Oggi sono stato sul Monte Fumaiolo. 24° a 1407mt!!! Cielo terso, sole bruciante, natura favolosa.....E pensare che tra 4 giorni tutto cambierà. Ho girovagato nei boschi, rosso porpurei, magnifici. Si percepiva il fruscio delle foglie caduche, a rimpinguare uno strato di humus in pieno fermento.
Come si può non amare l'autunno, quando stende il suo stendardo, e spossata s'addormenta la natura. Come si può non amare lo sfarzoso appassire dei boschi indolenti, avvolti da scialli tinti d'oro e di porpora. I rami si scuotono dalle ultime foglie che no, no, non vanno a morire come ci hanno insegnato da piccoli, come si crede fin dai tempi della scuola. No, le foglie danzano leggere, fluttuano, finalmente libere, liete di andare incontro al loro rassegnato destino. Sono felici di staccarsi, ansiose di essere solleticate e trasportate dal vento, come piume regali nell'aria tremula dei primi freddi. Sono educate, non fanno chiasso, e a tendere l'orecchio si ode un lieve fruscio quando decidono di poggiarsi delicatamente ai piedi di un tronco. Un albero tra i tanti, scelto a caso, forse una pallida betulla, un austero rovere, un cerro, oppure un piccolo cespuglio di rovi; la foglia cade, planando sull'umido tappeto di muschio assetato di pioggia ottobrina. La felicità di un sacrificio sta tutta qui: cadere, mischiarsi e rigenerarsi. Non importa se da viva qualcuna ha sofferto d'invidia nei confronti dell'altra, magari di quella accanto, oppure della dirimpettaia; ma si, proprio lei, quella smorfiosetta tirata a lucido e meta preferita delle farfalle più belle e regali, insopportabile vanitosa sempre pronta a mostrarsi. Le foglie si assomigliano e non sono mai uguali fra loro. Può darsi che alcune siano più belle, più grandi e più carnose, altre più luminescenti, oppure più affusolate ed eleganti, ma che importa. Ora non conta più, il passato è dimenticato, e adesso, con l'inverno rigido che incombe, adesso sono tutte simili, finalmente alla pari, solidali tra loro come sorelle che si riabbracciano dopo un lungo oblio, orgogliose e unite nel servire l'interminabile ciclo della vita.
Un cinghiale mi ha rincorso, proteggeva al nidiata poco distante. Ho raggiunto una pianta, un carpino e mi sono arrampicato alla velocità della luce...
Al tipo del rifugio Bianchianeve ho predetto( ormai lo sanno tutti, anche le puzzole sorde, tranne lui...) che presto, tempo 96 ore, cadrà la prima fugace nevicata. Ebbene, si è fatto una risata e non mi ha creduto![]()
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Ma quando la neve si scioglie, il bianco dove va a finire?
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