Dopo le vacanze pasquali è apparso sul sito "Chiamami CittÃ*", sito di informazione locale per la provincia di Rimini, un articolo dai toni fortemente critici nei confronti della meteorologia in relazione a presunte previsioni meteorologiche errate per le vacanze pasquali. L'amico Dott. Alessandro Fuccello, da anni meteorologo dell'Aeronautica Militare presso l'Ufficio Generale per la Meteorologia, si è sentito di dare una risposta dettagliata, che qui riportiamo, ringraziando Sandro per l'autorizzazione concessa.
(fonte articolo: http://www.chiamamicitta.net )
ATTUALITA':
RIMINI: E CREPI IL METEOROLOGO!
Autore: Stefano Cicchetti
Le previsioni sballate continuano a far più danni del mal tempo
Cosa c’è sotto?
Una volta di più, crepi il meteorologo. Ponte di Pasqua rovinato sì, ma dalle previsioni del tempo e non dalla pioggia, che al contrario ha garbatamente risparmiato i vacanzieri. Proprio come il micidiale mix fra exit poll e legge Calderoli, il mal tempo ha invece infierito su chi alle previsioni ha voluto credervi, magari restando in quella Milano flagellata dagli acquazzoni.
E tutti sulla nostra riviera a domandarsi a cosa servano tutti quei satelliti che ti leggono la marca dell’orologio, se poi ci azzecca di più Enrico il bagnino.
Ma anche: come mai la schifiltosa San Remo - che non fa nemmeno provincia, non ha un aeroporto con stazione meteo e soprattutto proclama di aborrire come nessun’altra localitÃ* le orde di bagnanti last minute - deve comparire nelle tabelle di certi telepronostici Rai?
E come mai durante la stagione dello sci si viene martellati dai bollettini della neve, beninteso dove il livello della coltre non scende mai sotto il metro anche nel fondo valle di Bolzano? Insomma, a dietrologi e complottisti non fa difetto la materia.
Che siamo tagliati fuori dai poteri forti, è una lamentazione che Rimini intona almeno fin dalla scomunica di Sigismondo Malatesta. Oggi poi le supreme conventicole sono più inaccessibili che mai: era molto più facile ottenere una bolla di assoluzione alla corte dei Papi rinascimentali che un presagio benigno dal colonnello Giuliacci. Non abbiamo santi in paradiso, ma nemmeno un po’ più in basso, nell’infido mondo dei cirro-cumuli e delle isobare.
E allora, sarebbe opportuno che i nostri parlamentari di fresca nomina cominciassero ad occuparsi di questi opachi centri di potere, quali sono le equivoche torri che scrutano i fenomeni atmosferici. O dicono di farlo: che combinano veramente chiusi lassù? Chi li controlla? Da chi prendono ordini? Che oscuri disegni celano le loro mendaci simulazioni grafiche?
Se è vero, com’è vero, che il meteo è la rubrica più seguita dell’intero panorama informativo, come mai non c’è nessuna legge che vi assicuri una sacrosanta par condicio? E dov’è una commissione bicamerale, un osservatorio che monitorizzi gli osservatorii, o almeno un garante-parafulmine da poter legittimamente insultare dopo l’ennesimo week-end azzoppato da una predizione bislacca?
Siamo davvero una democrazia incompiuta.
Ah, quando c’era Lui: inteso come Giove Pluvio! Lo hanno chiamato falso e bugiardo, ma almeno si accontentava di due scongiuri e una rustìda su di un’ara di pietra. E invece, in tempi in cui un po’ di revisionismo non si nega a nessuno, nessuna riabilitazione è alle viste. E allora andiamo avanti così, ogni paese ha il meteo che si merita.
IL COMMENTO DEL DOTT. ALESSANDRO FUCCELLO:
Gentile Autore, leggendo il suo articolo mi e' tornata alla mente una accesa bagarre occorsa un giorno in aula a montecitorio, quando un energico deputato del nord apostrofo’ cosi' un suo onorevole collega: lei e' un buffone, si dia alle previsioni del tempo!!!! prevedere e' difficile, soprattutto il futuro, diceva niels bohr, padre della fisica atomica e premio nobel per la fisica, e (si licet parva componere magnis) il futuro e' un mistero tranne qualche previsione (alex britti, lo zingaro). nulla da eccepire sulle previsioni non impeccapibi prodotte per il week end pasquale, che potrebbero aver fatto piu' danni ....della grandine, come recita un detto saggiamente popolare. Tuttavia qualcosa da eccepire al suo brillante articolo io lo avrei: pardon mi presento, mi chiamo alessandro fuccello, sono laureato in fisica e specializzato in meteorologia e da 12 anni faccio questo ingrato lavoro presso il servizio meteo della aeronautica militare. chi controlla il nostro lavoro? perche' spendere tanti soldi se poi le previsioni le fa anche un bagnino (peraltro simpatico e professionale)? era meglio giove pluvio? probabilmente tutte queste domande trovano risposte assolutamente in linea con quanto da lei analizzato con piccante ironia. Mi permetto solo due piccole osservazioni: le previsioni sono un prodotto dell’uomo, sono una sintesi di pensiero e come tali possono essere fallaci, ma hanno comunque dietro un complesso di competenze tecnico-scientifiche e teorie fisico-matematiche figlie di secoli di ricerca e progresso; la meteorologia ha alcuni elementi di similitudine con la medicina; anche in meteorologia si parla di diagnosi e prognosi, di equazioni diagnostiche e prognostiche, essendo il paziente da indagare (senza terapia per fortuna) l’atmosfera; un medico famoso disse un giorno: su cento pazienti che curiamo, se uno muore e 99 vengono salvati, veniamo processati per quell’unico, naturalmente. Cio’ che pero’ ci separa enormemente dai medici non e’ solo l’emolumento, quanto la mancanza per noi di un riconoscimento (e quindi di un albo) professionale: pertanto il bagnino di riccione che probabilmente ha passato e passa la sua stagion lieta sulle spiagge della vs bellissima riviera, ha le stesse credenziali di chi invece sulle sudate carte e sui banchi universitari ha passato molti anni. Par condicio? Io direi piuttosto clara condicio: in tutti i servizi meteo europei (in molti di essi ho fatto corsi e conosciuto diversi colleghi) e’ sentito questo problema: scarso riconoscimento e mancanza spesso di una uniformita’ dell’informazione: diciamo fesserie, ma diciamole all’unisono!!! Osservare gli osservatorii: magari!!! Sarebbe il modo migliore per farci conoscere, apprezzare, e naturalmente per farci migliorare: ben vengano le critiche (costruttive? Non necessariamente!). La moglie di una carica istituzionale dello stato molto alta, visitando il nostro centro, ebbe a dire: non credevo che dietro una previsione, ci fosse tutto questo! Io pensavo piu’ ad un gruppo di signori che guardavano il cielo, a mo’ di mago merlino (questa seconda frase in realta’ non l’ha detta, ma io credo l’abbia pensata). Chi le scrive e’ stato due anni al quinto stormo di cervia come capo sezione meteo e vi ha lasciato un pezzo di cuore, tanti amici (e spero un decente ricordo), che frequentemente ritorna a trovare. Spero che venedo su' (a giugno probabilmente) ci berremo insieme un caffe’ in spiaggia, parlando di questi pazzi meteorologi. Crepi….l’avarizia, con stima, Alessandro Fuccello
Scritto da alessandro fuccello (27/04/2006)
Nel salutare cordialmente tutti da parte dell'Associazione MeteoNetwork, raccomandiamo a tutti, nell'eventuale sviluppo di una discussione in merito all'argomento, di mantenere sempre toni pacati e moderati.
Relazioni Esterne
Associazione MeteoNetwork
Un articolo intriso di ignoranza e pressapochismo, come è classico nella visione dell' '"uomo comune" verso la scienza. Ma l'Italia e gli italiani sono fatti così: è bellissimo criticare i politici, anche se non si conosce nemmeno come sono fatti gli organi costituzionali; è bellissimo fare tutti gli allenatori della nazionale di calcio, anche se non si sa nemmeno fare due palleggi o non si è mai scesi su un campo per qualcosa di più serio della partitella scapoli ammogliati; è bellissimo criticare la meteorologia e i meteorologi quando non si sa nemmeno cos'è un isobara.
Grande intelligenza e rispetto, invece, nella risposta di Fuccello, che si dimostra un signore, oltre che un uomo di scienza.![]()
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Il capitano è stato un vero signore. Io avrei usato ben altri toni, ed in parte, comunque senza eccedere per questioni di educazione, li ho usati. Infatti relativamente al comparto costiero riminese-ravennate fui interpellato dal Resto del Carlino in merito ad un articolo uscito all'indomani della Pasquetta nell'edizione di Rimini della stessa testata (la redazione di Ravenna mi portò solo a conoscenza dell'articolo). Sulla cultura scientifica di tali personaggi non mi soffermo, basti pensare che da queste parti si crede ancora nei cannoni antigrandine e sul fatto che a Cervia piove meno che altrove per merito delle saline. Siamo messi così, amen. Ma c'è una cosa particolarmente grave che rivela come la dietrologia (quando non serve) sia lo sport italiota preferito: alcuni (albergatori) sproloquiarono sul fatto che le previsioni sarebbero state emesse a bella posta per favorire alcune zone turistiche rispetto ad altre. Certo. Infatti noi, Arpa Emilia-Romagna, AM, EmiliaMeteo e chi più ne ha più ne metta, alla stessa stregua di un Moggi o Giraudo qualunque, perdiamo il nostro tempo per far vincere truffaldinamente la Versilia o il Gargano a scapito della divertilandia riminese, pensate un pò come ci si diverte. Insomma, per il week-end "bisogna" prevedere bel tempo, non importa se c'è un 30-40% di rischio pioggia o se 4 persone tirano le cuoia in spiaggia a causa dei fulmini (estate 2002). Ma a questi qua basta vedere i 5000 ubriachi dopo l'happy hour che devastano allegramente le auto parcheggiate lungo la riviera e che hanno pagato ad essi 380 euri una birra piccola o 4637458 euri un pernottamento nel loro hotel. Il resto non conta nulla. E non azzardatevi a prevedere pioggia: a Cervia, con le saline, è impossibile.
Fermiamoci qua che è meglio.
Comunque un bravo al capitano è doveroso, ed una mezza camomilla a me altrettanto. Vi copio-incollo la mia intervista al Carlino Ravenna.
Buona serata a tutti.
Pierluigi
Meteoromagna
Pasqua e pasquetta sono passate, ma, da parte degli albergatori, specie riminesi, non sono mancate le polemiche in merito alle previsioni meteo…..
Ovviamente l’offerta in tema di previsioni meteorologiche sul panorama nazionale è assai varia, ma non si è specificato a quali emissioni e di quali enti si facesse riferimento, se non un generico TV e giornali. È vero che sovente i mass media tendono ad enfatizzare in senso allarmistico le informazioni che pervengono in redazione, ma a mio avviso il problema ha radici più profonde.
Vale a dire?
Nel nostro paese la cultura meteorologica, e scientifica in generale, è qualitativamente molto scadente, ed i risultati si vedono. Normalmente si privilegia una sfuggente occhiata alle cartine coi relativi simboli grafici, ma è fondamentale leggere il testo scritto nei bollettini. Ed i termini che vengono adottati hanno un preciso ed unico significato; non sono messi così a caso. In merito al periodo pasquale sono stati emessi bollettini (sia da Meteoromagna che da Arpa SMR) che prevedevano la possibilitÃ* di brevi rovesci o piovaschi a carattere locale, più probabili sui rilievi, in un contesto generale di cielo irregolarmente nuvoloso. A parte il fatto che fenomeni locali e di breve durata si sono manifestati sui rilievi ed area pedecollinare, specie nella giornata di ieri, e che non sono mancate deboli piogge anche in pianura e fascia costiera (la mattina di domenica), i termini “fenomeni locali e di breve durata” non stanno a significare che il tempo sarÃ* brutto ovunque e per l’intera giornata; in molte zone non pioverÃ* affatto ed in poche altre ci saranno brevi fenomeni. Allo stesso modo cielo irregolarmente nuvoloso o nuvoloso significa che dai 3 ai 4 ottavi di cielo (la metÃ* o poco meno) potranno essere occupati da nubi, pertanto nulla osta che si possa vedere il sole anche per molte ore. Prima di sbilanciarsi in dichiarazioni talora decisamente offensive, sarebbe buona norma perdere un poco di tempo cercando di documentarsi su come debba essere interpretato correttamente un bollettino meteo, dopodiché non abbiamo alcun problema ad assumerci le nostre responsabilitÃ* in caso di previsione errata, giacché ciò rientra nel novero delle possibilitÃ*, trattandosi di previsioni meteo e non di certezze meteo. In ogni caso ritengo che le lamentele fossero rivolte essenzialmente a ciò che si è visto e sentito in TV, laddove effettivamente si è calcato troppo la mano. A tale scopo consiglierei gli albergatori di utilizzare bollettini emessi da chi opera con maggiore cura nel territorio oggetto di previsione (Meteoromagna ed Arpa SMR in questo caso, libera scelta), piuttosto che previsioni reperibili in TV o sulle pagine nazionali di alcuni quotidiani, che, dovendo comprendere l’intera penisola, possono essere troppo generiche o più facilmente inesatte, interessando scale spaziali troppo vaste.
Ma le previsioni si sbagliano così spesso?
Se non si conosce l’esatto significato della terminologia adottata (che è una valida per tutti), potrebbe sembrare di sì. In realtÃ* solo raramente esse sono inesatte, ma indubbiamente una previsione fallace fa molta notizia, mentre una giusta passa inosservata, e questo in fondo ci può stare, poiché è nostro dovere cercare di sbagliare il meno possibile. Ma a mio avviso si dÃ* talvolta troppo risalto agli errori, in un campo nel quale i rischi sono molti.
Non c’è il rischio che col passare del tempo si instauri una sorta di “conflitto” tra enti meteorologici ed operatori turistici?
Il rischio esiste qualora non si adottino le più elementari regole comportamentali e non si agisca in modo assennato e moralmente corretto. Da parte nostra (intendendo l’intera categoria e non solo Meteoromagna) non v’è alcuna antipatia verso il settore turistico, anzi il contrario, giacché si tratta di un comparto che può fornire lavoro ed opportunitÃ* di perfezionamento del servizio offerto. Ma non possiamo, per onestÃ* professionale e per motivi prudenziali, promettere sempre bel tempo nei week-end anche qualora non sussistano le condizioni. Si pensi a previsioni “ottimisticamente pilotate” per non scoraggiare il turista ed ipotizziamo che magari si abbiano temporali o rovesci non previsti: a quel punto entrerebbero in gioco la sicurezza personale (troppe vittime di fulmini di registrano ogni anno nel periodo estivo, anche sulle spiagge) e quella stradale (con strade bagnate gli incidenti aumentano esponenzialmente). Tra un eventuale errore commesso in buona fede ed un successo ottenuto fortunosamente ed in malafede (con i rischi di cui sopra alle persone) non abbiamo alcuna esitazione: la scelta cadrÃ* sempre sulla prima ipotesi anche dovessimo finire sulla graticola; chi ha buon senso capirÃ* senza problemi.
In ogni caso le proteste esacerbate da parte di qualche esponente riminese non costituiscono un segnale propriamente “distensivo” in merito, a meno che, ribadisco, non fossero dirette alle previsioni in TV e notiziari vari, nel qual caso posso in gran parte anche concordare. Mi permetto solo una reprimenda nei confronti di un’affermazione inaccettabile che ho letto: qualcuno infatti ha sentenziato: “sono state fatte previsioni ad arte per sfavorire deliberatamente la nostra riviera e favorire altre aree turistiche”. L’autore di una tale “gemma”, che si commenta da sola essendo tanto paradossale quanto ridicola e frutto di mente probabilmente non eccelsa, oltre che mostrare un tasso di malafede prossimo al 100%, ha rivelato nel contempo di coltivare scrupolosamente il culto del “falso” non avendo evidentemente letto alcun bollettino previsionale, giacché in nessun caso, sia a livello regionale che nazionale, si sono apertamente privilegiate certe zone rispetto ad altre.
"“La democrazia, a differenza di altri sistemi reggitori, è quella situazione politica e social-politica, dove il popolo viene preso a calci dal popolo, su mandato del popolo; è la pratica certosina dell'autoinganno” C. Bene
incredibile!
e in Italia si continua su questa strada per qualsiasi questione scientifica
non si può andare avanti così
il giornalista che ha scritto l'articolo non si meritava una risposta così signorile
è stato davvero fazioso, maleducato ed ignorante!
ciao
Ecco a corollario di quanto detto sopra l'articolo che uscì sul Carlino Rimini il giorno 18 aprile.
PASQUA IN RIVIERA Albergatori furiosi per le previsioni (sbagliate) di maltempo: «Molte le prenotazioni annullate» Il meteo? Una disdettaRIVIERA — E’ un coro: «Siamo sempre nel mirino con queste previsioni del tempo… Solita musica. Stavolta, Pasqua con l’acqua. E dov’è?». Albergatori della riviera su tutte le furie. «Per giorni e giorni le tv hanno annunciato tempaccio. Oltre a non arrivare prenotazioni abbiamo registrato disdette tra quelle giÃ* arrivate. Dov’è questo tempaccio? C’è il sole ed è caldo…», dice, spazientita, Iliana Baldelli, presidente degli albergatori di Misano. Maurizio Ermeti, collega di Rimini, le va dietro: «Ci facciano un piacere. Non diano più le previsioni o non diano quelle che ci riguardano. Ci procurano solo danni».
Marco Giovannini, presidente degli albergatori di Riccione, teme addirittura un complotto: «E’ chiaro che vogliono favorire altre coste…». Fatto sta che la Pasqua sulla riviera non ha strappato applausi. Gran traffico d’auto, gran passeggio sui viali, gran ressa sulla spiaggia, ma il tutto esaurito non c’è stato anche per via delle previsioni del tempo. La vera apertura dell’estate è rinviata al ponte del 25 aprile con secondo atto nel ponte del primo maggio. Sempre che il cielo non faccia le bizze.
Sulla costa ravennate, 50mila presenze totalizzate dal parco tematico di Mirabilandia tra il Venerdì Santo e il giorno di Pasqua. Marina di Ravenna, grazie alla presenza meno insistente delle nubi, ha potuto esibire gli interventi di modernizzazione cui è oggetto da mesi, raccogliendo molta gente a passeggio lungo il viale principale, nel bacino pescherecci ed attorno alla cittÃ* cantiere di Marinara. Buone prospettive anche a Cervia: «Siamo contenti — dicono al bagno Fantini — nonostante il tempo incerto c’è un mucchio di ragazzi in spiaggia e abbiamo anche un gruppo di tedeschi. Se le previsioni metereologiche anticipate non ci hanno favorito, lo ha fatto il calendario, visto che l’anno scorso Pasqua cadde in marzo e ci fu meno gente».
Anche sui Lidi ferraresi le previsioni piuttosto catastrofiche dei metereologi sono state ampiamente smentite. In laguna e sul litorale decine di migliaia di persone, traffico a tratti in tilt, con code un po’ ovunque. Nel pomeriggio di Pasqua e ancor più ieri, la gente si è riversata in massa lungo le caratteristiche vie e i canali di Comacchio per soffermarsi al mercatino delle cose usate: oltre 50 banche trovavano posto ovunque e i negozi del centro storico non sono stati da meno e hanno voluto partecipare alla grande festa.
Questo è il desolante panorama romagnolo.
Buona notte a tutti.
Pierluigi
Meteoromagna
"“La democrazia, a differenza di altri sistemi reggitori, è quella situazione politica e social-politica, dove il popolo viene preso a calci dal popolo, su mandato del popolo; è la pratica certosina dell'autoinganno” C. Bene
Premesso che non ono assolutamente in accordo a quanto ha scritto il giornalista, vorrei però raccontare un episodio occorso qualche anno fa e che riguarda il meteo e la montagna.
Siamo in Alta Valle di Susa, non ricordo se era il 2001 o il 2002 ma ricordo che dopo un inverno piuttosto magro di neve, e ci tengo a ricordare che in zone come la nostra la neve è lavoro, vita, soldi per campare, giunti alla fine della stagione con molti sforzi economici e di tutti i tipi per poter accontentare i turisti, uno degli ultimi week and di Pasqua il nostro buon Colonello Giuliacci esordì in TV dicendo che sarebbe uscito il caldo e che quindi i turisti avrebbero dovuto pensare di appendere gli sci al chiodo e dirottare il week and su altre destinazioni.
Risultato un sacco di disdetti agli alberghi per quel week and. Albergatori infuriat. Ricordo bene che l'associazione albergatori della ComunitÃ* Montana Alta Valle Susa ha indetto una riunione per valutare se fare Causa al servizio meteo offerto da Mediaset.
Bene.... io dico solo che siccome il Meteo è una rubrica molto seguita da tutti e soprattutto moltissime persone si muovono di conseguenza alle notizie meteo a volte certe situazioni possono creare malcontenti la dove a seguito di notizie del genere si vanno a perdere molti soldi.
Ribadisco comunque che quel articolo che ho letto mi è parso stupido e soprattutto scritto da mano ignorante in materia.
Ci sarebbe secondo me la necessitÃ* di informare meglio il pubblico, facendo magari qualche trasmissione televivsiva un po' più professionale, spegando le situazioni spiegando il perchè approfondendo meglio la materia.
In altri paesi europei e nel mondo le TV sono molto più professionali in questo campo esistono veri e propri rotocalchi televisivi che spiegano il Meteo e soprattutto si addentrano in previsioni particolari rivolte alle varie zone di interesse turistico con il loro microclima che spesso porta situazioni meteorlogiche completamente differenti da quelle generali.
http://www.vitton.it/Meteosauze/meteo_sauze.htm
Uno piacere ha il grande piacere ospite di avere ospite (Luca Giurato)
Signori miei il mondo sta cambiando in peggio e non ce ne stiamo accorgendo. Queste critiche provenienti da pulpiti che la cultura credono sia la pratica di coltivare i campi, sono il sintomo di ciò che ho detto.
Non voglio dilungarmi, nè tantomeno andare off TD, però lasciatemi dire che finchè nelle scuole non si studia, in Tv si fanno riempire le tasche a gente che è convinta che il 25 aprile sia il giorno dell'Immacolata, ecc., insomma finchè trionferanno i falsi miti e la moda del "non sapere tanto imparo dalla strada", non si andrÃ* da nessuna parte. ha fatto benissimo il Capitano a replicare. Non dobbiamo mai arrenderci, dobbiamo sempre replicare all'ignoranza!
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"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
[B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)
[B][URL="http://www.luceraweb.eu"]
[/URL][/B]
Ciao Gianluca!Originariamente Scritto da gb
Quel signore non mi pare un giornalista, quanto piuttosto un generico "opinionista". Dallo stile direi che è un professore di lettere (indubbiamente efficace ma un po' retorico) o qualcosa del genere. Un vero giornalista, intendo dire professionista che ha seguito corsi e lavorato in una redazione per anni, non avrebbe mai usato, per esempio, i punti esclamativi a fine frase ed altre espressioni linguistiche.
Potrei anche sbagliarmi, naturalmente.![]()
In buona sostanza mi pare più giornalistico lo stile del meteorologo, che parte dai "fatti" e non da frasi ad effetto...
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ciao FrancescoOriginariamente Scritto da albedo
è il Direttore Editoriale di "Chiamami CittÃ*".
Effettivamente non saprei se è un giornalista.
ciao
Veramente una risposta da signore, io - e lo dico sinceramente - non ce l'avrei assolutamente fatta a mantenere una calma e una luciditÃ* del genere.
E comunque, il giornalista gli si è rivolto con una presunzione e una arroganza veramente stucchevoli.
Che schifo.
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
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