
Originariamente Scritto da
meteopalio
Partiamo dall'analizzare i fatti recenti... quest'oggi, ancora una volta, la Toscana centro-meridionale ha ricevuto importanti apporti idrici... oltre 100 mm appena a sud di Grosseto: nei pressi di Fonteblanda lo straripamento di alcuni torrenti ha provocato notevoli allagamenti. Una media di 70- 80 mm in tutto il grossetano e parte del senese si aggiunge alle notevoli precipitazioni che in molti casi hanno quantificato fino a 400 mm negli utlimi due mesi in alcune zone dell'area in questione. A Siena sono caduti oltre 60 mm da ieri, fino a 70 mm in alcune zone della cittÃ*, ovvero ormai circa 360 mm negli ultimi due mesi: notevole recupero, visto che a Ferragosto i mm caduti da inizio anno superavano di poco i 300...
le precipitazioni medie annue in tutto il centrosud della regione ammontano su gran parte del territorio a quantitativi variabili tra i 600-650 mm della Valdorcia e della Maremma fino ai 1000-1200 delle Colline Metallifere e del monte Amiata, passando per i 700- 750 mm che interessano gran parte dell'area in questione... Ebbene, dopo le ingenti nevicate di Febbraio che hanno portato notevoli accumuli dalla media collina in su (oltre 100 cm totali giÃ* a 450 m in alcune zone del grossetano), l'anno sta chiudendo con quantitativi di pioggia ovunque sopra la media, anche di parecchio sempre nel grossetano: nella stessa Grosseto i 640 mm caduti da inizio anno rappresentano praticamente giÃ* il totale medio annuo di 650 mm circa, ma tenete presente che negli immediati dintorni il quantitativo è stato generalmente superiore in zone dove mediamente l'anno chiude a circa 700 mm...
se ci spostiamo nel nord della regione invece abbiamo un quadro diametralmente opposto: generalmente i quantitativi sono inferiori alla media, che nel settore nordoccidentale è notoriamente elevata: 500-600 mm (o anche localmente meno) nel pisano- livornese e nella piana dell'Arno in generale, fin nella zona del fiorentino- Valdelsa... i quantitativi aumentano in lucchesia e zone appenniniche, dai 600 fin quasi ai 1000 mm, che vengono raggiunti e superati (di poco) solo sulle Apuane, ma quì va detto che la media annua supera in molti casi i 2000 mm, con punte di 3000!! Situazione quindi decisamente anomala, che si ripete, almeno per quanto riguarda la piovositÃ* superiore al normale nel sud della regione, giÃ* da alcuni anni... anomalia legata probabilmente al fatto che il tempo tende a guastarsi con maggior frequenza a seguito di scambi meridiani nord-sud (gocce fredde o basse pressioni tirreniche in cut off) non legati alle vaste circolazioni depressionarie atlantiche, capaci di mantenere un flusso sudoccidentale o meridionale a curvatura ciclonica più persistente sulle regioni centro-settentrionali, che ultimamente vedono spesso precipitazioni soltanto se al guasto si associa un iniziale richiamo meridionale... fase generalmente transitoria anche se occasionalmente di consistente entitÃ*... mentre nella situazione che si verifica di frequente cogli scambi meridiani il maltempo tende a scivolare e a focalizzarsi più a sud, sull'Italia centrale e meridionale.
Aggiungo che l'unica zona della regione ove le precipitazioni tendono a mantenere i quantitativi medi, di questo passo potrebbe essere la parte centrale, ed in particolare la zona compresa tra il fiorentino meridionale- Valdelsa ed il Chianti, fino al senese settentrionale: questa è infatti una zona di transizione, che è abbastanza a sud per risentire sicuramente meno rispetto al nord della regione della latitanza dei peggioramenti "atlantici" , ma allo stesso tempo è troppo a nord per beneficiare appieno dei peggioramenti da contrasto, in seguito a scambi meridiani, diretti in genere più a sud... ovvimente è un discorso generale, e queste regole non sono fisse, ma tendenzialmente il centro della regione tende ad avere soltanto una maggiore irregolaritÃ* nella distribuzione delle precipitazioni: in particolare si ravvisano negli ultimi 5 anni Primavere-inizio Estati più aride ed Autunni-inizio Inverni più piovosi, ma con quantitativi finali annui ora superiori ora inferiori alla media, la quale in se e per se non risente apprezzabilmente di grandi variazioni, improntate invece, come detto sopra, ad un generale aumento nel settore meridionale ed ad una generale diminuzione in quello settentrionale.
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