
Originariamente Scritto da
andrea.corigliano
Il Mediterraneo torna a generare maltempo e, ancora una volta, affida alla sua energia marina il compito di organizzare le mosse di un peggioramento che, con buona probabilitÃ*, prenderÃ* piede il prossimo fine settimana e che ci accompagnerÃ* almeno fino a mercoledì 9 novembre. GiÃ* da qualche giorno i modelli evidenziano, nel medio - lungo termine, la possibilitÃ* di un nuovo guasto in sede mediterranea, innescato dall’arrivo di una goccia fredda in quota la cui traiettoria sembrerebbe arrestarsi tra le Baleari ed il Nord Africa. La meta un po’ troppo meridionale del minimo in viaggio nella media troposfera (500 hPa) finirÃ* inequivocabilmente per aggravare la situazione, in quanto un maggior richiamo caldo meridionale attiverÃ* senz’altro una dinamica delle correnti marcatamente baroclina, stante il profilo dell’atmosfera caratterizzato dalla presenza di masse d’aria dalle caratteristiche profondamente diverse sia in temperatura che in densitÃ* a quote differenti. A dimostrazione di ciò il fatto che il minimo barico al suolo si posizionerÃ* in prossimitÃ* della Sardegna, sorretto in quota da un’analoga circolazione vorticosa posizionata a 400 km verso sudovest il giorno 6.
Un altro aggravante contribuirÃ*, probabilmente, a complicare una giÃ* difficile situazione. Sullo scacchiere europeo, infatti, è possibile un arretramento del flusso perturbato atlantico altre il cinquantesimo parallelo e, dirimpetto, l’estensione dell’anticiclone delle Azzorre verso la penisola iberica, la Francia e la Germania, fino all’unione con il campo anticiclonico russo ben saldo sull’Europa orientale. Tale configurazione bloccherÃ* il moto del vortice mediterraneo verso levante che, lentamente, perderÃ* consistenza muovendosi il giorno 7 verso la Tunisia e successivamente, con moto retrogrado, di nuovo verso le Baleari. Tuttavia, anche se al suolo la pressione andrÃ* aumentando giÃ* dal giorno 7, la presenza di geopotenziali di natura ciclonica in quota in tutta l’area mediterranea saranno sufficienti a garantire la permanenza di condizioni di maltempo su buona parte dell’Italia.
Al momento, le regioni che dovrebbero risentire di piogge moderate e continue sono quelle del Nord e del versante tirrenico. Più nello specifico, stante la distribuzione delle correnti al suolo sul Nord con l’ingresso dello scirocco sulla Padana orientale, azzarderei precipitazioni rilevanti sul settore centrale alpino, Veneto e sul settore centrale dell’Appennino Ligure. Quota neve tra i 1500 e i 1700 metri il 6 e 7, in aumento oltre i 2000 nei giorni successivi. Precipitazioni rilevanti anche lungo tutta la fascia tirrenica, specie su Appennino settentrionale, Garfagnana, alto Lazio e bassa Toscana. Al sud penalizzate in modo particolare solo le isole maggiori. A fine evento, specie nelle aree menzionate del Centro-Nord, i quantitativi di pioggia raggiunti potrebbero arrivare anche i 250-300 mm.
NB: La localizzazione delle precipitazioni rimane ancora tutta da definire. Quanto detto va solo preso come beneficio d’inventario.
Un saluto a tutti
Andrea
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