Risultati da 1 a 3 di 3
  1. #1
    andrea.corigliano
    Ospite

    Predefinito Inverno in agonia: va in scena l'ultimo sussulto

    Dall’osservazione degli ultimi aggiornamenti dei modelli di previsione emerge, in modo assai evidente, che il vortice polare allungatosi in queste ore fino all’ Europa Centrale comincia a sgombrare il campo e a passare le consegne alla nuova stagione primaverile. L’ultimo sussulto invernale in grado di portare la neve ai limiti della pianura su parte del Nord e a quote molto basse al Centro andrÃ* in scena entro le prossime 48 ore, dopodichè un graduale e costante aumento termico farÃ* categoricamente chiudere i battenti alla stagione fredda. Quindi, in definitiva, il disegno barico proposto fino all’altro giorno che proponeva un affondo abbastanza marcato del getto polare in sede mediterranea con un franco ingresso dal Rodano di correnti artiche viene in parte ridimensionato e confinato, nel suo aspetto più crudo, alla sola Europa Centrale. Correnti fredde entreranno sempre da nord-ovest, ma alle nostre latitudini andranno a confluire con una componente zonale, di matrice atlantica, naturalmente più mite. Di per sé, questa osservazione è giÃ* più che sufficiente a sgombrare il campo dai dubbi, poiché è proprio il mancato affondo in sede mediterranea di una poderosa massa fredda a decretare la fine del dominio di circolazioni fredde di puro stampo invernale. Se poi, a tutto ciò, diamo voce alla realizzazione di un flusso ondulato atlantico in ingresso dalla Spagna giÃ* dal 4 marzo, allora possiamo essere ben sicuri che, da questo momento, torneranno ad essere due, in alternanza, i principali protagonisti del nostro tempo. Ovvero: un vortice polare in fase di invecchiamento e in lento ritiro verso latitudini settentrionali ma che sarÃ* ancora in grado, a più riprese, di rendere instabile le nostre condizioni atmosferiche ed un flusso zonale ondulato che, in un regime di generale variabilitÃ* assai dinamica, sarÃ* in grado di alternare fasi piovose a fasi più stabili e asciutte. Entriamo così a pieno titolo, quindi, in quel disegno primaverile che, con i suoi risvegli invernali alternati al tepore tipico del periodo, ci accompagnerÃ* fino a maggio.

    L’inverno è finito. Appuntamento al prossimo anno.


    Un saluto
    Andrea

  2. #2
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    Predefinito Re: Inverno in agonia: va in scena l'ultimo sussulto

    Ciao mitico Andrea!! Ottima analisi,ora però voglio fare una simpatica provocazione....... ora qui a udine cielo sereno e max provvisoria di 3,0C con il 42% di Ur 1005mb e bora a 55Km/h....giornata carnevalesca gelida con bestemmie da perte delle numerose mascherine che da tempo ascoltano da tv che il freddo sta finendo....i prox giorni rimarremo specie al centro nord numerosi gradi sotto la media con temp addirittura inferiori alle medie di Gennaio nella mia zona.....e saremo a Marzo,credo che le premesse a breve per vivere al centro nord i primi veri tepori primaverili ancora non ci siano e che anzi quell' Hp groenlandese e la spinta del Vp per diversi giorni sballotteranno i previsori....direi dunquedi vivere la situazione passo passo,sono giorni che molti parlano di arrivo della primavera e cio' è giustissimo perchè comincia domani quella per convenzione meteorologica,ma da qui a parlare di giornate primaverili,pertendo da giornate come quella di oggi e configurazioni come quella attuale,ci vorrÃ* del tempo prima di vederne....un saluto,ciao!!!

  3. #3
    Assioma
    Ospite

    Predefinito Re: Inverno in agonia: va in scena l'ultimo sussulto

    Credo che di primavera latu sensu non si possa ancora parlare.
    Almeno per tutta la prima decade del mese entrante avremo prospettive ancora invernali legate allo split del vp sul comparto asiatico occidentale.
    Le conseguenti forti anomalie negative previste sul NE europeo (rimarchevoli per quasi tutto marzo tra l'altro) difficilmente consentiranno un trapasso deciso verso la stagione incombente.
    Va da sè che al momento per l'europa meridionale sembra permanere la stagionale latitanza di una qualsivoglia azione di blocco durevole: per tale settore potrebbero essere percio limitati o marginali gli effetti di tale configurazione, dato anche l'inesorabile shift latitudinale dell'azione del getto polare.
    Ma non è detto.....

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