Risultati da 1 a 5 di 5
  1. #1
    Burrasca L'avatar di Andrea Conversano
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    lampo 2 quesiti per gli esperti e non

    Mi chiedevo...

    1) ma se avessimo avuto una configurazione simile a luglio/agosto si sarebbero toccati i 50°C visti che in alcune zone del sud oggi si sono superati i 45°C...

    2) cosa succederebbe nel caso di un'irruzione fredda o dell'arrivo di una goccia fredda su questo cuscino di aria bollente...

  2. #2
    Brezza tesa L'avatar di DavideCt
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    Predefinito Re: 2 quesiti per gli esperti e non

    Io non sono affatto un esperto però esprimo il mio personale parere:

    1) Non credo che si sarebbero toccati i 50°, quelli sono valori veramente quasi irragiungibili per le nostre zone.
    Secondo me l'unica cosa diversa sarebbe stata un'aggressione più feroce dell'ondata calda già dall' inizio della scorsa settimana, visto che la temperatura del mare sarebbe stata già più alta e non avrebbe mitigato le zone sopravento come in questo caso.

    2) Qui secondo me è difficile da dire perchè molto dipenderebbe dalle modalità con le quali arriverebbe il guasto...comunque spesso una goccia fredda è già anticipata di per sè da una fisiologica diminuzione dei gpt in quota (e conseguentemente anche delle temp.)...quindi non si passerebbe proprio da un estremo all'altro, almeno per il Sud (specie estremo Sud) è difficile.


  3. #3
    Burrasca L'avatar di Andrea Conversano
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    Predefinito Re: 2 quesiti per gli esperti e non

    Citazione Originariamente Scritto da DavideCt Visualizza Messaggio
    Io non sono affatto un esperto però esprimo il mio personale parere:

    1) Non credo che si sarebbero toccati i 50°, quelli sono valori veramente quasi irragiungibili per le nostre zone.
    Secondo me l'unica cosa diversa sarebbe stata un'aggressione più feroce dell'ondata calda già dall' inizio della scorsa settimana, visto che la temperatura del mare sarebbe stata già più alta e non avrebbe mitigato le zone sopravento come in questo caso.

    2) Qui secondo me è difficile da dire perchè molto dipenderebbe dalle modalità con le quali arriverebbe il guasto...comunque spesso una goccia fredda è già anticipata di per sè da una fisiologica diminuzione dei gpt in quota (e conseguentemente anche delle temp.)...quindi non si passerebbe proprio da un estremo all'altro, almeno per il Sud (specie estremo Sud) è difficile.


    Grazie della risposta..certo è (per la seconda domanda) che da queste parti è difficile passare da un estremo all'altro,cmq credo (non sono esperto neanche io) che anche un debole contrasto potrebbe provocare qualcosa di notevole vista l'energia in gioco..

  4. #4
    Burrasca forte L'avatar di Lorenzo Catania
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    Predefinito Re: 2 quesiti per gli esperti e non

    1) Non penso. Nel deserto sono questi i giorni in cui si raggiungono solitamente i valori più alti; quindi a parità di condizioni anche sul medio-basso Mediterraneo (già estreme) non ci sarebbero state differenze significative.

    2) L'aria che hai ora sulla testa è estremamente secca a tutte le quote (tranne uno straterello un po' più umido attorno ai 500-600 hPa). Quindi anche se fosse arrivata aria fredda in quota l'instabilità conseguente si sarebbe manifestata soprattutto con forti ed improvvise raffiche di vento, ma con poche piogge sulla terraferma, della durata di pochi minuti.
    Sul mare il discorso sarebbe stato diverso, nel senso che nelle condizioni peggiori possibile si sarebbe potuta innescare una struttura a multicella che avrebbe potuto accrescersi a volontà ma .... appunto rimanendo sul mare, al largo.
    Poi dopo qualche ora dall'arrivo dell'aria fredda in quota, quando parte della massa d'aria a diretto contatto del mare sarebbe stata ormai portata verso l'alto dai ripetuti moti convettivi, allora la colonna si sarebbe fatta sufficientemente umida per procurare temporali più diffusi; ma allo stesso tempo il contrasto termico tra le varie quote si sarebbe un po' stemperato, e quindi le piogge sarebbero state meno forti
    "La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)

  5. #5
    Burrasca L'avatar di Andrea Conversano
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    Predefinito Re: 2 quesiti per gli esperti e non

    Citazione Originariamente Scritto da Lorenzo Catania Visualizza Messaggio
    1) Non penso. Nel deserto sono questi i giorni in cui si raggiungono solitamente i valori più alti; quindi a parità di condizioni anche sul medio-basso Mediterraneo (già estreme) non ci sarebbero state differenze significative.

    2) L'aria che hai ora sulla testa è estremamente secca a tutte le quote (tranne uno straterello un po' più umido attorno ai 500-600 hPa). Quindi anche se fosse arrivata aria fredda in quota l'instabilità conseguente si sarebbe manifestata soprattutto con forti ed improvvise raffiche di vento, ma con poche piogge sulla terraferma, della durata di pochi minuti.
    Sul mare il discorso sarebbe stato diverso, nel senso che nelle condizioni peggiori possibile si sarebbe potuta innescare una struttura a multicella che avrebbe potuto accrescersi a volontà ma .... appunto rimanendo sul mare, al largo.
    Poi dopo qualche ora dall'arrivo dell'aria fredda in quota, quando parte della massa d'aria a diretto contatto del mare sarebbe stata ormai portata verso l'alto dai ripetuti moti convettivi, allora la colonna si sarebbe fatta sufficientemente umida per procurare temporali più diffusi; ma allo stesso tempo il contrasto termico tra le varie quote si sarebbe un po' stemperato, e quindi le piogge sarebbero state meno forti

    Chiarissimo..in pratica in questi casi le zone più a rischio sarebbero quelle sul mare..Tnx

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