
Originariamente Scritto da
DuffMc92
Quel che è successo lì deve far riflettere assai sull'utilizzo di CERTE specie arboree.
In particolare parlo di una, la più inadatta: qui nel trevigiano e pordenonese abbiamo lentamente capito che il pino domestico è una sorta di dramma.
Secondo i miei ultimi conti, realizzati aiutandomi con Maps, nella mia cittadina (in senso lato, ossia centro e quartieri limitrofi entro i 100 m slm) sono stati rimossi oltre 300 pini domestici su 450 e passa in 14 anni (2011-2025).
Tra 2011 e 2016 già ne venivano abbattuti ogni tanto per via dei marciapiedi rotti e dei dossi che quelle radici creavano ovunque (con conseguenti inciampi e coppe dell'olio rovinate), finché il 5 agosto 2016 il downburst famoso tolse definitivamente ogni dubbio, in quanto gran parte degli schianti ebbero proprio il pinus pinea come protagonista.
Da lì, via tutto.
Qualcosa sopravvive perlopiù in collina e nei parcheggi meno bazzicati.
E' una pianta pericolosissima.
Otre ad avere le tipiche radici superficiali da pino, se non ha spazio sviluppa la chioma a candelabro (invece di tabulare) e la sbilancia tutta da una parte o dall'altra (in base a sole e/o brezzine dominanti), così all'ennesima sventolata vola per terra.
In città abbiamo anche casi di pini cascati dal nulla in pieno inverno: gennaio 2023, ore 3 di notte (per fortuna!), un pino domestico del giardino di una scuola primaria è cascato senza neanche avvisaglie, per un problema (scoperto dopo) di marciume del colletto. Cos'hanno fatto? Via anche tutti gli altri 20-25 pini (eccetto due, senza motivo), per metterci latifoglie.
Dei due rimasti, uno è cascato durante il downburst del 25 luglio scorso, così hanno tolto anche l'ultimo


Ormai si sta diffondendo a macchia d'olio la rimozione dei pini domestici in provincia di Treviso e, che io sappia, anche Pordenone.
Era ora. Negli anni in cui furono piantati ('50-'60) facevano profumo e ombra, al solito non si pensava che sarebbero cresciuti

poi dopo 40 anni hanno spaccato tutto e hanno cominciato a prendere il volo. Per carità.
Tra l'altro, oltre una certa altezza non fanno neanche più ombra e una pigna di quelle che ti cade sulla testa o sulla macchina da 9-12 m d'altezza non ti fa certo felice.
Spero che lo stesso venga fatto anche nelle città litoranee, perché un conto è la pineta litoranea (bellissima e selvaggia), un altro è il viale o il parcheggio pieno di quei pinacci pericolosi lì, che minacciano ogni estate l'esistenza dei cittadini e dei turisti. Ribadisco, come se non bastassero i saliscendi sui marciapiedi, sui parcheggi e sulle strade.
Segnalibri