il problema comunque viene attenuato ma penso che la collocazione all'interno delle cittÃ* delle stazioni crei problemi di omogeneitÃ*....è veramente diffficile fare delle classifiche di questo tipo purtroppoOriginariamente Scritto da albedo
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Sì, Simone. Ma al parco nord non ci sarÃ* uno straccio di stazione che misura i dati. Il problema è sempre quello: partiamo dai dati.Originariamente Scritto da SimoneMI
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Letta letta ci mancherebbe.Originariamente Scritto da albedo
Per dati regionali intendo dati forniti daqualche ente ufficiale che non sia a livello nazionale (Arpa Lombardia ad esempio).
Capisco il tuo concetto di confrontare dati extra AM perchè potenzialmente più "paragonabili" ma se io metto la mia stazione vicino a un freezer aperto e nessuno la viene a controllare Orzinuovi diventa la cittÃ* più fredda d'Italia.
E' per questo che, per fare qualsiasi raffronto, e nonostante i difetti che presenteranno alcune sue stazioni, non vi è alternativa all'utilizzo dei dati dell'Aeronautica, se tale raffronto va fatto su scala nazionale.
Che ne sappiamo noi che Arpa Lombardia ha gli stessi canoni di manutenzione delle stazioni di dell'ente regionale dell'Abruzzo?
Invece con l'AM possiamo presumere che la media manutenzione possa essere simile (sebbene sono consapevole che alcune stazioni sono "andate", come ad esempio Cameri fino a poco tempo fa, ora non so).
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#NousAvonsDéjàGagné
Sì, ma il problema è che non ci sono stazioni dell'AM per ogni capoluogo di provincia. Altrimenti saremmo a cavallo! Roma ha tre stazioni e non sappiamo che farcene. Belluno, Cuneo, Alessandria, L'Aquila e almeno altre 30 capoluoghi italiani, non ne hanno neppure una.Originariamente Scritto da bugigio
Il mio lavoro è stato quello di paragonare dati simili, cioé presi in stazioni non dell'aeronautica, ma comunque dignitose, visto che fino a una quindicina di anni fa erano quelle che facevano parte (insieme agli osservatori dell'AM), della rete ufficiale meteorologica del ministero, nonché dell'Istat per le sue statistiche.
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quotoOriginariamente Scritto da bugigio
Sei stato anche te al Parco Nord ,che non è solo un luogo di pusher e di avventure gay , ma è sopratutto uno dei punti piu freddi di milanp nord. se si metterebbe una stazione li, che valori minimi bassi milano "citta' " che fa! è talmente freddo,che anche nelle nevicate al limite, c'e' 1°di differenza,ed è tantissimo senza il cielo sereno! di gg si riduce a mezzo grado
albedo pero'ha ragione che l'am non ha tutti i dati delle citta' capoluoghhi. per me cmq da sempre seguo solo le massime che sono similari fra citta e campagna, le minime contano SOLO QUANDO C'E'CIELO COPERTO CON PRP,allora si che mi interessano,un -3 min NEVE conta , un -10 sereno a linate almeno per i miei gusti non mi da nessuna sensazione particolare.
Originariamente Scritto da albedo
Secondo me è la vicinanza alle montagne più che l'altezza a creare la differenza di clima fra Torino e Milano:venti,copertura nuvolosa,giorni di pioggia,numero di temporali,etc
Fra Cuneo e Alessandria la differenza altimetrica si può giÃ* considerare rilevante dal punto di vista dell'influenza sul clima,ma mai quanto la maggiore vicinanza alle montagne di Cuneo rispetto ad Alessandria
Per estremo,si può considerare un fondovalle che è quasi sempre molto più freddo di una zona a pari quota,ma in mezzo ad una pianura,specie in inverno.
Non conosco la zona di Avezzano,ma se è una vasta piana a 700 m di quota,visto che in relativi pochi Km si ha poi un dislivello considerevole,allora Avezzano è classificabile come un altopiano.![]()
Invece qui la pianura padana sale di quota senza che tu te ne accorga(non ci sono discontinuitÃ* rilevanti).![]()
Ciao![]()
Ok,però,secondo me, non si potrebbero neanche confrontare stazioni poste nel centro cittadino di grandi cittÃ* come Milano,Torino,Roma,etc con i centri cittadini di cittÃ* minori perchè l'isola di calore disturberebbe molto tali confrontiOriginariamente Scritto da albedo
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Il clima di una zona adiacente ad una metropoli non è giuducabile dal clima rilevato nel suo centro;per esempio qui fra il centro di Torino e la sua periferia ci sono 2°C(a volte anche di più) di differenza;sono innumerevoli le volte in cui parto da casa(periferia sud di Torino) con una bella nevicata che accumula e arrivo in centro e trovo la pioggia;poi torno a a casa e mentre in centro ha solo piovuto o nevicato misto,a casa mi trovo una spanna di neve e continua a nevicare;stesso discorso con la nebbia;in centro non c'è praticamente mai nebbia,a differenza della periferia o ancor più della campagna subito adiacente;la nebbia influenza molto il clima
Ecco perchè tali confronti mi sembrano una forzatura![]()
Ciao![]()
I parametri principali che contano per le differenze sono:Originariamente Scritto da Krodo
1) Altitudine. La temperatura scende da 0,6° a 1° salendo ogni 100 m. dal livello del mare a seconda delle condizioni. Mediamente ogni 0,8° C .
2) Esposizione della stazione rispetto ai rilievi. Cuneo è esposta a nord rispetto ai rilievi più vicini che sono a sud. Quindi è più fredda rispetto alle localitÃ* di pari altitudine che hanno i rilievi a nord.
3) Presenza di rilievi prossimi alla stazione. Agiscono sul clima locale su due fronti: da un lato, esaltano gli effetti di stau, quindi, dal punto di vista termico, abbassano la temperatura in caso di corrente perpendicolare ai rilievi. D'allto, esaltano gli effetti di foehn quando la corrente viene dalla parte opposta. Nel caso di Torino, con venti da ovest sarÃ* più calda rispetto alle localitÃ* poste al centro della pianura, nel caso di venti da est, sarÃ* più fredda.
Ovviamente, se la corrente di stau è in origine molto fredda (per esempio Cuneo o Bologna, che hanno strada libera a nord e montagna a sud) la stazione tenderÃ* ad esaltare nei valori termici questa corrente fredda nei periodi di tramontana, perché l'aria fredda è più pesante di quella calda e si porta nei bassi strati. Per contro, la corrente calda che viene da sud, per quanto riscaldata dalla compressione adiabatica, tenderÃ* a portarsi al di sopra di quella fredda perché più leggera.
Ecco perché Cuneo, PIacenza, Reggio Emilia sono più fredde, non solo delle localitÃ* toscane o liguri poste sull'altro versante appena sotto di latitudine, ma anche di quelle padane collocate immediatamente sotto l'arco alpino.
Detto in due parole, lo stau di tramontana è molto più efficace sul clima locale rispetto allo stau di libeccio o scirocco.
Tutto ciò è relativo per quelle localitÃ* di pianura molto distanti dai rilievi, per i quali lo strato d'aria pre-esistente tende a permanere in loco molto a lungo, conservando le proprie caratteristiche. Basta anche solo un'irruzione fredda a inizio inverno per caratterizzare il clima delle settimane successive in localitÃ* poste al centro della pianura Padana, lontane dai rilievi.
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sicuramente castelfiorentino qui il 22 ottobre la mattina c'e' 2 gradi nn da poco
Originariamente Scritto da invernofreddo
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bella questa....
Benvenuto fra noi
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