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  1. #1
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: In proporzione, peggio dell’agosto del 2003

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    ...per compensare questo disastro, sarebbe sufficiente un 1985?
    No.



    Andrea

  2. #2
    Burrasca L'avatar di inocs
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    Predefinito Re: In proporzione, peggio dell’agosto del 2003

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    No.



    Ecco la somma delle anomalie, per il 1985 prima, e rimaniamo in positivo ovunque. Per il 1963 poi, che, bontà sua, manda il centro nord in negativo, il sud leggermente positivo.
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  3. #3
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    Predefinito Re: In proporzione, peggio dell’agosto del 2003

    Citazione Originariamente Scritto da inocs Visualizza Messaggio
    Ecco la somma delle anomalie, per il 1985 prima, e rimaniamo in positivo ovunque. Per il 1963 poi, che, bontà sua, manda il centro nord in negativo, il sud leggermente positivo.
    Solo in quota, Antonio.


  4. #4
    Burrasca L'avatar di inocs
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    Predefinito Re: In proporzione, peggio dell’agosto del 2003

    Citazione Originariamente Scritto da Алексей Visualizza Messaggio
    Solo in quota, Antonio.
    Ma quelle sono anomalie superficiali e non a 850 hPa

    Quali sono i dati disponibili per le località del nord per il 1963, e in che rapporto stanno con il 2007?

    Non sarebbe la prima volta, infatti, che si trovano discrepanze con quelle mappe, anche se penso che almeno per diverse zone debbano per forza collimare (non riesco a pensare che siano così errate!)

    Ciao
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  5. #5
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: In proporzione, peggio dell’agosto del 2003

    Citazione Originariamente Scritto da inocs Visualizza Messaggio
    Ma quelle sono anomalie superficiali e non a 850 hPa

    Quali sono i dati disponibili per le località del nord per il 1963, e in che rapporto stanno con il 2007?

    Non sarebbe la prima volta, infatti, che si trovano discrepanze con quelle mappe, anche se penso che almeno per diverse zone debbano per forza collimare (non riesco a pensare che siano così errate!)

    Ciao
    Da me (Lugano, 273 mslm, scarti dalla media DJFM 1961-90):

    DJFM 2006/07: + 2.83 gradi C
    DJFM 1962/63: - 2.10 gradi C
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  6. #6
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: In proporzione, peggio dell’agosto del 2003

    In generale, penso che varrebbe la pena verificare se in passato non ci siano già stati periodi con prolungati scarti positivi dalla media (evidentemente non dico come quest'anno: 8 mesi di fila e con valori anche cospicui), perché ho il sosptto che l'attuale GW (e l'ipotizzata radiazione termica di fondo) possa in un certo modo mascherare una presunta ciclicità anche nelle ondate di calore prolungate e abbraccianti l'Europa centro-meridionale e centro-occidentale. Beninteso, il ragionamento può anche essere capovolto, nel caso di periodi di tempo più freschi della norma, con la presunta ciclicità di fondo (in fase termica riequilibrante) che maschererebbe gli effetti del GW.

    Questa ciclicità potrebbe dipendere dalla Oscillazione Multidecadale Atlantica (AMO), un ciclico surriscaldamento e raffreddamento delle acque del Nordatlantico che ha notevoli ripercussioni sul clima europeo, segnatamente del rilascio di calore e nell'indurre certe configurazioni bariche sul settore euro-atlantico e mediterraneo occidentale.

    La fase dell'AMO ha una durata media di circa 30 anni. AMO+ (---> SSTA+ sul Nordatlantico) ha caratterizzato le ultime decadi del XIX secolo e poi all'incirca il periodo 1925/30-1960/65; AMO- (--> SSTA- sul Nordatlantico) fra il 1900/05 e il 1925/30 e poi fra il 1960/65 e il 1990/95, quando è ricominciata una fase di AMO+.



    Nel terirtorio alpino, so per certo che la frequenza delle ondate di calore segue abbastanza bene anche il ciclo dell'AMO, avendo una correlazione molto buona (0.6 - 0.8) con la fase + dell'AMO.

    Infatti, per es., da me (ma non solo) ci furono diverse ondate di calore a fine anni 20 e negli anni 40 (ma, in questo caso, esclusi gli inverni!), molto meno negli anni 60-70.
    Fra l'altro, gli anni 40 furono caratterizzati da persistenti siccità da me a sud delle Alpi (nella serie secolare di Lugano, risulta essere la decade più asciutta...) probabilmente anche sul NW.

    ..............................
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  7. #7
    Burrasca forte L'avatar di Blizzard
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    Predefinito Re: In proporzione, peggio dell’agosto del 2003

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Infatti, per es., da me (ma non solo) ci furono diverse ondate di calore a fine anni 20 e negli anni 40 (ma, in questo caso, esclusi gli inverni!), molto meno negli anni 60-70.
    Fra l'altro, gli anni 40 furono caratterizzati da persistenti siccità da me a sud delle Alpi (nella serie secolare di Lugano, risulta essere la decade più asciutta...) probabilmente anche sul NW.

    ..............................

    Infatti! E tra le altre cose gli anni '40 risultarono complessivamente più caldi della media '61-'90 a livello globale......ma lo stesso più freddi di questi ultimi anni, seppur con persistenza anticiclonica sul continente simile a quella attuale.
    Da sottolineare, però, che diversi inverni di quella decade risultarono eccezionalmente freddi in Europa!!

    Per correttezza ho riportato la SD rispetto al periodo 1968-1996, come le mappe NCEP plottate nell'altro topic da Andrea, includendo così tutte le decadi del '900:









    [CENTER]--> Marco <--

    ***...Always Looking At The Sky...***

    ""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""


    [B] Don't panic. But if you panic, be the first.
    [/B]
    [/CENTER]

  8. #8
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    Predefinito Re: In proporzione, peggio dell’agosto del 2003

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    In generale, penso che varrebbe la pena verificare se in passato non ci siano già stati periodi con prolungati scarti positivi dalla media (evidentemente non dico come quest'anno: 8 mesi di fila e con valori anche cospicui), perché ho il sosptto che l'attuale GW (e l'ipotizzata radiazione termica di fondo) possa in un certo modo mascherare una presunta ciclicità anche nelle ondate di calore prolungate e abbraccianti l'Europa centro-meridionale e centro-occidentale. Beninteso, il ragionamento può anche essere capovolto, nel caso di periodi di tempo più freschi della norma, con la presunta ciclicità di fondo (in fase termica riequilibrante) che maschererebbe gli effetti del GW.

    Questa ciclicità potrebbe dipendere dalla Oscillazione Multidecadale Atlantica (AMO), un ciclico surriscaldamento e raffreddamento delle acque del Nordatlantico che ha notevoli ripercussioni sul clima europeo, segnatamente del rilascio di calore e nell'indurre certe configurazioni bariche sul settore euro-atlantico e mediterraneo occidentale.

    La fase dell'AMO ha una durata media di circa 30 anni. AMO+ (---> SSTA+ sul Nordatlantico) ha caratterizzato le ultime decadi del XIX secolo e poi all'incirca il periodo 1925/30-1960/65; AMO- (--> SSTA- sul Nordatlantico) fra il 1900/05 e il 1925/30 e poi fra il 1960/65 e il 1990/95, quando è ricominciata una fase di AMO+.


    Mi riallaccio a quanto nel quoting ed a quanto ha postato Pietro dal sito del NOAA, riguardo alle osservazioni strumentali, per fare due considerazioni sulla natura ciclica e di trend (antropica + altre ipotesi) del GW a partire dalla curva delle temperature strumentali rilevate dal 1860 in poi, opportunamente depurata dal rumore.




    Dal grafico è evidente una ciclicità di 60-70 anni con due picchi, uno che precede di poco il 1880 ed uno che segue di poco il 1940, mentre un terzo picco non è ancora ben delineato sulla coda. Allo stesso modo due ampie "vallate" sono presenti nei periodo 1900-20, 1950-70.
    La magnitudine dei picchi progredisce (secondo la serie 0.2*i, i=0,1,2), mentre le valli tendono ad addossarsi al picco precedente (+35 anni, +20 anni) riducendo la loro distanza relativa.
    Quindi appare evidente come la curva sia ottenuta dalla somma di una ciclicità naturale, che in ultima analisi è riscontrabile nelle oscillazioni multidecadali atlantica e pacifica (p.e. la curva dell'AMO), con una linea di trend crescente che tende a forzare il ciclo climatico. Infatti i picchi e le valli della curva AMO sono in crescita e il periodo caldo è traslato verso destra fino agli anni 60. Attenzione: la curva AMO arriva fino al 96 e quindi dovremo integrarla con la seguente coda: 0.29, 0.12, 0.20, 0.30 (e un parziale 0.30 del biennio 2007-08), che conferma quanto detto sul trend di crescita dei picchi dei cicli naturali.

    Andrea

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