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Brezza tesa
Cambiamenti climatici e comparsa di nuove malattie
Mentre sento in continuazione a livello di mass media sproloqui su fantascientifiche conseguenze dovute ai cambiamenti climatici, non ho mai sentito trattare l'argomento della comparsa (già avvenuta purtroppo) su aree del territorio italiano di alcune malattie dalle quali il nostro territorio era precedentemente indenne.
Una di queste è la Leishmaniosi, una malattia potenzialmente molto grave che colpisce il cane che rappresenta il serbatoio per la trasmissione all'uomo, in particolare bambini e soggetti immunodepressi.
Fino all 'inizio degli anni 90 era limitata alle isole e alle coste mediterranee, dalla Liguria verso sud sul Tirreno e dalla Romagna verso sud sull'Adriatico.
Questo perchè il clima continentale era troppo rigido e impediva la presenza dell'insetto vettore, il flebotomo o pappatacio e comunque ne ostacolava il ciclo che il parassita doveva compiere all'interno dell'insetto stesso.
Dagli anni 90 l'innalzamento delle temperature ha consentito al flebotomo di migrare verso nord.
Ora diverse specie di flebotomi sono diffusi in tutto il nord Italia persino in Trentino, Piemonte e Val d'Aosta. Queste 2 ultime regioni presentano dagli anni 90 focolai endemici di Leishmaniosi canina.
La parte tratteggiata nella foto (tratta da un articolo di Ezio Ferroglio, veterinario dell'Università di Torino www.cdc.gov/ncidod/EID/vol11no10/04-0966.htm ) rappresenta l'area dove la malattia è diffusa da sempre, le macchie nere sono i nuovi focolai dovuti alle modificazioni climatiche.
04-0966_b.jpg
Questo è solo un caso ma ne potrei citare altri. Credo siano fatti gravi quanto la scomparsa dei ghiacciai o l'innalzamento del livello dei mari.
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