si, ho capito che il modo è sbagliato, ma di sicuro c'è dietro qualche richiesta da parte del giornalista di turno...almeno spero...
Stazione meteo Sacrofano (Roma)http://nuovosalario.altervista.org/C...antage_Pro.htm
Paolo, www.centrometeoitaliano.it
Bah, io mi mobiliterei in questo modo contro l'effetto serra... Di cavolate se ne sentono parecchie in tv, e spesso peggio di queste... Almeno lui va contro l'effetto serra... Cecchi Paone invece in un certo modo lo incita, e nessuno dice niente... Bah....
Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
Cassano M: PET
“Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Ma la gente guarda se un tale e' scienziato o guarda la sua credibilita' e il potere mediatico a lui concesso? Se il Maracchi sbaglia "modus comunicandi" per una causa buona ( che sarebbe l'evidenziare il problema dell'effetto serra ), non ne farei una causa cosi' grave... In altre scienze come la storia ce ne sono di peggio, eppure nessuno dice nulla... Non riesco a capire come mai tanto rumore per un mezzo giustificato da un fine...
a volte, ascoltandolo spesso al tg4, mi chiedo pure come a fatto a fare tanta strada.
"i modelli matematici non ricalcolano ma "RITRATTANO"
previsore e co-fondatore di Arezzo Meteo www.arezzometeo.com
Perfetto come sempre Andrea...![]()
non si giudica la previsione ma si vuole smorzare la paura che sta nascendo nelle persone... l'attacco mediatico è sotto gli occhi di tutti.
purtroppo il giornalismo vive di attacchi mediatici, è così su tutti i fronti ed il giornalismo meteo subisce le stesse regole... ne più ne meno!
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Non ho capito, Andrea, ma gliela mandi davvero o ti esponi solo qui?
Comunque io il professor Maracchi l'ho intervistato davvero e due volte, non una. Il fatto è che quando l'ho intervistato io mi ha risposto in modo molto sensato e senza semplificazioni né estremizzazioni. Una volta mi ha dato pure una notizia molto carina per la mia cronaca locale, in quanto con l'Ibimet ha approntato uno studio sul rapporto fra tessuti e cambiamenti climatici (sai bene come a Prato il tessile sia l'industria portante). Insomma, dipende anche da come gli si pongono le domande e da chi si trova di fronte...
Mi spiego meglio. Come fanno molte altre persone di una certa notorietà, M. coi giornalisti è sempre disponibile, ma tende a "tirar via" e ad adattarsi al tono della domanda che gli viene posta. Se quello gli domanda "di cosa dobbiamo aver paura", lui risponde per le rime e non ci pensa, perché magari è in un intervallo di conferenza, ha fretta e guarda continuamente l'orologio. Non so se ho reso il concetto.
Se però lo prendi con calma e gli fai capire che l'argomento "clima" ti interessa veramente, ragiona più o meno come noi.
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Ho capito, Francesco...
Ma comportandosi così finisce per contribuire anche lui a confondere le idee al grande pubblico. Non metto in dubbio la sua preparazione (e a quanto pare tu me ne dai la conferma), ma uno scienziato ha il dovere di difendere la scienza e di proporla con i giusti termini. Non deve stare al gioco dell'intervistatore di turno.
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Io parto dal presupposto che alla gente comune del clima importi ben poco. Ossia, è importante che ci sia sempre il sole ed in clima gradevole, il resto è poco interessante.
Si può discutere sul perchè questo avviene fino alla noia, ma poco importa. La gente ha problemi di bilancio famigliare, di bollette rincarate, di figli da mandare a scuola. Fin quando l'acqua esce dai rubinetti, fin quando ci sono le partite di calcio, qualche soldo per andare in pizzeria o per riempire il serbatoio dell'auto di benzina tutto sommato va tutto bene.
La maggioranza significativa degli italiani è di questo parere, la nostra cultura ci porta ed assere poco inclini a rispettare l'ambiente e dunque sul fatto che il clima stia cambiando siamo tutti un po' increduli, scettici, agnostici se va bene.
Secondo voi al Comandante della nave fa comodo informare i signori passeggeri che lo scafo fa acqua, il motore tossisce, il carburante sta finendo, quando però l'orchestra continua a suonare, tutti ostentano i propri consumi, tutte le lampadine a festa sono accese ? Oppure preferisce mandare avanti la navigazione sapendo che la diffusione di notizie allarmanti sarebbero probabilmente interpretate come un catastrofismo pericoloso, infondato, con chissà quali scopi nascosti ? Gli conviene esporre le sue preoccupazioni e rischiare la fine del matto, o sperare che il tutto continui a funzionare e che magari il destino e la fortuna ci mettano una pezza durante il suo mandato ?
E allora ecco che il tempo è bello quando c'è il sole e brutto quando non c'è, indipendentemente da ogni considerazione climatica ed ambientale.
Maracchi ama comparire ma forse il suo vero limite è quello di affidarsi a portatori del suo messaggio che ne fanno carne di porco; prendono le sue parole ed i suoi concetti e li stravolgono per fornire al pubblico un messaggio che ai nostri occhi (noi del forum) sembra osceno ma che in realtà va benissimo per il grosso pubblico. Le sue uscite hanno l'effetto di un bel fuoco artificale; fanno un gran bagliore un bel botto che dura un attimo, poi scompare e tutti sono contenti.
Vogliamo fare una colletta ed acquistare una pagina di un quotidiano manifestando il nostro disappunto su come viene trattata la materia "meteorologia" in questo paese ? Bene, io non mi tiro indietro, ma cosa scriviamo ? A chi ci affidiamo per diffondere un messaggio equilibrato e ben scritto che non ci copra di commenti ridicolizzanti il giorno dopo da parte di studiosi, scienziati, giornalisti ed opinionisti ?
Ripeto, io ci sto e sono tanto ingenuo da credere che possa servire a qualcosa, ma cosa vogliamo scrivere in questa pagina ?
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