Risultati da 1 a 7 di 7

Discussione: Ghiacci addio.

Visualizzazione Elencata

Messaggio precedente Messaggio precedente   Nuovo messaggio Nuovo messaggio
  1. #1
    Vento fresco L'avatar di Jadan
    Data Registrazione
    20/09/02
    Località
    Roma Colosseo
    Età
    64
    Messaggi
    2,897
    Menzionato
    10 Post(s)

    Thumbs down Ghiacci addio.

    E' in prima pagina sul Corriere.it. Faccio prima a riportarlo perché non è molto lungo:

    MetÃ* delle nevi permanenti perse in 4 anni
    In Europa e nelle Alpi –40%, in Nord America –36%, nelle Ande –55% . Effetti opposti: inondazioni e siccitÃ*
    Entro il secolo attuale le catene montuose dell’Europa, dell’Asia e del Nord America perderanno quasi la metÃ* delle loro nevi permanenti; quelle del Sud America e della Nuova Zelanda, più della metÃ*. SarÃ* una valanga di acqua che, nel giro di pochi decenni, si ridistribuirÃ* in maniera diversa sul nostro pianeta provocando, in molti casi, opposte situazioni di emergenza: talvolta piene e inondazioni, talvolta siccitÃ*. Il più accurato e drammatico bilancio dello scioglimento globale dei ghiacci –che procede senza tregua a causa del riscaldamento globale-, non viene presentato da un’associazione ambientalista, ma da un’insospettabile istituzione del governo degli Stati Uniti: il Laboratorio del DOE (Department of Energy), come dire il ministero dell’Energia Usa.
    Le previsioni
    PROIEZIONI - A partire dalla situazione dei ghiacci permanenti registrata nell’anno 2000, e considerati i tassi di scioglimento degli ultimi decenni, il Doe ha eleborato le seguenti proiezioni per l’anno 2100. L’Europa perderÃ* circa il 40 % dei ghiacci (le Alpi in particolare –39%); la catena dell’Himalaya il 32%; il Nord America il 36%; gli Stati della West Coast il 43%; le Ande il 55%; la Nuova Zelanda addirittura l’84%. Dal quadro globale emerge che sono più penalizzati i ghiacciati montani che si trovano nelle zone temperate delle medie e basse latitudini; oppure quelli situati sulle montagne con elevazioni modeste. Infatti, uno dei fenomeni che sta accompagnando il riscaldamento globale è la cosiddetta risalita di quota dello zero termico, cioè il fatto che tende ad alzarsi la quota in cui le temperature si mantengono tutto l’anno al di sotto delle temperature di congelamento dell’acqua. Di conseguenza tende a ridursi anche la copertura delle nevi permanenti. La previsione dei ricercatori del Doe, che è basata su un nuovo modello ad alta risoluzione a scala secolare, è stata anche publicata sul Journal of Climate (maggio 2006), l’organo ufficiale della SocietÃ* meteorologica americana. A differenza delle precedenti previsioni, il modello ad alta risoluzione riesce a dettagliare la situazione della neve e del ghiaccio su una griglia di appena 5 km di lato e risulta pertanto molto più attendibile.

    La cosa più drammatica è che parla di una riduzione del 40% tra il 2000 e il 2100. Mi chiedo di quant'è la diminuzione se rapportata, chessò, al 1900.
    Ultima modifica di Jadan; 19/05/2006 alle 15:23
    Maurizio
    Rome, Italy
    41:53:22N, 12:29:53E

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •