
Originariamente Scritto da
paolo zamparutti
Fino ad ora l’anno, per il FVG, è stato caratterizzato da scarse precipitazioni, con pochi precedenti nell’ultimo secolo. Periodi “secchi” così marcati, si sono in effetti verificati solo in due anni: nel 1921 e nel 1986.
Proviamo a confrontare le caratteristiche di questo anno, con un anno caratterizzato invece da fronti atlantici pressoché continui, tanto da essere ricordato come molto o addirittura localmente eccezionalmente piovoso, il 1960.
Ecco l’anomalia precipitativa del 1960
notiamo una “scia” precipitativa pressoche continua dall’atlantico al cuore dell’Europa orientale, con diretto coinvolgimento delle pianure del nord Italia.
Confrontiamo l’anomalia del 1960 con quella di quest’anno:
Notiamo come il flusso perturbato praticamente si “scontra” con il continente europeo, le precipitazioni abbondanti a quel punto terminano e la zona continentale Le pianure del nord Italia risultano particolarmente secche.
Verifichiamo ora la situazione dei venti a 500 hpa, notate come i vettori, nootate come il fronte polare entri direttamente in Europa con ovvie conseguenze
Ben diversa la situazione quest’anno…
Notate come gli scambi meridiani siano estremizzati. Le conseguenze sono appunto quelle viste… inverno freddo nell’Europa centroorientale, estate caldissima (i venti orientali estivi sono molto caldi) e piogge molto scarse.
Le cause? Forse è vero che le fasce climatiche si sono spostate verso nord, a causa delle elevate temperature polari, ma vorrei puntare lo sguardo alla situazione oceanica.
A confronto le temperature oceaniche. Iniziamo con quelle dell’atlantico settentrionale, e notiamo come la situazione sia simile, in entrambi casi si ha A.m.o. positiva.
1960
2006
Ma se spostiamo il nostro sguardo nel Pacifico, le cose cambiano notevolmente
1960
2006
Notiamo che nel 1960 si era in condizioni di la Nina moderata, quest’anno abbiamo una condizione di Nino moderato.
Forse, dopotutto, è questa una condizioni centrale.
Forse, con
El Nino moderato e atlantico caldo, il clima europeo si caratterizza da profonda continentalità
Che non sempre vuol dire caldo, anzi. Vuol dire secco, ma alcune grandi ondate fredde si sono manifestate proprio in condizioni di Nino moderato (non forte,
el Nino forte appare piuttosto un grosso impedimento al freddo invernale),
Il 1708/9 fu un periodo storicamente secco, ma gelido. Il 1540 fu invece straordinariamente secco e caldissimo (si suppone che quella del 1540 sia stata un estate quasi paragonabile al 2003, per esempio).
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