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IPCC-Global Warming l'affare del secolo... e noi paghiamo
Il problema è che tutti noi siamo e saremo sempre più vittime di un raggiro senza precedenti!
Semplici cittadini, piccole società, ambientalisti (quelli veri) e amanti della natura, tutti imbrogliati ed abbagliati dalla favola dell'uomo nero!
Non voglio dilungarmi sull'IPCC, l'ente che "dovrebbe" rappresentare il mondo scientifico esperto su clima ed ambiente, ma ho già detto che è composto solamente dagli scienziati che, più o meno disinteressatamente e convintamente, lavorano per dimostrare che l'uomo è artefice del mutamento climatico.
Tutti gli altri, quelli che, ricerche alla mano, sostenevano il contrario, si sono dovuti dimettere (sostituiti prontamente da scienziati consenzienti) o hanno dovuto piegare la testa e adattarsi a vedersi strumentalizzare le proprie ricerche.
Vedi anche : http://www.umbriameteo.com/editoriale.php?id=109
(nella ricerca in esame, poi, sono stati scoperte manipolazioni e falsificazioni dei dati, che ne hanno decretato la completa invalidità)
Ma veniamo all'imbroglio:
se il clima stesse davvero cambiando per responsabilità umane, allora la decisione più ovvia sarebe quella di investire su fonti energetiche e tecnologie meno impattanti.
Tecnologicamente saremmo già in grado di produrre, da subito, auto elettriche, auto ad idrogeno, impianti industriali a basso impatto.
Inoltre la strategia migliore dovrebbe essere quella improntata al risparmio energetico.
Secondo voi, spendere miliardi di ¤ e $ per aggiornare il parco macchine da euro 1 ad euro 4, che poi diveà euro 5, 6,... non farà altro che far aumentare i consumi energetici per produrre questo continuo ricambio, mantenendo contemporaneamente i consumi di combustbili fossili necessari per mandare avanti i mezzi in questione?
E secondo voi le emissioni diminuiranno?
Chi ci guadagnerà?
Chi dovrà spendere necessariamente di più, anche perchè se non ti aggiorni ti tartassano.
Se avessimo prodotto subito auto elettriche (le tecnologie restano costose solo perchè il mercato è volutamente osteggiato) avremmo potuto drasticamente ridurre le emissioni, e l'energia avrebbe potuto essere fornita da centrali tradizionali che, in vista di nuove centrali nucleari (osteggiate da molti ambientalisti), nel frattempo si sarebbero potute
riammodernare per renderle inquinanti al minimo (inquinano molto più 100.000 auto a combustibile fossile che una centrale per mandarle ad energia elettrica o idrogeno).
Ma se così fosse addio soldi per i petrolieri, addio mega affare per le industrie auto e per tutto l'indotto, addio overplus di tasse sui veicoli inquinanti e gli icentivi per acquistarne di nuovi... e così via.
Per loro va molto meglio così, il petrolio verà bruiato fino ll'ultima goccia, e nel frattempo potranno investire su settori "ecologici", un po' come sta facendo la Shell, che producendo piccole e controllate quantità di pannelli fotovoltaici per mantenerne il prezzo alto... comprandosi la concorrenza) si sta assicurando un futuro controllo del settore dell'energia... per quando, fra molto tempo, finalmente i poteri economici decideranno che, finito il petrolio, è ora di guadagnare sull'elettrico (il discorso può essere esteso, oltre algi autoveicoli, praticamente a tutti i settori).
Così invece oltre a fare del male al nostro pianeta, stiamo alimentando, grazie al catastrofismo dei suddetti signori, un mercato falso-ecologico, una nuova economia che frutterà miliardi e miliardi di euro ai gruppi industriali.
La complicità irresponsabile dei media e dei politici sta letteralemente portandoci sull'orlo del baratro.
La fretta di "fare" sta favorendo scelte ecologicamente sbagliate, che alla lunga porteranno ancor più danni.
La complicità dei politici è assicurata, infatti questi, incapaci di opporsi a sedicenti scienziati detentori della verità, preferiscono far proprio il cavallo di battaglia e salire sul carro dei buonisti, assicurandosi i voti dei poveri cittadini.
I voti pro-ambiente sono un boccone facile essendo estraneo ad ideologie prettamente politiche.
I giornalisti stessi, poi, approfittano di questo allarme, per loro non fa differenza tra emergenza terrorismo ed emergenza ecologica, l'importante è aprofittarne.
Infine, bisogna ammetterlo, la responsabilità della massa è solo una, essersi disinteressata alla scienza, così che ormai gli scienziati e le loro argomentazioni sono incomprensibili ai più, e bisogna prender per buono tutto quello che dicono... soprattutto se formano un bel gruppo che, con la compiacenza di organi politici, si autoproclamano " l'intera comunità scientifica".
Ma la scienza vera è altro, la scienza vera non può essere strumentalizzata in questo modo.
Se ora qualcuno mi accoppa sapete il perchè
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