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Brezza tesa
Gioite amici del NE!
Il buon Madrigali vede neve x voi oggi e questo è il suo editoriale:
Alta pressione in rinforzo sul Mare del Nord dinamica e termica (quota e suolo) condizionerà in maniera palese questo inizio di inverno astronomico, che si preannuncia in arrivo con molto freddo e neve.
Mi appresto a scrivere questo editoriale con molta soddisfazione, conscio dei molti utenti che mi stimano e mi seguono, anche se con la convinzione certa, di una certa responsabilità, dovuto oramai al largo pubblico di utenti appassionati come di curiosi, che seguono con assiduità il mio editoriale, e per questo consapevole dell’importanza del mio messaggio di analisi, verso tutta questa mole di utenza.
Rimane essenziale, comunque, consigliare una lettura attenta e non superficiale, per saper “cogliere” tutte le mie sfumature “previsionali e configurative”, per non incappare in errori di valutazione e distorcere così delle mie affermazioni, che in realtà non sono mai apparse nei miei editoriali, ma dovute solo a letture frettolose e imprecise di alcuni utenti.
IL freddo sta entrando, come previsto, nel corso della giornata di lunedì, con venti di bora in rinforzo, e la neve che sta scendendo di altitudine progressivamente, che si porterà occasionalmente al piano al nordest martedì. Ma sulla quota neve, entrerò nel dettaglio più avanti, e vado ad analizzare come sempre la situazione configurativa, assai stimolante da spiegare.
La grande circolazione generale dell’atmosfera, palesa in maniera inequivocabile, un cambio sostanziale di marcia del getto polare, con enfasi progressiva di struttura altopressoria in viaggio verso il Mare del Nord, di natura sia dinamica (quota) che termica. Una struttura al suolo (termica) che avrà uno sviluppo scalare, nel corso della settimana, verso le pianure orientali.
In definitiva ritroveremo, una struttura di alta pressione distesa nordest-sudovest di matrice subtropicale oceanica, in sviluppo dalle Azzorre, verso le Isole Britanniche e la Scandinavia, fino ad entrare verso la Russia settentrionale, con area di fulcro intorno il Mar di Norvegia.
Questa diga anticiclonica, incrementerà un blocking barico al flusso atlantico, che non potrà progredire verso oriente, ma risalirà progressivamente verso nordest, in direzione delle latitudini artiche, per poi ridiscendere palese meridiana sulla Russia europea, ma anche con azione retrograda, verso l’area mediterranea.
Avremo una struttura dinamica occidentale di alta pressione, che incrementerà una struttura termica, al suolo, in forte espansione sull’area europea centro-settentrionale, in movimento sui paralleli verso i bassipiani russi, con circolazione sempre più fredda di ritorno dai Balcani, foriera di venti da est-nordest sempre più attivi nel corso dei prossimi giorni. Un vento nordorientale che sarà la dominante del prossimo futuro, in contrasto sull’area tirrenica, con circolazione di aria umida marittima, richiamata ed incentivata, da azione ciclonica in quota retrograda, per vari minimi latenti (falle mediterranee), che rappresenteranno la dominante di questa settimana in essere, come del prossimo futuro.
In conclusione avremo molto freddo esponenziale ad oriente a tutte le quote, per il blocking altopressorio vigoroso occidentale, che svilupperà le termiche (inversioni al suolo) sempre più maestose appena ad est dell’area italica. Tutto questo mentre saremo interessati da aree cicloniche retrograde da oriente in ingresso sul Mediterraneo centrale, con sviluppo di circolazione umida, a contatto con aria sempre più fredda al suolo, che sarà “aspirata e convogliata verso occidente”, dalla possente area anticiclonica con perno fra l’Inghilterra e la Scandinavia.
Questa situazione apporterà “vari” impulsi sempre più freddi (gelidi) da est-nordest, che entreranno in area italica dai Balcani al suolo, con la dinamica inglese-scandinava e il flusso meridiano orientale, la fucina di aria gelida artica, mentre l’alta al suolo come il getto polare relativo “retrogrado”, le pedine di “movimento” dell’aria molto fredda latente, con direttrice “occidentale”. Ma la situazione si complicherà ulteriormente per le giornate di Natale, poiché la dinamica sul Mare del Nord, non avrà nessun cedimento sostanziale, mentre in area mediterranea, proseguirà l’azione retrograda ciclonica, che isolerà un’altra struttura relativa (depressionaria) sull’Europa meridionale, che progressivamente farà da nuovo “polo attrattore” all’avvicinamento di ulteriore componente meridiana “rigida” orientale, che potrebbe rientrare intorno la giornata di Natale.
Per chiarire meglio il mio pensiero ed evitare equivoci, flusso oceanico che rimarrà “impotente” e che risalirà costantemente verso il Polo, con flusso meridiano “costante” sempre più gelido ad est dell’area italica, ma con ingresso indiretto anche in area mediterranea, per due azioni “importanti” in simbiosi, quali l’azione retrograda in quota, e l’alta maestosa al suolo con corridoio sempre più gelido nei bassi strati atmosferici. Una situazione altopressoria a latitudini centrosettentrionali europee che avrà “vita lunga”, e che costruirà un “possente anticiclone termico” ad inizio anno nuovo, che sarà responsabile di ulteriore aria sempre più gelida in arrivo.
Termino il mio editoriale, annunciando, la neve al nordest a quote collinari e in ordine sparso in pianura specie in pomeriggio-serata di martedì con venti forti di bora e in generale da est-nordest sullo “Stivale”, con neve a quote superiori i 500-600mt al centro dell’Italia specie in Toscana, in calo ulteriore in serata sulle adriatiche e zone interne di pianura, dove saranno fattibili “fiocchi” quasi al piano misti. Un secondo impulso freddo da est-nordest in arrivo fra “giovedì e venerdì”, con area ciclonica retrograda, apporterà nuova neve anche al piano sparsa al nordest, adriatiche e 300mt pianure interne dell’Italia centrale non escludendo qualche località toscana anche costiera specie in ore non diurne, e quote collinari al sud peninsulare. Confermo molto freddo in arrivo esponenziale che avrà “pausa transitoria ed effimera”.Il tempo dell’apparenza è terminata, ora la parola alla realtà configurativa………
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