
Originariamente Scritto da
altropianeta
Ehm... amico mio... Di solito lo Zingarelli si tira fuori quando qualcuno fa errori di ortografia o dimostra di non conoscere il significato di un vocabolo. Mi sa che hai sbagliato proprio indirizzo, rimettilo pure sullo scaffale. Ripeto: il mio NON è NEOFATALISMO, il mio è REALISMO. Se la mia visione fosse fatalista (o neo-fatalista, tanto la sostanza non cambia), direi: "Signori: sporcate pure, inquinate, cementificate quanto volete. Fregatevene della raccolta differenziata, del protocollo di Kioto, degli scarichi delle automobili... tanto la situazione ormai è disperata, prima o poi moriremo tutti." Il mio discorso è profondamente diverso. Io dico: "Rispettiamo il più possibile Madre Natura, senza privarci delle sacrosante comodità che abbiamo faticosamente conquistato grazie al progresso; evitiamo sprechi, però, e impegnamoci quotidianamente a compiere piccole rinunce laddove toglierci uno sfizio inutile è chiaramente un'insulto al buonsenso (penso ad esempio a chi usa l'automobile per recarsi su un posto di lavoro a 500 metri da casa)...
Dopodichè, attraverso la ricerca, cerchiamo il più possibile di limitare i nostri danni all'ambiente*e, nel frattempo, prendiamo atto senza fare tanto allarmismo che il clima sta cambiando, che molto probabilmente lo sta facendo in modo sempre più repentino anche e soprattutto a causa nostra e che siamo destinati a doverci
adattare ad un probabile inasprimento delle condizioni climatiche del nostro pianeta**. Lo spirito di adattamento, del resto, è intrinseco nelle leggi di Madre Natura da sempre e durerà fino al giorno in cui non sopraggiungerà la nostra estinzione. Non siamo immortali, e prima o poi arriverà un momento in cui questo pianeta non sarà sufficiente ad ospitarci tutti quanti. Ma questo non significa che dobbiamo rassegnarci e vivere come se ormai fossimo spacciati (= fatalismo), significa solo: state sereni, analizzate il problema in modo maturo e fate il possibile per limitare i danni fino a quando non si troverà una soluzione in grado di rimandare il giorno della nostra scomparsa".

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