Tra un pannolino e una ninna nanna, insomma nella pienezza delle gioie della paternità,mi accingo, come dicevano i latini, “per intervalla insaniae”
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a ipotizzare anzi a osare una visione che mi proietta verso la prossima stagione invernale, senza peraltro la presunzione di completezza determinata dalle comparazioni statistiche, alle quali richiamo volendo, gli amici del Comitato Scientifico, ma soltanto sulla base di alcuni indici che, molto empiricamente e pionieristicamente mi accingo ad analizzare.
Mi rendo effettivamente conto che possa sembrare un po’ una follia parlare già ora, nel limitare dell’estate, della prossima stagione fredda ma nelle passioni, come la meteo, si deve operare un po’ come con la poesia: o afferri il momento o lo perdi , specie quando i momenti per riflettere possono essere interrotti dalle più che legittime richieste della mia bimba.
Dicevo,un prossimo inverno che, a mio avviso, potrebbe rivelarsi assai interessante e non poco diverso, fortunatamente da quello che lo ha preceduto.
Partirei proprio dagli elementi di continuità piuttosto che da quelli di rottura ovvero dagli indici che non dovrebbero differenziarsi in modo radicale rispetto a quelli dello scorso inverno.
Ovviamente mi riferisco alle anomalìe oceaniche dell’Atlantico e del Pacifico che sostanzialmente confermeranno le attuali fasi negativa per l’Oceano Pacifico (PDO-) e positiva per l’Oceano Atlantico (AMO+) disegnando o comunque favorendo grossomodo anomalìe pressorie (SLP) rispettivamente opposte.
Volendo evidenziare alcuni elementi di distinguo potremmo, relativamente al Pacifico, ipotizzare un incremento delle anomalìe positive nella fascia centrale compresa tra il 30° e il 40° parallelo forse ad opera della risalita di correnti calde in parte risalenti delle Filippine e dalla Cina e una lieve ma temporanea attenuazione delle anomalìe periodiche del PDO in parte dovute forse agli effetti pregressi del Nino.
Relativamente invece al nostro Oceano, gli effetti della Nina potrebbero essere motivo di una lieve attenuazione delle anomalìe postive sulla fascia centrale dell’Oceano compresa tra i 30 e i 40° mentre sembrerebbe evidenziarsi un’intensificazione di tali anomalìe nella zona dell’EA a ridosso del vecchio continente.
La fase opposta al Nino ormai consolidatasi da più di 1 mese dovrebbe produrre alcuni importanti effetti sull’Oceano Pacifico ma effetti indiretti circolatori anche nel vicino Oceano, con una diminuzione della vitalità delle celle di Hadley, un corrispettivo abbassamento della linea di convergenza tropicale oltre al fattore più importante ovvero una riattivazione della Madden Julian Oscillation proprio in quei settori in cui maggiormente aveva latitato lo scorso inverno ovvero 7 –8 e, in parte 6 e 1.
Novità importanti anche sul fronte della circolazione polare stratosferica con una Quasi Biennal Oscillation finalmente passata da occidentale a orientale.
Il tutto potrebbe operare direttamente su indici teleconnettivi a tutti noi più familiari ovvero condizionare l’andamento dell’AO e della NAO, la prima sostanzialmente negativa, la seconda sostanzialmente neutra o debolmente negativa.
Questi i principi circolatori che hanno condizionato l’inverno precedente:
AMO++
PDO-
ENSO+
MJO < 1
ITCZ alto
QBO occidentale
AO++
NAO+
EA +
Questi gli indici che dovrebbero caratterizzare il prossimo:
AMO+
PDO-
ENSO –
MJO attiva , ampia magnitudo sui settori 7-8
ITCZ in calo
QBO orientale
AO –
NAO neutra o legg. –
EA neutro o leggerm. +
Il che porterebbe a pensare ad un tardo autunno piuttosto freddo e piovoso e ad un inverno, specialmente una prima parte, caratterizzato da numerosi affondi artici in un contesto di perturbabilità anche superiore alla norma.
Lascia ovviamente un po’ titubanti l’indice EA che potrebbe essere un ‘incognita da valutare con attenzione provvisti ovviamente di maggiori dettagli evolutivi.
Una situazione che, anche se con prospettive per il prosieguo dell’inverno assai diverse rispetto a quelle che potrebbero caratterizzare l’inverno 2007-2008 potrebbe vagamente ricordare quella dell’autunno (novembre ) del 1998.
Ulteriori dettagli (e magari illustrazioni esemplificative) li preparerò con maggior calma.
Ovviamente la mia è poco più che una provocazione gettata lì agli amici del forum che , sarei ben lieto, la supportassero (o la confutassero) con nuovi elementi.
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Matteo
Ciao Matteo
Innanzitutto auguroni per il mestiere di...babbo!
Per quanto riguarda il prossimo inverno, per me rappresenterà una vera e propria cartina di tornasole sull'attuale situazione climatica...mi spiego meglio: le carte che avremo in mano fra qualche mese in termini di teleconnessioni sono tra le migliori possibili (ENSO-, QBO-, minimo solare, MJO probabilmente "pimpantella" nei settori clou, ecc.....), ora se in questa situazione l'inverno europeo riuscirà a finire sopramedia, sarà per me ufficialmente aperto un nuovo ciclo climatico (di cui l'uomo rappresenta un'importante variabile) che non si sa dove potrà portarci fra qualche decennio....
le tue osservazioni sono giustissime, l'unica cosa che mi ha sorpreso è la tua previsione di NAO neutra o al più deb-
riagganciandomi al post del mitico Blizzard http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=47587, le SSTA del mese di Maggio sono un ottimo predictor per la valutazione e la previsione di questo fondamentale parametro, tanto che come detto dovrebbero essere opposte a questa situazione per avere NAO tendenzialmente negativa:
La situazione attuale è questa:
Non mi pare affatto malaccio....tra l'altro mi pare si possa notare una certa tendenza all'estensione dell'anomalia negativa al largo di Terranova verso Est così come auspicato da Blizzard nel suo post
credo che i valori medi di maggio saranno più che buoni, tanto che presto verranno sfornate previsioni tendenti a NAO negativa: a te invece cosa spinge a credere che si avranno valori maggiormente tendenti alla neutralità?
Buona domenica!![]()
Roberto
Always looking at the sky....
Caro Roberto,
anzitutto grazieil mestiere di babbo si impara piano piano con amore e pazienza e qualche occhiaia in più al mattino
Concordo con tutto ciò che hai scritto confermando peraltro quelle che sono le mie ipotesi, al momento tuttaltro che negative sul prossimo inverno.
Quanto alla NAO completamente negativa...è vero nutro alcune perplessità che risiedono nell'anomalìa positiva a S della Groenlandia che difficilmente dovrebbe attenuarsi (tipiche delle situazioni peraltro di AMO+) , nell'incertezza sull'estensione verso E delle anomalìe dei Banchi di terranova e, non da ultimo, dal probabile parziale riassorbimento invece delle anomalìe positive in pieno medio atlantico (30°-40° parallelo) ad opera di un riassorbimento degli effetti del Nino.
Per questi motivi ritengo probabile una certa "tenuta" del J-S o meglio la probabilità che il J-S tenda a riproporsi maggiormente vitale proprio nelle stesse aree dello scorso inverno ma con un'importante distinguo: la Qbo orientale e la Mjo, la prima facilitandone probabili collassamenti alternati a ricomposizioni (passami un pò il termine un tantino ruspante) e la seconda pronta a catturare e a rincentivare alle basse latitudini le correnti di derivazione polare.
Ecco perchè non credo in un bilancio complessivo NAO completamente negativo.![]()
Matteo
Ciao Matteo
Credo che bisognerà monitorare attentamente la fase ENSO, siamo ancora in primavera ed è piuttosto difficile prevedere con buona confidenza l'evoluzione delle SSTA nel Pacifico equatoriale.
La situazione risulterà molto differente a seconda che abbiamo Nina Strong, Nina debole o ENSO neutro.....addirittura qualche centro propende per un ritorno ad ENSO neutro+.
Ciò potrebbe mettere in discussione tutti gli altri parametri teleconnettivi al momento dati per molto probabili.
Sono comunque tra coloro che credono all'appropinquarsi della Nina.
Un salutone a te e Roberto.![]()
P.S: se anche quest'anno ci va male, sarà molto dura avere una simile concomitanza di fattori favorevoli nei prox anni.![]()
[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
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[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
[/B]
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Ehilà Matteo, bentornato e auguroni per il nuovo mestiere
Concordo con Roberto e Marco, sulla difficoltà allo stato attuale dell'arte di prevedere gli indici teleconnettivi per il prossimo inverno, che non siano la QBO
Non condivido invece l'opinione diffusa che "se dovesse andar male allora scenari apocalittici saranno di fronte a noi". Esistono secondo me buone probabilità che questa anomalia positiva, di due ordini di grandezza superiore alle altre parti del globo, sia pluriannuale (88-90 docet)![]()
Andrea
Buongiorno!
Stavo adesso guardando l'aggiornamento di maggio sulla previsione dell'indice ENSO:
I modelli dinamici hanno ormai svoltato decisamente verso un probabile episodio di Nina quantomeno moderato (occhio a UKMO che addirittura prevede un repentino episodio strong) con anomalie intorno a -0,5/-1 C°, mentre i modelli statistici sono più prudenti e continuano a suggerire delle probabili condizioni di neutralità...
comunque sia, mi pare si possa quasi sicuramente escludere un possibile ritorno a condizioni di El Nino e questo per ora m basta....
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Roberto
Always looking at the sky....
Great
Una cosa: mi sapresti dire dove (punti di osservazione) e come (differenze di temperature superficiali?) viene valutato l'indice ENSO? Perché è vero che a ridosso delle coste sud-americane persiste una certa anomalia positiva, ma è altrettanto vero che su tutta la linea equatoriale pacifica c'è una lingua fredda da diversi mesi, e nemmeno tanto leggera.
Insomma, mi sembra strano che l'indice sia ancora vicino alla neutralità, tutto lì![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Prendo senz'altro spunto da questo realistico intervento di Andrea per proporre analoga opinione in merito al tema in discussione.
Fermo restando che, se le cose dovessero procedere effettivamente sulla falsariga delle considerazioni suggeriteci dall'ottimo Matteo, alla "resa dei conti" potremmo anche plaudire ad una ennesima intuizione brillante del nostro caro amico neo-papà.
A cui auguro affettuosamente di godersi appieno ogni momento di questa straordinaria esperienza genitoriale.
Un salutone carissimo Matteo, e speriamo che il prossimo Inverno sia.... di serie A!!
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"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
Mi permetto di rispondere, facendo notare che il grafico previsionale in questione prende in considerazione le sole SSTA della regione 3.4.
Il punto di partenza è dato dalle SSTA del mese di Aprile che nel complesso si sono assestate su valori pari a 0.1-0.2. Ma già nel mese corrente stiamo assistendo ad un deciso ribasso:
Codice:Nino1+2 Nino3 Nino34 Nino4 Week SST SSTA SST SSTA SST SSTA SST SSTA 04APR2007 24.5-1.3 26.7-0.6 27.5 0.0 28.7 0.4 11APR2007 24.4-1.1 27.2-0.1 27.8 0.2 28.7 0.4 18APR2007 23.9-1.3 27.4 0.0 27.9 0.2 28.7 0.3 25APR2007 24.1-1.0 27.3 0.0 27.8 0.1 28.7 0.2 02MAY2007 23.6-1.2 26.9-0.3 27.7 0.0 28.6 0.1 09MAY2007 23.0-1.5 26.3-0.9 27.4-0.3 28.7 0.1 16MAY2007 22.9-1.3 26.3-0.8 27.5-0.3 28.8 0.2
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Ok, grazie Marco.
Ora mi è più chiaro![]()
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