Ciao a tutti.
Utilizzo la stanza nazionale perchè ritengo sia il luogo più opportuno per parlare dell'argomento che sto per trattare.

In questi giorni di caldo rovente un pò su tutta Italia, nascono molte discussioni sulle temperature registrate. Valori schermati, percepiti, massimi, minimi...è tutto un casino.
Spesso stazioni che si trovano a pochi km di distanza registrano differenze di temperature anche di 4-5°C, perchè influenzate da fattori di continentalità o di marittimità.

In questi giorni però sto girando molto in moto ed ho potuto constatare quanto la temperatura cambi nel giro di poche centinaia di metri, cosa che in macchina non si può notare.
Spesso è sufficiente che il tratto di strada che si sta percorrendo si trovi con delle piccole colline attorno, o su un ponte, un campo di grano, un vigneto, un bosco per notare "a pelle" una differenza abissale di temperatura.
Badate bene, non sto parlando di zone in ombra e zone al sole. Ma sempre stando al sole o di notte, si resta allibiti di quanto vari la temperatura in pochi metri.

Tutto questo discorso per dire che non c'è poi tanto da meravigliarsi se tra un sensore e l'altro ci sono gradi di differenza perchè, appunto, basta una morfologia diversa del territorio, la presenza anche di un piccolo corso d'acqua, di una collina, di una valle eccecc per far aumentare o diminuire umidità e temperatura.

L'ideale sarebbe, per chi installa i sensori, scegliere dei posti sempre "neutrali" o molto simili tra di loro per evitare che queste differenza nei micro-micro-clima possano andare a "disturbare" i dati rilevati e le medie stagionali.

Che ne dite?