Il ricompattamento dei fronti da Nord

**Gravin** · 15/11/2005, 17:07

Visto che si tratta della mia "croce", chiederei ai piÃ¹ esperti di fornire una spiegazione che ci renda comprensibile il perchÃ¨, i fronti provenienti dal nord Europa, una volta scavalcato il settentrione italico, si ricompattino dall'Emilia in giÃ¹.

tks!

**philip** · 15/11/2005, 17:30

Originariamente Scritto da Gravin

Visto che si tratta della mia "croce", chiederei ai piÃ¹ esperti di fornire una spiegazione che ci renda comprensibile il perchÃ¨, i fronti provenienti dal nord Europa, una volta scavalcato il settentrione italico, si ricompattino dall'Emilia in giÃ¹.

tks!

Direi convergenza al suolo, ma non solo.
Immagina che le correnti da nord fossero uno sciatore e le Alpi un trampolino: l'Emilia Ã¨ il punto di atterraggio.

**Gravin** · 15/11/2005, 17:32

Originariamente Scritto da philip

Direi convergenza al suolo, ma non solo.
Immagina che le correnti da nord fossero uno sciatore e le Alpi un trampolino: l'Emilia Ã¨ il punto di atterraggio.

Ma i trampolini sono a Predazzo...

**philip** · 15/11/2005, 17:33

Originariamente Scritto da Gravin

Ma i trampolini sono a Predazzo...

Anche a Verona!

**zero** · 15/11/2005, 17:37

Originariamente Scritto da Gravin

Ma i trampolini sono a Predazzo...

caro doc sai benissimo che tu hai una sola possibilita' !!! LA ZONALITA'

ma a guardare i modelli da ovest non entra un fico secco manco a pagarlo...

non sperare in lp adriatiche che raramente hanno avuto qualche beneficio lassu' da te...

chissa' che quest'anno babbo natale passi per le alpi...sempre che tu ci creda....

**bufera87** · 15/11/2005, 17:45

penso che il processo di alimentazione dei fronti che viene inibito dalle alpi, una volta che la massa d'aria Ã¨ meno perturbata dal rilievo, sia di nuovo animata da moti verticali, convezione ecc...forse!

remigio zago · 15/11/2005, 20:50

Originariamente Scritto da Gravin

Visto che si tratta della mia "croce", chiederei ai piÃ¹ esperti di fornire una spiegazione che ci renda comprensibile il perchÃ¨, i fronti provenienti dal nord Europa, una volta scavalcato il settentrione italico, si ricompattino dall'Emilia in giÃ¹.

tks!

Carissimo Michele,

le masse artico-marittime che nel loro moto trovano in posizione ortogonale l'arco alpino sono soggette ad importanti trasformazioni termodinamiche, che producono stau sopravento e fohn sottovento. Una volta superate le alpi le masse fredde in questione tendono a riprendere rapidamente le caratteristiche fisiche e termodinamiche di origine,e ciÃ² accade generalmente subito a sud del Po, nella zona in cui cessano gli effetti di turbolenza verticale prodotti dai rotori del fohn.

Ma sono arcisicuro che tu tutte queste cose le sai giÃ* molto bene...............

**Gravin** · 15/11/2005, 20:58

Originariamente Scritto da remigio zago

Carissimo Michele,

le masse artico-marittime che nel loro moto trovano in posizione ortogonale l'arco alpino sono soggette ad importanti trasformazioni termodinamiche, che producono stau sopravento e fohn sottovento. Una volta superate le alpi le masse fredde in questione tendono a riprendere rapidamente le caratteristiche fisiche e termodinamiche di origine,e ciÃ² accade generalmente subito a sud del Po, nella zona in cui cessano gli effetti di turbolenza verticale prodotti dai rotori del fohn.

Ma sono arcisicuro che tu tutte queste cose le sai giÃ* molto bene...............

Ciao, carissimo!

**maurino** · 15/11/2005, 21:09

Originariamente Scritto da Gravin

Visto che si tratta della mia "croce", chiederei ai piÃ¹ esperti di fornire una spiegazione che ci renda comprensibile il perchÃ¨, i fronti provenienti dal nord Europa, una volta scavalcato il settentrione italico, si ricompattino dall'Emilia in giÃ¹.

tks!

magari dall' emilia, ma dall' umbria in giÃ¹.