Quella che stiamo vivendo negli ultimi giorni è la situazione barica che larga parte degli italiani vorrebbe far persistere per tutta l'estate: l'anticiclone delle Azzorre, disteso ad ala di farfalla (© G. Caroselli) sul Mediterraneo centro-occidentale, devìa le perturbazioni atlantiche ad alte latitudini, facendole scorrere da ovest verso est nel letto delle (per adesso) deboli correnti d'alta quota.
Qualche disturbo persiste ancora su parte del meridione, a causa dell'afflusso di aria fredda collegato ad una profonda saccatura in piena azione sui Balcani; intanto dall'altra parte nella moviola satellitare si nota l'anticiclone africano che mulìna nubi dal deserto algerino verso il Marocco e le vicine Canarie.
Ma nel complesso la situazione sul centro-nord Europa inizia ad assumere i connotati dell'autunno: si vedono i primi fronti caldi finalmente estesi, depressioni di una certa forza con discreta frequenza, la soglia psicologica dei 540 dam di altezza geopotenziale estendersi lentamente a macchia d'olio.
Insomma, è appena entrato l'autunno meteorologico, e nonostante le apparenze tutto il quadro sinottico sta cambiando con regolaritÃ*.
Cosa ci dovrebbe aspettare nei prossimi giorni? Innanzitutto un ulteriore aumento dei geopotenziali sul Mediterraneo: infatti tutta quella estesa banda nuvolosa presente in Atlantico ed in arrivo sulle coste europee è direttamente collegata ad un ramo del Getto Polare nuovamente in repentino rinforzo entro 48 ore, ma ad alte latitudini, fra le Isole Britanniche ed il Mare del Nord.
Questa manovra favorisce l'ulteriore e netto rinforzo dell'alta pressione a sud; in particolare nelle prossime 24-36 ore una bolla anticiclonica di origine oceanica verrÃ* rapidamente traspostata dal getto verso Spagna, Golfo di Biscaglia e sud Francia, agganciandosi direttamente all'anticiclone africano, poco più a sud. Questo però non porterÃ* l'alta pressione ad assumere caratteristiche continentali, perché la componente africana sarÃ* comunque in indebolimento, e soccomberÃ* a causa del mancato supporto di un ramo del getto subtropicale abbastanza sostenuto da fornirgli linfa vitale.
Allora avremo cielo pulito e limpido per giorni e giorni? Beh, guardando l'ammasso nuvoloso in arrivo dall'Oceano si vede che parte delle nubi tende a muoversi verso sud; ebbene queste velature arriveranno fra domani (in Francia) e domenica (su tutto il Mediterraneo occidentale ed il centro-nord Italia), per poi insistere in parte anche nei giorni successivi nel meridione; sulle Alpi arriverÃ* anche qualche nube più densa, ma solo di passaggio.
E dopo? Fra martedì e mercoledì i geopotenziali inizieranno lentamente a calare, e l'alta pressione inizierÃ* un pochino ad ondeggiare, tentando dapprima un approccio su paralleli più a nord, poi ritirandosi verso SW, poi riprendendo quota sul Mediterraneo centrale, ma nel complesso non si vedono fronti organizzati o meno in arrivo almeno fino al 7-8 settembre. Del seguito ne riparleremo fra qualche giorno su questi schermi![]()
Intanto allego la mappa per lunedì alle 00z, con la previsione di una configurazione barica quasi del tutto estiva (tranne un buco un po' troppo profondo a nord delle Azzorre, ma ci sta in questi casi).![]()
Ultima modifica di Lorenzo Catania; 12/09/2006 alle 12:56
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Ecco qua riassunta parte delle considerazioni fatte ieri mattina: si vede bene (specie seguendo la moviola) la rotazione di parte delle nubi alte e sottili verso sud, mano a mano che il getto avanza in direzione dell'Europa; poco più a nord invece le nubi proseguono in direzione zonale o addirittura piegano verso nord.
La sola osservazione di questo comportamento degli ammassi nuvolosi (rotazione in un senso da una parte, nell'altro senso poche centinaia di km più a nord) permette di individuare la Corrente a Getto senza dove andare a guardare mappe a 300 o 200 hPa: difatti in tal frangente si ritrova la concretizzazione di una legge fisica, che ci dice che ogni flusso orizzontale lineare (approssimativamente la nostra Corrente a Getto) può sviluppare una componente verticale di vorticitÃ* relativa (e quindi una rotazione nel piano orizzontale) ciclonica a nord del massimo, anticiclonica a sud, se la velocitÃ* cambia di intensitÃ* lungo la direzione perpendicolare a quella del flusso stesso (nel nostro caso si tratta della direzione nord-sud).
Vista la rotazione stretta sia un senso che nell'altro delle nubi ALTE, possiamo ben dire che AD ALTA QUOTA c'è una corrente che ha un core molto veloce e stretto, un core che quindi per le considerazioni fatte si colloca tra sud Inghilterra, sud Irlanda e vicino Atlantico.
Questa legge comunque si applica tranquillamente anche a flussi che stanno curvando; in questo caso ovviamente si aggiunge una ulteriore componente di vorticitÃ*, che può essere di segno opposto all'altra componente; in poche parole, anche se è un po' difficile da pensare, può esistere un flusso che sta ruotando ma che non possiede vorticitÃ* relativa![]()
Ultima modifica di Lorenzo Catania; 12/09/2006 alle 12:56
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
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