
Originariamente Scritto da
Blizzard
Eccoci qua. Come vi dicevo in questi giorni ho provato ad approfondire la questione e sono finalmente giunto a qualche conclusione, la quale andrÃ* però attentamente revisionata nei mesi autunnali perchè ci sono ancora molte variabili in sospeso, prima fra tutte la reale intensitÃ* dell'
ENSO.
Dunque, prima di prendere in considerazione una possibile previsione
ENSO (che richiederÃ* un pò di "righe"

), passiamo in rassegna le diverse variabili la cui evoluzione sembra facilmente pronosticabile.
- QBO: nonostante i normali tempi di oscillazione tra una fase e l'altra sembrerebbe possibile un cambio di segno giÃ* per gli ultimi mesi dell'inverno, anche se difficilmente gli effetti riuscirebbero a propagarsi al suolo in "tempo utile".....sarÃ* cmq da monitorare l'evoluzione dell'indice andare alla fine dell'autunno per valutare se ci possa essere un aumento delle probabilitÃ* di terminare l'inverno col botto.
Come giÃ* detto la QBO favorisce una spiccata zonalitÃ*, con ridotte possibilitÃ* di avere Stratwarmings e AO- e al contrario un VP in ottima forma.
- Macchie solari: secondo alcuni studi parrebbe essere presente una correlazione tra le dinamiche del globo e il ciclo solare, in particolare negli anni prossimi al massimo del ciclo e con QBO+ la pressione sopra i continenti tenderebbe a essere + alta del normale, mentre viceversa con minimo delle macchie unitamente a QBO sempre positiva la pressione sopra i continenti tenderebbe a essere inferiore alla media.Questo oltre a essere il nostro caso, sarebbe oltretutto connesso al fatto che in prossimitÃ* del minimo aumenterebbero le possibilitÃ* di Blockings. (Un'altro indice a favore di un buon finale??
)
- MJO: sebbene sia un'oscillazione dai tempi molto ristretti e non certo prevedibile adesso, vale la pena di far notare una connessione che si potrebbe rivelare molto importante: quando nella stagione autunnale, unitamente all'ENSO neutrale, avviene un surriscaldamento del Pacifico W, allora durante l'inverno immediatamente successivo si assiste a un rafforzamento della MJO con conseguenti onde di Rossby più ampie. Un buon esempio è l'inverno 2003-2004.
- SSTA ed ENSO: essendo i fenomeni strettamente correlati li analizzo unitamente:
Come esposto nel post n.11 di questo thread vi sono molti elementi a favore della manifestazione di
El Nino entro la fine dell'anno: la salita rapida del MEI, un
SOI con valori negativi pressochè stabili, una
PDO che si mantiene positiva.
Eppure c'è qualcosa che non quadra. Spinto dal fatto che l'
ENSO ha forti ripercussioni sul clima americano ho confrontato alcune rianalisi per cercare di capire se esistano realmente correlazioni col clima europeo oppure no. Tant'è che pure gli illustri documenti del "Journal of Climate" non sembrano essere pienamente d'accordo sull'esistenza di correlazioni o meno.
Lo spunto di partenza è stato dato da una lettura riguardo una dichiarata correlazione tra '
El Nino debole -->
NAO-' e '
El Nino intenso -->
NAO+'.
Bene, pur non avendo verificato direttamente la correlazione tra i due fattori, ecco le notevoli differenze riscontrate mediante le rianalisi:
El Nino debole (
ONI < 1.5):
El Nino intenso: (
ONI > 1.5):
Un'ipotetica spiegazione potrebbe consistere nel fatto che durante gli eventi più intensi le maggiori precipitazioni si collocano non più nella fascia centrale delle acque prese come riferimento per l'analisi del fenomeno, ma tendono a spostarsi verso Est, andando quindi a modificare l'assetto del ponte atmosferico.
A questo punto però sorge spontaneo un dubbio: se le
SSTA indicano una probabile
NAO positiva com'è possibile che si assista a un Nino debole, con le conseguenze che comporta (
NAO-)??
I casi allora potrebbero essere 2:
1. Si assiste a un Nino intenso. Ma alcune cose non concordano: nessun modello di previsione
ENSO procede in tale direzione; nei 4 casi in cui si è verificato un episodio intenso giÃ* nei mesi AMJ avevamo un ONI = o > a 5, mentre il valore di quest'anno è 0.0; le
SSTA presenti in Atlantico si sono sempre avute successivamente ai 4 episodi e mai nei mesi precedenti.
2. Si assiste a un
ENSO neutrale seppur positivo (valori
ONI compresi tra 0.0 e 0.5).
Quest'ultima ipotesi sta prendendo piede nei miei pensieri per vari motivi:
- è ciò che prevede la maggioranza dei modelli;
- rispecchierebbe l'andamento "naturale" che dovrebbe seguire il ciclo;
- sarebbe pienamente coerente con le
SSTA rilevate nelle varie zone del globo;
Ed ecco che quest'ultimo punto merita una particolare attenzione.
Come al solito ho preso in esame gli anni che hanno avuto x i mesi di DJF un valore ONI compreso tra 0.0 e 0.5.....
2003/04 - 1993/94 - 1992/93 - 1979-80 - 1958-59 - 1953-54
.....e successivamente ho rianalizzato le
SSTA confrontandole con quelle di quest'anno.
Ebbene, nonostante durante l'estate vi siano state anomalie leggermente differenti probabilmente a causa delle differenti interazioni atmosfera-oceani, si può notare un'ottima correlazione tra le
SSTA di quest'anno e una possibile proiezione delle stesse nei prossimi mesi, identificabile nelle
SSTA a cui si è assistito negli anni descritti sopra:
Maggio-Giugno 2006
Dicembre-Gennaio anni con
ENSO neutrale:
Ma la cosa ancor più straordinaria risulterebbe essere l'incredibile somiglianza (SONO IDENTICHE
) tra la previsione delle SSTA da parte dell'IRI (emissione di Luglio) e le SSTA dello stesso periodo nell'inverno 2003-2004 (prima di illudersi ricordo però che in quell'anno ci fu
QBO- ) :
In ogni caso, vista l'importanza che sembra assumere l'esatta intensitÃ* dell'
ENSO e riallacciandomi a quanto detto in apertura del post, direi che sia ancora presto per sbilanciarsi apertamente...
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