Era ora. Negli anni in cui furono piantati ('50-'60) facevano profumo e ombra, al solito non si pensava che sarebbero cresciuti
    poi dopo 40 anni hanno spaccato tutto e hanno cominciato a prendere il volo. Per carità.

    Tra l'altro, oltre una certa altezza non fanno neanche più ombra e una pigna di quelle che ti cade sulla testa o sulla macchina da 9-12 m d'altezza non ti fa certo felice.

    Spero che lo stesso venga fatto anche nelle città litoranee, perché un conto è la pineta litoranea (bellissima e selvaggia), un altro è il viale o il parcheggio pieno di quei pinacci pericolosi lì, che minacciano ogni estate l'esistenza dei cittadini e dei turisti. Ribadisco, come se non bastassero i saliscendi sui marciapiedi, sui parcheggi e sulle strade.

  10. #10
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    Predefinito Re: Milano Marittima danni temporale Milano Marittima danni temporale [emoji2416]

    Citazione Originariamente Scritto da DuffMc92 Visualizza Messaggio
    Quel che è successo lì deve far riflettere assai sull'utilizzo di CERTE specie arboree.

    In particolare parlo di una, la più inadatta: qui nel trevigiano e pordenonese abbiamo lentamente capito che il pino domestico è una sorta di dramma.

    Secondo i miei ultimi conti, realizzati aiutandomi con Maps, nella mia cittadina (in senso lato, ossia centro e quartieri limitrofi entro i 100 m slm) sono stati rimossi oltre 300 pini domestici su 450 e passa in 14 anni (2011-2025).

    Tra 2011 e 2016 già ne venivano abbattuti ogni tanto per via dei marciapiedi rotti e dei dossi che quelle radici creavano ovunque (con conseguenti inciampi e coppe dell'olio rovinate), finché il 5 agosto 2016 il downburst famoso tolse definitivamente ogni dubbio, in quanto gran parte degli schianti ebbero proprio il pinus pinea come protagonista.
    Da lì, via tutto.
    Qualcosa sopravvive perlopiù in collina e nei parcheggi meno bazzicati.

    E' una pianta pericolosissima.
    Otre ad avere le tipiche radici superficiali da pino, se non ha spazio sviluppa la chioma a candelabro (invece di tabulare) e la sbilancia tutta da una parte o dall'altra (in base a sole e/o brezzine dominanti), così all'ennesima sventolata vola per terra.

    In città abbiamo anche casi di pini cascati dal nulla in pieno inverno: gennaio 2023, ore 3 di notte (per fortuna!), un pino domestico del giardino di una scuola primaria è cascato senza neanche avvisaglie, per un problema (scoperto dopo) di marciume del colletto. Cos'hanno fatto? Via anche tutti gli altri 20-25 pini (eccetto due, senza motivo), per metterci latifoglie.
    Dei due rimasti, uno è cascato durante il downburst del 25 luglio scorso, così hanno tolto anche l'ultimo

    Ormai si sta diffondendo a macchia d'olio la rimozione dei pini domestici in provincia di Treviso e, che io sappia, anche Pordenone.

    Era ora. Negli anni in cui furono piantati ('50-'60) facevano profumo e ombra, al solito non si pensava che sarebbero cresciuti
    poi dopo 40 anni hanno spaccato tutto e hanno cominciato a prendere il volo. Per carità.

    Tra l'altro, oltre una certa altezza non fanno neanche più ombra e una pigna di quelle che ti cade sulla testa o sulla macchina da 9-12 m d'altezza non ti fa certo felice.

    Spero che lo stesso venga fatto anche nelle città litoranee, perché un conto è la pineta litoranea (bellissima e selvaggia), un altro è il viale o il parcheggio pieno di quei pinacci pericolosi lì, che minacciano ogni estate l'esistenza dei cittadini e dei turisti. Ribadisco, come se non bastassero i saliscendi sui marciapiedi, sui parcheggi e sulle strade.
    Sono naturalmente d'accordo con te,il caso di M.marittima e' pero' forse particolare,la localita' e' nata nel dopoguerra all'interno di una pineta litoranea,che per altro come le altre pinete ravennati non credo fosse autoctona ma piantate dagli antichi romani,che le usavano come riserva di legname.Tant'e' vero che dietro al paese e' ancora presente una pineta .Quindi ci sono pini dappertutto,magari piantati negli ultimi 50 anni,ma molti preesistenti.
    Al di la di questo anche in molte zone residenziali di Ravenna hanno piantato pini negli ultimi decenni,sarebbe ora di pensare di sostituirli.Ne ho alcuni anche io nel giardino,piantati da me piu' di 30 anni fa,alcuni si sono seccati,sono alti 20 metri,sto guardando ora uno che e' proprio nella zona dove parcheggiamo le auto.Sono in verita' pinus pinaster e non pinea,che siano piu' resistenti?

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