
Originariamente Scritto da
Fenrir
Dopo alcuni inverni trascorsi a Tromsø ormai posso dire che tutto sommato non va a noia la neve.
E' fastidiosa certe volte, questo sì. Finché in cittÃ* si hanno condizioni di neve che ne so, per 4 o 5 giorni o anche per una settimana, come in una cittÃ* italiana media, uno si gode l'evento, si prepara per condizioni straordinarie e poi ritorna alla vita normale una volta che la neve è ridotta a mucchi e le strade/marciapiedi e compagnia bella sono state liberate.
Il problema è che se hai condizioni invernali per 3, 4, 5 mesi devi necessariamente farle diventare una parte della tua vita, e certe volte - come quando hai fretta, o devi andare da qualche parte di importante, o stai poco bene, o vuoi fare qualche attivitÃ*, specie per chi come me vive in una cittÃ* e non è in un paesino di montagna dove si va solo per sciare o divertirsi - viene il desiderio di un marciapiede libero o di vederci qualcosa mentre cammini. Perché il problema non è la neve, che di per sé non dÃ* problemi, il problema è il ghiaccio!
E qui le cittÃ* non si spalano, ma la neve viene pressata al suolo finché non si trasforma in una lastra omogenea di neve battuta.
E quando la neve diventa vecchia, oppure la temperatura sale per qualche ora sopra lo zero, oppure è al centro e viene riscaldata dalle vetrine, dalle case o dalle auto, lo sapete che fa - diventa una lastra di vetro viscido, quasi oleoso, e bisogna camminare sempre con gli occhi a terra per evitare distorsioni o fratture o brutte cadute.
Io - come tutti i miei amici e conoscenti - sono caduto diverse volte in tutti questi inverni, e in due casi mi sono fatto male: in uno mi sono ferito il palmo della mano cadendo su una lastra di ghiaccio acuminato (tra le strade e i marciapiedi, entrambi ricoperti di ghiaccio, spesso si formano delle vere e proprie lame di ghiaccio) e un'altra volta sono caduto di schiena mettendo il piede su una cunetta di ghiaccio scivolosissimo e son rimasto lì senza fiato :D 3 miei amici si sono rotti la spalla/braccio, altri 3 una gamba e la mia padrona di casa, poveraccia, il 27 dicembre del 2004 si è rotta tutte e due le gambe. Sembra brutale ma dovreste vedere cosa diventano le strade per capire. Questo perché Tromsø è una cittÃ* con salite molto ripide e quando si ricoprono di ghiaccio sono un terno al lotto. A fine inverno in genere sul giornale locale (Tromsø Bypatrioten) esce il conteggio dei ricoveri degli incidenti invernali in cittÃ*, diviso per traumi, ed è sempre più o meno un bollettino di guerra.
Basta starci attenti, è logico, ma l'inverno c'è anche la notte polare, e non aiuta nelle zone più buie.
Quindi teoricamente per me sarebbe perfetto se la temperatura non salisse mai sopra lo zero da novembre ad aprile, perché il ghiaccio secco e la neve offrono più attrito. Purtroppo ogni tanto invece arrivano i +2, +3, e magari piove, e se la cittÃ* è immersa in 200 cm di neve, quelli diventano una cosa mortale, specie quando immancabile arriva la gelata alcune ore dopo e rimane sotto zero per settimane, congelando le pozzanghere sulla neve o peggio ancora lo strato d'acqua formato sull'asfalto nevoso invernale.
Avrei certi aneddoti... una volta ho visto una ragazza che è apparsa scivolando su un fianco da un angolo e si è fermata solo all'angolo opposto della strada

fu un giorno in cui la T era arrivata a +1 e le strade erano quasi impraticabili.
Quindi in realtÃ* la neve non fa alcuna differenza, e non mi fa alcuna differenza veder nevicare tanto a lungo, magari ogni giorno. Solo la noia di spalare il marciapiede adiacente alla casa (è compito dei cittadini).
E' il ghiaccio che se ci si mette gioca proprio dei brutti scherzi, e fa stare all'erta dal secondo in cui esci fuori casa fino al secondo in cui rientri, specie a chi cammina a lungo per raggiungere i negozi o le altre case. Immaginate di dovervi preoccupare a ogni passo "cosa" andate a calpestare, e giudicare se è il caso di spostare il piede o no. Questa è la sensazione di vivere l'inverno in lapponia quando c'è il ghiaccio.
Hade ;9
Fé.
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