Pagina 1 di 3 123 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 24
  1. #1
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
    Data Registrazione
    04/02/04
    Località
    Laima (TY)
    Messaggi
    12,590
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Agonia pluviometrica al centro-sud

    http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=16154

    Agonia pluviometrica al centro-sud


    L'estate sta mettendo a dura prova il territorio nazionale. Non devono ingannare le piogge cadute al centro-nord, importanti e rigeneranti, incapaci di ripristinare una condizione bio-climatica sufficiente.




    Frosinone, ore 15.21 del giorno 31 Agosto: il caldo opprimente, sotto l'afoso refolo dello scirocco, continua ad imperversare nella mia città.
    Questo quadro, così evidente nella sua peculiarità, è invece lo specchio di uno spaccato meteorologico ben più vasto, tanto da comprendere la totalità del centro-sud, martoriato da una estate sopramedia, siccitosa e sfiancante.
    La mia città, capoluogo del frusinate, ha registrato(eccezion fatta per 6 giorni del mese in corso) temperature esclusivamente over 30°C, attestando la media dei valori massimi a 31,7°C, +1,7°C rispetto al valore intermedio del periodo 1961-1990 fornito dall'A.M.
    Ogni singolo elemento dell'ecosistema ha risentito dell'influsso negativo del tempo, a cominciare dall'evidente stato del suolo, del sottosuolo e della vegetazione.
    Un esperto del settore, il Dott. Enrico Rovelli, mi ha fornito indicazioni sulla qualità degli innesti e sulla condizione di una delle aree più piovose dell'Italia, il nord-est, precisamente il Friuli Venezia Giulia. Senza voler entrare nello specifico delle precipitazioni cadute in codesta regione, poiché commetterei un errore nello stabilire, senza dati, un generale stato di deficit, l'aspetto di molte aree forestali ha messo in risalto le conseguenze di una estate molto calda e secca, in un trend che appare lontano dai singoli episodi che accadevano nei decenni passati.
    Molte zone boschive sono risultate, come ha osservato Rovelli, pesantemente condizionate dal trimestre caldo ma anche dal trend pluviometrico dei mesi antecedenti, poiché non possiamo scordare il mite inverno 2006-2007. Suoli impoveriti ed inariditi si affiancano ad errori di valutazione dell'uomo che ha innestato piante di peccio a 300 slm, per la maggior parte stroncate dall'azione eolica.
    Condizioni simili si incontrano in tutte le regioni della Penisola, anche nelle vaste faggete appenniniche dell'Italia centrale, in presenza di uno degli alberi con buona resistenza all'aridità estiva. Purtroppo il continuo susseguirsi di estati calde, con una stagione delle piogge sempre meno efficiente, sta apportando seri danni ai boschi di faggio, sempre più in difficoltà a partire dalle quote più alte, a causa di un trascorso umano nefasto e dell'attuale aridità di tipo africana.
    Inoltre, l'estremizzazione dei fenomeni espressa tramite violente piogge dopo periodi di siccità, non permette al suolo di assorbire una quantità necessaria di acqua e l'azione drenante viene meno; il faggio è una specie che si adatta abbastanza bene, come si può notare nelle faggete più a nord, dove vi sono suoli pietrosi, acidi o sub-acidi, ma preferisce un terreno a matrice carbonatica a reazione basica, come quelli dell'appennino centrale.
    L'assenza prolungata di pioggia, la mancanza di neve nella stagione invernale, un suolo sempre meno umido e poco drenante determinano una condizione di sofferenza per l'habitat del fagus.
    Settembre inizierà sotto l'azione di una depressione fredda che scivolerà, a mio avviso, lungo il bordo orientale della struttura anticiclonica, ben presente da sud verso ovest/nord-ovest; le temperature scenderanno anche di diversi gradi ma, per la natura del peggioramento, di tipo cut-offiano, non si intravede una sinottica atta al trasporto di grandi masse d'aria umide e cariche d'acqua.
    Oltre ad uno scenario che, in sostanza, appare essere guidato dal promontorio alto-pressorio, si riaffaccia sulle interpretazioni dei modelli la figura della semi-permanente iberico-portoghese, alias una replicante configurazione barica che inibisce gli scambi meridiani verso il cuore del mediterraneo.
    ...when the night has come
    and the land is dark
    and the moon is the only light we'll see...

  2. #2
    Vento forte L'avatar di ivan.lando87
    Data Registrazione
    09/06/07
    Località
    FROSINONE
    Età
    38
    Messaggi
    3,738
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Agonia pluviometrica al centro-sud

    Bell'analisi molto realistica! Bravo maestro...(come dice Ilio)

  3. #3
    Vento forte L'avatar di ivan.lando87
    Data Registrazione
    09/06/07
    Località
    FROSINONE
    Età
    38
    Messaggi
    3,738
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Agonia pluviometrica al centro-sud

    Comunque oggi pomeriggio sono andato a fare un giro a Prato di Campoli... e anche li la situazione è critica... boschi in vesti di autunno inoltrato... prati che ormai sono paglia... e terra aridissima... desolante...

  4. #4
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
    Data Registrazione
    04/02/04
    Località
    Laima (TY)
    Messaggi
    12,590
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Agonia pluviometrica al centro-sud

    Purtroppo è una condizione diffusa.
    L'inverno scorso ha grosse responsabilità in quel che accade oggi; in montagna è mancato l'accumulo consistente capace di
    trasformarsi in firn.
    Questo accumulo si scioglie in modo graduale,lento, permettendo al terreno di assorbire acqua,alle falde stesse, e di non creare ristagni eccessivi.

    Quindi doppio problema: poca neve + quella che cade diventa pappone.
    ...when the night has come
    and the land is dark
    and the moon is the only light we'll see...

  5. #5
    Banned L'avatar di wizard
    Data Registrazione
    17/03/06
    Località
    Zogno (BG)---- 350 M
    Età
    53
    Messaggi
    6,035
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Agonia pluviometrica al centro-sud

    Citazione Originariamente Scritto da Gianluca Musto Visualizza Messaggio
    http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=16154

    Agonia pluviometrica al centro-sud


    L'estate sta mettendo a dura prova il territorio nazionale. Non devono ingannare le piogge cadute al centro-nord, importanti e rigeneranti, incapaci di ripristinare una condizione bio-climatica sufficiente.




    Frosinone, ore 15.21 del giorno 31 Agosto: il caldo opprimente, sotto l'afoso refolo dello scirocco, continua ad imperversare nella mia città.
    Questo quadro, così evidente nella sua peculiarità, è invece lo specchio di uno spaccato meteorologico ben più vasto, tanto da comprendere la totalità del centro-sud, martoriato da una estate sopramedia, siccitosa e sfiancante.
    La mia città, capoluogo del frusinate, ha registrato(eccezion fatta per 6 giorni del mese in corso) temperature esclusivamente over 30°C, attestando la media dei valori massimi a 31,7°C, +1,7°C rispetto al valore intermedio del periodo 1961-1990 fornito dall'A.M.
    Ogni singolo elemento dell'ecosistema ha risentito dell'influsso negativo del tempo, a cominciare dall'evidente stato del suolo, del sottosuolo e della vegetazione.
    Un esperto del settore, il Dott. Enrico Rovelli, mi ha fornito indicazioni sulla qualità degli innesti e sulla condizione di una delle aree più piovose dell'Italia, il nord-est, precisamente il Friuli Venezia Giulia. Senza voler entrare nello specifico delle precipitazioni cadute in codesta regione, poiché commetterei un errore nello stabilire, senza dati, un generale stato di deficit, l'aspetto di molte aree forestali ha messo in risalto le conseguenze di una estate molto calda e secca, in un trend che appare lontano dai singoli episodi che accadevano nei decenni passati.
    Molte zone boschive sono risultate, come ha osservato Rovelli, pesantemente condizionate dal trimestre caldo ma anche dal trend pluviometrico dei mesi antecedenti, poiché non possiamo scordare il mite inverno 2006-2007. Suoli impoveriti ed inariditi si affiancano ad errori di valutazione dell'uomo che ha innestato piante di peccio a 300 slm, per la maggior parte stroncate dall'azione eolica.
    Condizioni simili si incontrano in tutte le regioni della Penisola, anche nelle vaste faggete appenniniche dell'Italia centrale, in presenza di uno degli alberi con buona resistenza all'aridità estiva. Purtroppo il continuo susseguirsi di estati calde, con una stagione delle piogge sempre meno efficiente, sta apportando seri danni ai boschi di faggio, sempre più in difficoltà a partire dalle quote più alte, a causa di un trascorso umano nefasto e dell'attuale aridità di tipo africana.
    Inoltre, l'estremizzazione dei fenomeni espressa tramite violente piogge dopo periodi di siccità, non permette al suolo di assorbire una quantità necessaria di acqua e l'azione drenante viene meno; il faggio è una specie che si adatta abbastanza bene, come si può notare nelle faggete più a nord, dove vi sono suoli pietrosi, acidi o sub-acidi, ma preferisce un terreno a matrice carbonatica a reazione basica, come quelli dell'appennino centrale.
    L'assenza prolungata di pioggia, la mancanza di neve nella stagione invernale, un suolo sempre meno umido e poco drenante determinano una condizione di sofferenza per l'habitat del fagus.
    Settembre inizierà sotto l'azione di una depressione fredda che scivolerà, a mio avviso, lungo il bordo orientale della struttura anticiclonica, ben presente da sud verso ovest/nord-ovest; le temperature scenderanno anche di diversi gradi ma, per la natura del peggioramento, di tipo cut-offiano, non si intravede una sinottica atta al trasporto di grandi masse d'aria umide e cariche d'acqua.
    Oltre ad uno scenario che, in sostanza, appare essere guidato dal promontorio alto-pressorio, si riaffaccia sulle interpretazioni dei modelli la figura della semi-permanente iberico-portoghese, alias una replicante configurazione barica che inibisce gli scambi meridiani verso il cuore del mediterraneo.
    Bah, qui al Nord in diverse zone siamo persino sopra media, non vedo tutti questi problemi

  6. #6
    Vento forte L'avatar di ivan.lando87
    Data Registrazione
    09/06/07
    Località
    FROSINONE
    Età
    38
    Messaggi
    3,738
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Agonia pluviometrica al centro-sud

    eh si, purtroppo è cosi... speriamo che la vegetazione non muoia del tutto però... confido in qualche pioggia o temporale... spero almeno che arrivi qualcosa... la situazione è veramente allarmante...

  7. #7
    Tempesta L'avatar di miki
    Data Registrazione
    13/02/06
    Località
    Vienna - AUSTRIA
    Età
    39
    Messaggi
    11,161
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Agonia pluviometrica al centro-sud

    Citazione Originariamente Scritto da wizard Visualizza Messaggio
    Bah, qui al Nord in diverse zone siamo persino sopra media, non vedo tutti questi problemi
    al Nord... Qui siamo ben lungi dall'esserlo...

  8. #8
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
    Data Registrazione
    04/02/04
    Località
    Laima (TY)
    Messaggi
    12,590
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Agonia pluviometrica al centro-sud

    Citazione Originariamente Scritto da wizard Visualizza Messaggio
    Bah, qui al Nord in diverse zone siamo persino sopra media, non vedo tutti questi problemi
    E meno male che nell'articolo uno specifica pure...

    Non devono ingannare le piogge cadute al centro-nord, importanti e rigeneranti, incapaci di ripristinare una condizione bio-climatica sufficiente.

    Anche se in Piemonte,esempio, cadono 150mm in un'area di 20km quadri, non vuol dire che c'è una buona diffusione di piogge.
    Ovviamente il Nord,negli ultimi giorni,sta messo meglio, ma quello che avverte la natura non è quello che avvertiamo noi,malati del tempo,noi che guardiamo solo alla nostra stazione,alla nostra capoccia.

    Alla natura 150mm sotto uragano fanno male...meglio 20mm in old-style.
    ...when the night has come
    and the land is dark
    and the moon is the only light we'll see...

  9. #9
    Banned L'avatar di wizard
    Data Registrazione
    17/03/06
    Località
    Zogno (BG)---- 350 M
    Età
    53
    Messaggi
    6,035
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Agonia pluviometrica al centro-sud

    Citazione Originariamente Scritto da Gianluca Musto Visualizza Messaggio
    E meno male che nell'articolo uno specifica pure...

    Non devono ingannare le piogge cadute al centro-nord, importanti e rigeneranti, incapaci di ripristinare una condizione bio-climatica sufficiente.

    Anche se in Piemonte,esempio, cadono 150mm in un'area di 20km quadri, non vuol dire che c'è una buona diffusione di piogge.
    Ovviamente il Nord,negli ultimi giorni,sta messo meglio, ma quello che avverte la natura non è quello che avvertiamo noi,malati del tempo,noi che guardiamo solo alla nostra stazione,alla nostra capoccia.

    Alla natura 150mm sotto uragano fanno male...meglio 20mm in old-style.


    Ti posso assicurare che qui la natura e' rigogliosa e non soffre affatto



  10. #10
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
    Data Registrazione
    04/02/04
    Località
    Laima (TY)
    Messaggi
    12,590
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Agonia pluviometrica al centro-sud

    Libero di pensarla diversamente.
    Non scrivo gli articoli per fare proseliti.


    Che poi da te sia tutto rigoglioso buon per te ma l'articolo
    non lo esclude...Forse il titolo già spiega molto o no?
    Non vedo come leggendo dalla prima riga si possa fraintendere.
    ...when the night has come
    and the land is dark
    and the moon is the only light we'll see...

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •