Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
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    Predefinito Il proseguo della stagione resta incerto.

    http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15437
    Il futuro resta incerto


    La primavera, secondo lo schema meteorologico classico, dovrebbe essere una stagione di transizione tra l'inverno e l'estate, traghettando in un lungo letargo l'inverno e destando dolcemente il caldo abbraccio estivo.
    A causa del GW (global warming) ci ritroviamo a subire delle alterazioni climatiche notevoli le quali, oltre che provocare un stato di caos atmosferico, rendono di difficile comprensione l'analisi e lo studio degli indici e delle carte sinottiche.
    La chiave evolutiva della stagione primaverile, secondo questi parametri, sembra di facile lettura, ovvero orientata costantemente verso una fase calda; in effetti, osservando i dati degli ultimi 50 giorni, il trend è globalmente positivo e l'assenza di pioggia rafforza la presenza di una bolla alto-pressoria di matrice africana.
    In realtà, chi si cimenta in una previsione nel medio-lungo termine, affronta una serie di ostacoli che, seppur sempre presenti in questa scienza, vengono aumentati esponenzialmente dagli stravolgimenti climatici.
    Il futuro di questa stagione primaverile potrebbe sembrare delineato in virtù del fatto che ci avviciniamo al passaggio di consegne con la nuova stagione; in realtà, sebbene stiamo lasciando alle spalle il periodo più piovoso e fresco, si osservano costantemente buoni segnali di cambiamento che, tornando al discorso della difficoltà di analisi, vengono assiduamente relazionati e contrapposti alle anomalie pressorie evidenti nel bacino mediterraneo.
    Come descritto nel precedente editoriale, la bassa stratosfera sta diminuendo l'attività con buone ripercussioni troposferiche; il rallentamento dello onde del VP (vortice polare) genera una maggior probabilità di ripercussioni barocline meridiane anche se, fisiologicamente, le azione nord-sud delle perturbazioni frenano vistosamente con il passaggio di consegne dall'inverno alla primavera.
    Si potrebbe uscire da una impostazione semi-zonale (che sta generando solo qualche cut-off) con annesse perturbazioni e termiche più consone alla media del periodo.
    La tendenza stratosferica-troposferica sta continuando a mantenere i connotati osservati durante l'Inverno, ovvero grande attività e vivacità, accompagnata però da una condizione teleconnetiva nefasta per l'Europa. L'east atlantic pattern (EA) è rimasto intensamente positivo ed ovviamente anche l'AMO; questa condizione del ramo atlantico è stata rafforzata da una costante azione dell'ENSO in fase Nino e di una PDO+.
    L'EA essendo un dipolo nord-sud che comprende i centri di anomalia dell'Atlantico da est ad ovest, passando dall'Atlantico del Nord (AMO) sino alle variazioni pressorie impresse dalle fluttuazioni sub-tropicali, in costante fase positiva inibisce il dinamismo meteo-climatico a vantaggio di una fase calda, sopra media, in Europa; la condizione dell'EA è stata favorita anche dal tripolo Nord Atlantico ed una NAO+; quest'ultima condizione ha impedito la formazione di pattern anticiclonici che potessero mutare moderatamente lo scenario, favorendo un EA/WR+ e una influenza africana notevole, per altro dovuta principalmente al costante innalzamento dell'ITCZ.
    Se a questo quadro complesso aggiungiamo le problematiche del Global Warming, ecco che viene fuori un quadro meteorologico stravolto, di difficile comprensione, proprio perché i dati disponibili sono alterati da una condizione climatica irregolare che rende il futuro in una permanente condizione di "prognosi riservata".
    Possiamo asserire che, nel lungo termine, ci sarà un tentativo di obbligare il promontorio alto-pressorio ad una virata o ritirata in favore di onde barocline pronunciate, ovvero delle perturbazioni vere e proprie, diverse dalle piogge temporalesche locali avute in questi giorni.
    Ovviamente dietro ad una prominente azione meridiana si può sempre scorgere una risposta uguale e contraria; basterà un lieve mutamento dell'asse di saccatura per favorire una nuova folata sub-tropicale.
    ...when the night has come
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  2. #2
    Burrasca L'avatar di Marco Tersigni
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    Predefinito Re: Il proseguo della stagione resta incerto.

    Speriamo in un ritorno alle media del periodo,
    anche se temo sarà molto difficile.
    Sempre complimenti per le tue splendide
    analisi

  3. #3
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
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    Predefinito Re: Il proseguo della stagione resta incerto.

    Citazione Originariamente Scritto da Marco89 Visualizza Messaggio
    Speriamo in un ritorno alle media del periodo,
    anche se temo sarà molto difficile.
    Sempre complimenti per le tue splendide
    analisi
    Ti ringrazio Marco.
    Difficile uscire da questo trend.
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  4. #4
    Brezza tesa L'avatar di roby85
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    Predefinito Re: Il proseguo della stagione resta incerto.

    Sempre sul filo del rasoio|OO|

    Anchio penso che ormai un cambiamento c'è stato....non ci resta che aspettare che questa disposizione improduttiva crolli (lo farà primo o poi )

    ciao Gialu
    Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
    Cassano M: PET
    Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”

  5. #5
    Vento forte L'avatar di mmg1
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    Predefinito Re: Il proseguo della stagione resta incerto.

    Citazione Originariamente Scritto da Gianluca Musto Visualizza Messaggio
    http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15437
    Il futuro resta incerto


    La primavera, secondo lo schema meteorologico classico, dovrebbe essere una stagione di transizione tra l'inverno e l'estate, traghettando in un lungo letargo l'inverno e destando dolcemente il caldo abbraccio estivo.
    A causa del GW (global warming) ci ritroviamo a subire delle alterazioni climatiche notevoli le quali, oltre che provocare un stato di caos atmosferico, rendono di difficile comprensione l'analisi e lo studio degli indici e delle carte sinottiche.
    La chiave evolutiva della stagione primaverile, secondo questi parametri, sembra di facile lettura, ovvero orientata costantemente verso una fase calda; in effetti, osservando i dati degli ultimi 50 giorni, il trend è globalmente positivo e l'assenza di pioggia rafforza la presenza di una bolla alto-pressoria di matrice africana.
    In realtà, chi si cimenta in una previsione nel medio-lungo termine, affronta una serie di ostacoli che, seppur sempre presenti in questa scienza, vengono aumentati esponenzialmente dagli stravolgimenti climatici.
    Il futuro di questa stagione primaverile potrebbe sembrare delineato in virtù del fatto che ci avviciniamo al passaggio di consegne con la nuova stagione; in realtà, sebbene stiamo lasciando alle spalle il periodo più piovoso e fresco, si osservano costantemente buoni segnali di cambiamento che, tornando al discorso della difficoltà di analisi, vengono assiduamente relazionati e contrapposti alle anomalie pressorie evidenti nel bacino mediterraneo.
    Come descritto nel precedente editoriale, la bassa stratosfera sta diminuendo l'attività con buone ripercussioni troposferiche; il rallentamento dello onde del VP (vortice polare) genera una maggior probabilità di ripercussioni barocline meridiane anche se, fisiologicamente, le azione nord-sud delle perturbazioni frenano vistosamente con il passaggio di consegne dall'inverno alla primavera.
    Si potrebbe uscire da una impostazione semi-zonale (che sta generando solo qualche cut-off) con annesse perturbazioni e termiche più consone alla media del periodo.
    La tendenza stratosferica-troposferica sta continuando a mantenere i connotati osservati durante l'Inverno, ovvero grande attività e vivacità, accompagnata però da una condizione teleconnetiva nefasta per l'Europa. L'east atlantic pattern (EA) è rimasto intensamente positivo ed ovviamente anche l'AMO; questa condizione del ramo atlantico è stata rafforzata da una costante azione dell'ENSO in fase Nino e di una PDO+.
    L'EA essendo un dipolo nord-sud che comprende i centri di anomalia dell'Atlantico da est ad ovest, passando dall'Atlantico del Nord (AMO) sino alle variazioni pressorie impresse dalle fluttuazioni sub-tropicali, in costante fase positiva inibisce il dinamismo meteo-climatico a vantaggio di una fase calda, sopra media, in Europa; la condizione dell'EA è stata favorita anche dal tripolo Nord Atlantico ed una NAO+; quest'ultima condizione ha impedito la formazione di pattern anticiclonici che potessero mutare moderatamente lo scenario, favorendo un EA/WR+ e una influenza africana notevole, per altro dovuta principalmente al costante innalzamento dell'ITCZ.
    Se a questo quadro complesso aggiungiamo le problematiche del Global Warming, ecco che viene fuori un quadro meteorologico stravolto, di difficile comprensione, proprio perché i dati disponibili sono alterati da una condizione climatica irregolare che rende il futuro in una permanente condizione di "prognosi riservata".
    Possiamo asserire che, nel lungo termine, ci sarà un tentativo di obbligare il promontorio alto-pressorio ad una virata o ritirata in favore di onde barocline pronunciate, ovvero delle perturbazioni vere e proprie, diverse dalle piogge temporalesche locali avute in questi giorni.
    Ovviamente dietro ad una prominente azione meridiana si può sempre scorgere una risposta uguale e contraria; basterà un lieve mutamento dell'asse di saccatura per favorire una nuova folata sub-tropicale.
    Complimenti Gianluca per l'analisi. L'unica cosa che posso aggiungere rispetto a quello che hai detto è che la condizioni attuale non è assimilabile a nessun altra già avvenuta(almeno per quello che ho avuto modo di vedere anche nei mei precedenti interventi ma soprattutto nelle analisi più qualificate degli altri del comitato): spulciando infatti alla ricerca di analogie precedenti non si riesce ad individuare una situazione così difficile da forzare. Magari si può individuare una situazione di EA + EA/WR +, NAO++ , SSTA atlantiche positive ( ma anche in questo caso onestamente non sono riuscito a scovare un anno che abbia determinato un riscaldamento così esteso in tutto l'oceano)in concomitanza con AMO++ e PDO potenzialmente in cambiamento ( perchè qua i dati come fatto ben notare anche da steph non sono così rigorosi) ma in realtà mai così perseveranti e così forti... Ovviamente il GW è l' unica incognita di cui ancora non abbiamo certezze e quella che a mio avviso sta determinando certi eccessi e che potrebbe rendere difficile l'analisi del lungo termine proprio perchè non sappiamo come possa eagire la Natura a questi eccessi.
    Record :Tmin -9.7°C min più alta 24,9°C Tmax 40,4°C max più bassa -1.9°C Pioggia 24 h: 69,2mm Vento:91.4 km/h Pmin 975.8 hPa Pmax 1027.3 hPa
    VUE :2011 -3,4°C +40,4°C 622,2 mm 2012 -4.0°C +38.7°C 800,9 mm 2013 -2.4°C +36.4°C 735,6 mm 2014 -2.4°C +35,2°C 1168,2 mm

  6. #6
    Burrasca L'avatar di Domy
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    Thumbs up Re: Il proseguo della stagione resta incerto.

    Ottima analisi!

  7. #7
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
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    Predefinito Re: Il proseguo della stagione resta incerto.

    Citazione Originariamente Scritto da mmg1 Visualizza Messaggio
    Complimenti Gianluca per l'analisi. L'unica cosa che posso aggiungere rispetto a quello che hai detto è che la condizioni attuale non è assimilabile a nessun altra già avvenuta(almeno per quello che ho avuto modo di vedere anche nei mei precedenti interventi ma soprattutto nelle analisi più qualificate degli altri del comitato): spulciando infatti alla ricerca di analogie precedenti non si riesce ad individuare una situazione così difficile da forzare. Magari si può individuare una situazione di EA + EA/WR +, NAO++ , SSTA atlantiche positive ( ma anche in questo caso onestamente non sono riuscito a scovare un anno che abbia determinato un riscaldamento così esteso in tutto l'oceano)in concomitanza con AMO++ e PDO potenzialmente in cambiamento ( perchè qua i dati come fatto ben notare anche da steph non sono così rigorosi) ma in realtà mai così perseveranti e così forti... Ovviamente il GW è l' unica incognita di cui ancora non abbiamo certezze e quella che a mio avviso sta determinando certi eccessi e che potrebbe rendere difficile l'analisi del lungo termine proprio perchè non sappiamo come possa eagire la Natura a questi eccessi.
    Ciao bello.
    Sostanzialmente la penso come te e,se guardi bene nel post di steph,ho quotato un messaggio di 4cast proprio perchè credo che siamo "fuori da ogni logica" passata.
    Tutto sommato ho espresso questo parere anche in questo post.
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  8. #8
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Il proseguo della stagione resta incerto.

    Ciao Gianluca, hai riassunto alla perfezione una idea di fondo espressa da vari amici negli ultimi tempi. Si sta accendendo un dibattito intenso su questi temi ed ora, scagliata la pietra della forzante di trend ai cicli naturali, vediamo come evolve in un futuro a venire
    Andrea

  9. #9
    GargIce
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    Predefinito Re: Il proseguo della stagione resta incerto.

    Citazione Originariamente Scritto da mmg1 Visualizza Messaggio
    Ovviamente il GW è l' unica incognita di cui ancora non abbiamo certezze e quella che a mio avviso sta determinando certi eccessi e che potrebbe rendere difficile l'analisi del lungo termine proprio perchè non sappiamo come possa eagire la Natura a questi eccessi.
    e quello ke secondo me a qualcuno sfugge...

    come si fa a essere certi di alcune tendenze (impesanbili a oggi) in una marea di dubbi

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