Alle 8.20 Francesco, da Milazzo, arriva a Mirto in compagnia di Mauro
di Longi.
La giornata è stata strana: la mattina è stata umidissima, il pomeriggio caldo e secco, ma nulla fa presagire quello che succederà di qui a poco.
Sono un pò deluso da questa ondata di caldo: avrei preferito il favonio bollente che arroventa il paese, e la temperatura che schizza in alto.
A Mirto, vicinissimo alla costa, questo non è ancora avvenuto.
Mauro e Francesco vengono a casa mia, il mio termometro segna 28,8, e anche se siamo a quasi 500 metri per me è troppo poco: Mirto può e sa fare di meglio.
Tira una lieve brezza calda e secca dai monti, mentre ci godiamo il panorama dalla mia terrazza. Nessun odore nell'aria, il suono delle campane di Sant'Alfio in sottofondo, il sole che tramonta, giallo e opaco, dietro le nubi stratiformi.
In bocca ho ancora il sapore del caffè di qualche ora fa, e mi appoggio sul muretto della terrazza, caldissimo.
Mauro deve andar via: lo salutiamo, e ci avviamo verso il pub.
Non possiamo mangiar dentro: fa troppo caldo.
Ordiniamo, quindi, e mangiamo fuori.
Il paese inizia a riempirsi di ragazzi, motorini e spensieratezza, in questa magnifica serata di inizio estate. Non manco di far notare a Francesco anche i difetti di questo paese: non sono così ingenuo da credere che non ne abbia.
Ci mettiamo a parlare coi miei amici, ed ecco che inizia a spirare il favonio dai monti. L'aria si arroventa, e diviene secchissima: questo è ciò che voglio, questo è ciò che dà a questa ondata di caldo un sapore di altri tempi.
Ho vinto di poco la scommessa con Mauro, che affermava con sicurezza che non si sarebbero superati i 36: si sono di poco superati, ma gli riconosco che di fatto è stato un quasi pareggio:ha intuito che tanto più oltre non si sarebbe potuti andare. Insomma, una vittoria risicata, e per lui una sconfitta onorevole(anche se non ammetterà mai che ha perso, di poco ma ha perso).
Mi rallegro: non perchè il favonio mi faccia star bene, ma perchè è questo che voglio. Il brivido della temperatura che si alza in piena notte, l'umidità che crolla, quel senso di inquietudine e smarrimento che solo il favonio sa dare, un'inquietudine e uno smarrimento piacevoli.
Francesco inizia a stare un pò male a causa del caldo, ma una mia amica gli garantisce che questo è niente rispetto a quello che potrebbe fare.
Saliamo un attimo a casa mia, e andiamo a casa della mia amica Maria, che ci accoglie e che parla anche lei del caldo. In casa sua fa caldissimo.
Fuori l'atmosfera è spettrale: il vento si intensifica, non si suda per niente ma il caldo aumenta a "vista d'occhio". Solo gli alberi davanti a casa sua danno un pò di refrigerio, quando usciamo.
Facciamo un giro in macchina: il termometro dell'auto segna 32,5.
Francesco pensa che la temperatura scenderà: "La macchina è ferma, 32,5 sono troppi". Invece non scende, e costeggiamo con l'auto le fronde che si muovono parossistiche sotto l'incedere del favonio, l'aria arroventata che entra dai finestrini, le luci dei paesini circostanti ben visibili a causa dell'aria secca, il mare in lontananza, l'orologio di Sant'Alfio, giallo, che guarda il paese.
Risaliamo, e la serata si conclude: poco prima che Francesco vada via, arriva una botta di vento notevole: l'ululato del vento fa sbattere qualche porta, e Francesco come al solito esordisce con un: "Niente di eccezionale".
Che notte!
E' un vero peccato che domattina non vengano i miei amici di Messina: il favonio sciroccale è un fenomeno sconosciuto a chi vive in riva allo Stretto.
Entro in casa mentre sbattono porte e finestre, ma malgrado questo regna una calma irreale e sento dentro un senso di gratitudine a ciò che la Natura mi sa dare.
E Sant'Alfio, prima che chiuda gli occhi, batte i suoi rintocchi: le due.
Devi proprio venire a vivere qui, magari il favonio lo vedresti e vivresti diversamente![]()
Quello che mi sconcerta è il Piacere e l'entusiasmo per fenomeni del genere...
Se di notte mi fa 32°-36°, penso che possono finire al pronto soccorso
dell'Ambulatorio Psichiatrico...
C.
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"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
addirittura
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