Venerdì pomeriggio a Comiso il cielo era solo leggermente nuvoloso...verso le 18.30 inizia a piovigginare, ma ancora nessun presagio di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco. Sento degli schioppettii lontani, come di fuochi d'artificio...immagino qualche festa patronale, ma mia madre mi fa venire il dubbio: "questi sono tuoni!!" Esco in auto dirigendomi verso la casa della mia ragazza (dovevamo andare a Ragusa) e lì inizia il finimondo: la pioggia aumenta d'intensitÃ* e le fulminazioni lontane si fanno sempre più vicine, fino ad attestarsi proprio sopra la mia testa. Decido di parcheggiare e di rimanere in auto. Aspetto una buona mezz'ora e intanto mi gusto la furia degli elementi. Rapidamente come era venuto, il temporale si allontana, lasciando 20 mm nel mio pluviometro.
Trascorriamo la serata a Ragusa come previsto, poi il giorno dopo apprendiamo della tragedia: un pensionato a Comiso aveva parcheggiato l'auto in via Papa Giovanni XXIII, una via centrale che è anche il letto di un torrente. Temendo che l'acqua la trascinasse via, ha cercato di raggiungerla, nonostante diverse persone avessero cercato di dissuaderlo. E il torrente in piena ha preso lui: il suo corpo è stato ritrovato solo domenica mattina, nel letto del fiume Ippari, a circa 2 Km dal punto dove è stato inghiottito. La notizia è stata anche citata nei TG nazionali.
Ma, mi chiedo, non si può fare qualcosa per evitare che si ripeta una cosa del genere? Chiudere la strada non è pensabile, fa parte del centro storico...forse è possibile intervenire con canalizzazioni. O no? Qualche ingegnere o geologo mi illumini in merito...