Come sappiamo, ci sono molte retroazioni tra Oceano e Atmosfera. Questa muove l’Oceano e il calore fornito dalla massa d’acqua marina gioca una grossa parte nel liberare energia per l’atmosfera (si pensi, a tal proposito, al rinvigorimento delle perturbazioni una volta giunte sul Mediterraneo che è di circa 4 °C più caldo del vicino Atlantico). L’andamento dell’atmosfera determina il moto delle correnti oceaniche che a loro volta influenzano, in posizione e in quantitÃ*, il calore che viene liberato nell’atmosfera. D’altro canto, il sistema dei flussi atmosferici è all’origine della distribuzione della nuvolositÃ* sull’intero globo e, di conseguenza, individua poi le masse d’acqua che saranno riscaldate dal sole. Teniamo presente, però, che tale sistema non è proprio stabile.
Da un punto all’altro del pianeta, ogni anno, si alternano inverni anormalmente freddi o temperati, primavere molto piovose o estremamente secche, e la stessa sorte spetta anche all’estate che a volte appare eccezionalmente calda o estrema, a volte piovosa o in linea con la norma. Negli ultimi anni, però, la persistenza di anomalie climatiche sempre più pesanti raggiunge anche intervalli che si allungano per parecchi mesi (si pensi alla siccitÃ* ricorrente negli ultimi inverni sul NW, dalla durata anche superiore ai 6 mesi) e perciò l’Oceano e certamente coinvolto, dal momento che le costanti di tempo caratteristiche dei fenomeni prettamente atmosferici sono troppo corte per determinare situazioni di stallo che arrivano a coprire anche un intero semestre.
Ci sono moltissime teorie in gioco che cercano di spiegare tali eventi e, dal momento che il campo della ricerca in questo settore è ancora in fermento al fine di trovare la possibile veritÃ*, è indispensabile non ricorrere ad… atti di fede. Al di lÃ* di tutto ciò, però, credo che sia più che logico pensare che il sistema oceano–atmosfera abbia, come tutti i sistemi, più configurazioni di equilibrio. In pratica, questo vorrebbe significare che, visto che abbiamo detto che l’atmosfera muove l’oceano, ci dovrebbe essere un modo con cui l’atmosfera obbliga la massa d’acqua a cederle calore e energia, nelle giuste dosi, affinché l’equilibrio del sistema continui a persistere. La turbolenza atmosferica, tuttavia, non garantisce un regolare funzionamento di tale marchingegno che viene continuamente perturbato dalle vicissitudini delle masse d’aria in circolazione.
Se il sistema è quindi costretto a perdere costantemente il suo equilibrio, per riparare il danno interverranno altre forze per riportare il tutto alle condizioni iniziali. Ma se ci sono più configurazioni stabili, è possibile che una perturbazione più forte delle altre possa portare ad avere un nuovo equilibrio. Supponendo infatti di paragonare il sistema ad un dado e supponendo ancora che questo dado si trovi adagiato su una faccia all’interno di un’automobile in moto su una strada dissestata, sappiamo che è assai probabile il ribaltamento del dado se sollecitato da uno scossone forte e violento. Ritornando al nostro sistema oceano-atmosfera, nell’ultimo decennio, deve essere accaduto per forza un evento del genere, un sussulto violento che è stato in grado di mutare vistosamente le configurazioni bariche sul Mediterraneo. Il nostro dado è in procinto di cambiare faccia, ma ancora non abbiamo inquadrato il numero di questa faccia, anche se appare ormai scontato la nascita di un equilibrio che vede l’Anticiclone delle Azzorre passare da figura dominante qual era a figura barica di passaggio in estate, e a figura bloccante in inverno e primavera.
E lo scossone? Quale potrebbe essere stato o, addirittura, qual è, visto che sicuramente sarÃ* ancora in corso? Deve essere stato per forza un evento a grande scala. Potrebbe essere stato l’Effetto Serra? Focalizziamo l’attenzione sull’Oceano Atlantico, sul Nastro Trasportatore e proviamo a fare logica…
Effetto Serra = più calore.
più calore = più evaporazione a latitudini tropicali
più evaporazione = più salinitÃ*.
più salinitÃ* = maggiore densitÃ* della massa d’acqua.
maggiore densitÃ* = arretramento della Corrente del Golfo.
arretramento della Corrente del Golfo = oceano settentrionale più freddo
oceano più freddo = meno evaporazione
meno evaporazione = meno nubi
meno nubi = meno piogge e meno vortici ciclonici
meno vortici = anomalia barica positiva e quindi più forza dell’Anticiclone delle Azzorre
Volete la controprova?
Effetto Serra assente = meno calore.
meno calore = meno evaporazione alle latitudini tropicali
meno evaporazione = meno salinitÃ*
meno salinitÃ* = minore densitÃ* della massa d’acqua (è più leggera)
minore densitÃ* = la Corrente del Golfo riesce a arrivare a destinazione
la Corrente del Golfo funziona a regime = oceano settentrionale più caldo
oceano più caldo = più evaporazione
più evaporazione = più nubi
più nubi = più piogge vortici ciclonici in…salute
più vortici = dominio della depressione d’Islanda.
Anche se quindi alcuni scienziati non sono d’accordo su un possibile guasto della Corrente del Golfo, ma sapendo che l’atmosfera muove l’oceano (come potete vedere la logica che ho adoperato è sempre partita da un input di natura atmosferica, ovvero l’Effetto Serra), credo che sia corretto, a mio avviso, ricondurre le pesanti anomalie bariche atlantiche a un principio di guasto del motore oceanico. Potrei sbagliarmi, ovviamente, ma la dinamica mi sembra fin troppo chiara. In virtù di ciò, dovremmo prepararci quindi a vivere le future stagioni come un susseguirsi, in modo del tutto caotico, incostante e talvolta mascherato di normalitÃ*, di eventi la cui linea di tendenza è però immancabilmente improntata ad un’estremizzazione sempre più vivace che potrebbe caratterizzare una fase ibrida dell’atmosfera (è il dado che sta cambiando la faccia), in attesa di una possibile nuova fase di equilibrio che, sicuramente, disegnerÃ* un nuovo assetto delle figure tra tutte quelle che sono disponibili.
Buona domenica
Ultima modifica di andrea.corigliano; 19/08/2006 alle 18:35
Originariamente Scritto da andrea.corigliano
Originariamente Scritto da andrea.corigliano
Questi mi sembrano i passaggi salienti sui quali costruire una discussione approfondita e corroborata da idee e teorie![]()
Oltretutto la reiterata spinta dell'anticiclone delle Azzorre verso nord, specialmente in inverno, io la interpreto fantasiosamente come un tentativo del sistema oceano-atmosfera di riportare temperature oceaniche più elevate proprio ad alte latitudini. Ma è solo un'elucubrazione, però abbastanza intuitiva![]()
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"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
proprio ieri in un topic di Meschiari (sul MTG) volevo analizzare questa cosaOriginariamente Scritto da andrea.corigliano
complimenti per l'argomento del topic, chiarirebbe (ma giÃ* lo hai fatto scrivendo questa cosa) molte cose riguardo il mutamento del clima in Europa e in Italia e la siccitÃ* del NW Italiano/Inghilterra/Portogallo negli ultimi anni![]()
Intuitivamente può essere proprio come dici, anche perché teoricamente la cosa sarebbe corretta.Originariamente Scritto da Lorenzo Catania
E infatti ho scritto… “L’andamento dell’atmosfera determina il moto delle correnti oceaniche che a loro volta influenzano, in posizione e in quantitÃ*, il calore che viene liberato nell’atmosfera. D’altro canto, il sistema dei flussi atmosferici è all’origine della distribuzione della nuvolositÃ* sull’intero globo e, di conseguenza, individua poi le masse d’acqua che saranno riscaldate dal sole”…
Però, come sappiamo, l’influenza dell’oceano è legata alla sua enorme capacitÃ* termica. Ho studiato infatti che, ogni giorno, in media, la Terra assorbe dal Sole e irradia nuovamente nello spazio abbastanza calore da innalzare la temperatura dell’intera atmosfera di quasi 2 °C. Nonostante tutto, l’intera capacitÃ* termica dell’atmosfera è equivalente a quella di uno strato di soli tre metri di spessore di oceano! Oltre il 95% della massa oceanica è così profonda che il riscaldamento superficiale non la compenetra e quindi la sua temperatura non dipende assolutamente dalla stagione.
E allora il problema sarebbe: “Nei prossimi anni, con la disposizione sempre più convinta dell’Anticiclone delle Azzorre in pieno oceano, il bilancio termico andrebbe a favore di un riscaldamento superficiale delle acque dovuto alla presenza dell’anticiclone oppure andrebbe a favore di un raffreddamento perché sul bilancio termico andrebbero a pesare maggiormente gli effetti dell’arretramento della Corrente del Golfo?”
Una cosa fino a questo momento è più che certa. E cioè che c’è un anticiclone sempre intenzionato a mire espansionistiche verso latitudini settentrionali. Resta da capire quale dei due contendenti (raffreddamento o riscaldamento) riuscirebbe a spuntarla. Nel caso la spuntasse il primo, l’Europa Settentrionale potrebbe andare incontro ad una nuova glaciazione, nel caso la spunti il secondo, invece, la situazione dovrebbe tornare all’equilibrio con il ritorno, in grande spolvero, della depressione d’Islanda.
Non conosciamo però i tempi necessari affinché uno di questi progetti venga portato a termine.
Lo scopo dovrebbe essere quello...Originariamente Scritto da Giuffrey
Ci proviamo...
Ciao
Vero, verissimo tutto quello che dici. Il bilancio energetico oceano-atmosfera l'ho studiato approfonditamente anch'io nel corso di Climatologia, e dÃ* un'idea ben precisa del ruolo svolto dai due contendenti.Originariamente Scritto da andrea.corigliano
Purtroppo però al momento i nostri strumenti più validi per capire cosa potrebbe succedere in futuro sono le simulazioni attraverso modelli matematici, strumenti che al momento però sono ancora piuttosto grossolani e su livello sperimentale. Insomma, siamo ben lungi dall'avere una risposta esauriente.
Tuttavia cercare di spiegare passo dopo passo ogni cambiamento nell'evoluzione climatica in ogni settore del pianeta non può che dare una mano e, chissÃ*, magari alla lunga aiutare a trovare qualche soluzione sorprendente per l'implementazione dei calcoli modellistici![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Complimenti per l'interessante discussione.
Dalle vostre spiegazione sembra che effettivamente un maggiore effetto serra porti ad un avanzamento verso nord dell'anticiclone delle azzorre.
C'e' però un passaggio che non mi convince troppo, quello che dice che l'oceano settentrionale si sta raffreddando, e ciò determina un indebolimento del ciclone di Islanda.
Questo raffreddamento è stato effettivamente registrato negli ultimi anni?
Innanzitutto ti ringrazio per i complimentiOriginariamente Scritto da carbo70
Potrei sbagliarmi, ma credo che in qualche punto siano presenti delle anomalie negative, forse dell’ordine di qualche decimo di grado. Sembra poco, ma in rapporto alla massa d’acqua è sempre tanto. Sarebbe bello trovare una mappa in grado di illustrare queste anomalie…
Volevo poi aggiungere una precisazione. Non pensiamo, però, che l’Effetto Serra porti cambiamenti unilaterali, ovvero indirizzati solo all’aumento della temperatura e quindi rendendo disponibile più calore. Se in parte questo calore viene utilizzato per il riscaldamento delle acque tropicali che farebbero iniziare il ciclo a catena sopra descritto, dall’altro lato non dimentichiamoci che tale calore è anche energia. E tale energia viene immagazzinata di sicuro da tutte le figure bariche esistenti (Azzorre, Africano, Vortice Polare) che, come potete notare, danno poi vita a situazioni sinottiche più statiche rispetto al passato, proprio in virtù del fatto che la maggiore energia disponibile rende questi centri motore più forti, più tenaci e più longevi. Una sorta di inerzia barica, insomma...
Ciao
Ultima modifica di andrea.corigliano; 20/08/2006 alle 09:54
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