L'amico Teodoro Georgiadis ha segnalato la disponibilità degli atti di questo interessante convegno che si è tenuto a Milano il 29 Maggio scorso e del quale Georgiadis è stato relatore.
A voi :
http://www.fast.mi.it/clima.htm
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Marco Giazzi, Presidente MeteoNetwork
Esiste quindi la possibilità di creare una realtà completamente nuova partendo da zero ma con forze nuove che abbiano voglia di divertirsi e lavorare. (Marco Giazzi, 27 Marzo 2002)
ottimo
tra gli altri ha partecipato anche Frank Raes che sabato era con noi ad Oggebbio
Ottimo è quello che avevo segnalato io:
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=54018
Alessandro Ceppi – Staff Meteonetwork
Dati e immagini in diretta da Seregno:
http://www.dropedia.it/stazioni/seregnocentro/index.htm
Dati in diretta da Valfurva:
http://www.dropedia.it/stazioni/valfurva/index.htm
Scusate, ma sarei interessato un pò a tutti i testi sulle sottoscrizioni dei convegni sul clima e sul GW in generale del resto il link sotto non mi si apre qualcuno potrebbe aiutarmi.
http://www.fast.mi.it/clima.htm
Gli brontolava la solita storia là sotto, in mezzo ai faraglioni, perchè il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare- Giovanni Verga_
http://gildaflavia.interfree.it/
Segnalo che insieme ad altri ottimi materiali, tra le presentazioni scaricabili ve ne è una (L'andamento del clima nel lontano passato .... di Lorenzo Cassitto) a dir poco imbarazzante. Un vergognoso collage di tutti (o quasi) i luoghi comuni del negazionismo climatico, infarcito di errori madornali e metodologicamente surreale.
Se questa è scienza ...
"Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente"
ZDENEK ZEMAN
Non condivido gli aggettivi ed il tono. L'unico errore che ho trovato è a pag. 5, al termine ghiaccio si deve sostituire linea di costa, ma l'immagine chiarisce bene la situazione.
Per ciò che riguarda la scienza mi pare che si analizzi l'argomento, si formulino ipotesi, si indichino filoni di ricerca da sviluppare. Il dubbio e non la certezza è alla base della scienza.
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Qui di dubbi non ce ne sono. Non ne pone e non ne ha lo “scienziato” in questione, la cui posizione è aprioristicamente contraria al rapporto GW-CO2, non ne ho io ritenendo che non ha la più pallida idea di quello di cui sta parlando. L’unico dubbio che mi viene riguardando la presentazione è quello di aver usato toni sin troppo teneri nel precedente messaggio.
Praticamente non c'è slide che non contenga errori grossolani, affermazioni vaghissime, riferimenti incerti e interpretazioni errate (persino dei grafici e delle fonti che egli stesso utilizza). Con buona probabilità, non ha neppure trovato il tempo di rileggersi vista la presenza di frasi surreali. E’ il caso della slide 19, da leggersi: “Yesamanov considera il metano la maggior fonte di CO2 nell’atmosfera terrestre .... “. O della slide 5, dove afferma “La fig. 2 rappresenta la nostra penisola, al massimo del Pleistocene, quando i ghiacci arrivavano fino ad Ancona ...”! L’autore, non ha scambiato il ghiaccio con la linea di costa, come supposto, perché in questa carta non c’è nessuna costa nei pressi di Ancona! Intendeva proprio il ghiaccio! Qualche problema, insomma, nella lettura di una banale carta paleo-ambientale dotata di legenda ...
Detto ciò, la costruzione della prima parte della presentazione è più che sufficiente a rilevare la misura scientifica dell'autore e i presupposti che lo muovono.
- nella slide 3 interpreta assai malamente il grafico della 2: non si evince affatto un periodo caldo medievale con valori superiori a quelli attuali (al massimo uguali); confonde l'Alto con il Basso medioevo; colloca genericamente la "piccola era glaciale" a 6-700 anni fa (il picco sta tra i 450 e 150 B.P): errori di chi si limita a leggere un grafico, che peraltro per la sua scala mal si presta a interpretazioni così puntuali, senza conoscenze più approfondite in materia
- slide 7: della Groenlandia e di Erik il Rosso già si è detto a sufficienza in precedenti discussioni http://forum.meteonetwork.it/showthr...t=51773&page=2; http://forum.meteonetwork.it/showthr...ia#post1101820
Per la vite in Inghilterra ripeto solo che la si coltiva anche adesso e, come già detto altrove, pure più a Nord, in Svezia.
- slide 7-8: laguna ghiacciata nel 1710. Mai successo. Si tratta del 1709, come ben sa anche buona parte dei frequentanti questo forum (che magari, avendone evidenti migliori titoli, non tiene relazioni in convegni scientifici ...). Il fatto in sé resterebbe poco rilevante, se non fosse che si tratta, per diverse aree europee, Italia centro-settentrionale compresa, dell’inverno più freddo del II millennio d.C. E per il fatto che l’errore nasce, con buona probabilità, dalla fonte da cui stata tratta l’immagine (un sito internet non specializzato dove almeno sino a gennaio ’07 era presente tale immagine con l’errata didascalia riportante, per l’appunto, l’anno 1710).
- slide 11: “All’aumento della CO2 con l’associato, presunto, aumento della temperatura, secondo il Word Meteorological Organization e K. Emanuel (MIT – Boston) dovrebbe far riscontraro un aumento di eventi estremi (cicloni, uragani e simili). Le statistiche dicono il contrario. Un ben noto studioso del clima, S. Fred Singer sostiene che, per le loro dimensioni, l’equatore è la zona più calda e i poli la più fredda del pianeta. La differenza di temperatura fra essi fa da motore al movimento dell’aria nell’atmosfera e dell’acqua dei mari. Il surriscaldamento del pianeta dovrebbe dunque attenuare queste differenze e i fenomeni estremi.” Ogni commento è superfluo. Solo per inquadrare il “ben noto studioso del clima”, vi rimando tra gli altri al caso Bellamy (in origine da un articolo su New Scientist, aprile 2005), scaturito dalle affermazioni di Singer sull’avanzata dei ghiacciai osservati dal World Glacier Monitoring Service di Zurigo....
- slide 12: l’affermazione è semplicemente falsa. Proprio la principale variazione descritta dall’autore (massimo Pleistocene-massimo Olocene) vede svilupparsi un nettissimo incremento (quasi un raddoppio) delle concentrazioni di CO2 in atmosfera. Ma a riprova della scarsa serietà, l’autore se ne guarda bene dal presentare le ben note curve cronologiche di evoluzione dell’anidride carbonica che contraddirebbero platealmente la sua affermazione! Infine, se anche il riferimento fosse alle sole variazioni intraoloceniche, chi ha mai sostenuto che i mutamenti nelle concentrazioni di CO2 siano i soli responsabili delle variazioni del clima nella storia della Terra?
Ça suffit …
Continuate a dubitare, ci mancherebbe, ma dubitate pure di certi compagni di "viaggio scientifico".
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ZDENEK ZEMAN
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