
 Originariamente Scritto da 
Blizzard
					
				 
				Le proiezioni 
ECMWF compiono appunto un piccolo "salto" e non ci mostrano cosa accade a 144 e 168h. Tra le 120 e le 192h è comunque abbastanza intuibile come il riscaldamento alle quote superiori (Upper warming) nasca direttamente nell'artico siberiano per poi propagarsi alle quote immediatamente sottostanti compiendo una rotazione antioraria.
Il centro del warming posizionato tra il Polo, la Groenlandia e l'artico Canadese è sicuramente una delle migliori prospettive auspicabili, soprattutto nel caso mantenesse tale posizione anche nel caso di propagazione alle quote più basse (50-100hpa).
Come hai giustamente intuito in questo caso il 
VP verrebbe "attaccato" direttamente nel suo luogo d'origine, favorendo la formazione di un anticiclone polare in troposfera.
 
 
 
 
Ecco, questa è la parte più complicata. La propagazione alle quote inferiori dipende da una molteplicità di fattori, alcuni probabilmente sconosciuti. Tra quelli noti vi è sicuramente la viscosità della stratosfera.
La viscosità dipende in gran parte dal segno della 
QBO, a 
QBO+ corrisponde una minor viscosità e quindi una maggior facilità di propagazione,viceversa a 
QBO-.
In realtà nonostante queste premesse, mi pare non sia mai avvenuto un Major Warming con 
QBO+ durante un minimo solare .
 
 
In realtà la forza del VPT è sia causa che conseguenza delle dinamiche stratosferiche.
Riscaldamenti stratosferici sono risposta a forcing che provengono dal basso, dalla troposfera, e normalmente una volta verificati, danno a loro volta effetti di ritorno alla troposfera modificandone la circolazione.
I forcing in questione sono rappresentati dalle situazioni di blocco alla circolazione che si vengono a creare in troposfera (blocchi atlantici, anticiclone aleutinico, ecc...). Per valutare i flussi verticali di calore che si vengono a creare in queste situazioni si osserva l'EP flux (prendo in prestito una bella definizione di Daniele Campello alias Neo):
 
Il flusso di Eliassen e Palm derivata direttamente dalla media 
trasformata euleriana. Chiamato anche EP flux è una grandezza vettoriale calcolata su 
piano meridionale bidimensionale (y e z) L’EP flux può essere ricavato dalla seguente formula 
F = jFy + kFz Dove j rappresenta il vettore unitario su asse y (meridionale) e k il vettore unitario su 
asse z (verticale) e Fy e Fz sono le componenti verticali e meridionali del vettore di EP; 
l’ottenimento di queste due componenti richiede formulaggi abbastanza complessi. 
Nell’ambito stratosferico interessa molto di più la componente verticale di EPflux (quella più 
difficile da calcolare) relativamente a quella meridionale. La media trasformata euleriana (TEM) 
mostra come i flussi meridionali di calore e momento agiscano assieme e in combinazione della 
convergenza e divergenza dell’EP flux nel determinare forcing negativi o positivi sulla 
circolazione zonale media. Se si media l’EP flux per l’emisfero nord, si nota come 
nelle medie latitudini tale flusso tende ad essere convergente, esercitando un rallentamento sulla 
circolazione zonale media, mentre il contrario avviene sul resto dell’emisfero, anche se 
l’EP flux in tali sedi ha magnitudini irrilevanti o quasi. In stratosfera L’EP flux ha 
intensità molto inferiore a quella troposferica, per ondulazioni non dispersive la sua divergenza oltre 
la tropopausa rende L’EP flux evanescente. Questa è una classica situazione di NAO 
positiva, con flusso zonale tirato. Le elevate vorticità potenziali stratosferiche impongono la rifrazione 
e divergenza dell’EP flux al limite delle tropopausa connotando come dispersive le 
ondulazioni planetarie sulle medie latitudini che assumono carattere di onda corta e con velocità di 
gruppo elevatissima. L’EP flux non penetra in stratosfera e da questa assenza deriva 
l’assenza di disturbo meridionale al vortice polare. 
Qualora si venissero a creare le condizioni per una propagazione verticale d’onda tropo-stratosferica, l’EP flux 
tenderebbe a divenire convergente al limite della tropopausa per sfondare poi in stratosfera, laddove 
induce modificazioni sostanziali della circolazione del vortice polare. 
 
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Grazie greg 
 
 

 
			
		
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