
Originariamente Scritto da
4ecast
Ritornando a parlare di Stratosfera ehmm... di Nina, volevo trarre delle riflessioni sulla prossima stagione invernale sulla base di quanto detto finora.
Poichè gli inverni con La Nina sono mediamente più freddi della norma ma nella loro variabilità, sono o abbastanza freddi o caldi cioè generalmente non ci sono mezze misure, debbo pensare che La Nina non sia utile per dare indicazioni sul segno dell'inverno europeo.
Più semplicemente ritengo che La Nina sia un pattern forzante dell'anomalia determinata dal contesto degli altri predittori (forse più marcato quando essi volgono al freddo

).
Per quanto riguarda le precipitazioni esse sono connesse alla presenza di
AMO+ perchè in generale esso induce EAJ+ e quindi in inverno (ripeto, non vale per le altre stagioni in cui l'
AMO+ è dannoso) specialmente se associato a
NAM negativo o neutro, le westerlines sono più basse, ergo la falla barica tende ad portarsi a ridosso dell'Europa sud-occidentale.
Ora per cercare di mettere insieme questo puzzle termico-precipitativo, si può osservare che se il jetstream tropicale si ritira tanto a sud sull'Africa da passare quasi sul Sahel, addirittura la circolazione può far cambiare di segno all'EAJ, entrando l'EAJ-, perchè come successe nel 2005-06 la falla barica riesce a sprofondare essa stessa più a sud, tra la catena dell'Atlante ed il Mediterraneo occidentale. Tanti fattori determinano le modifiche sul jetstream in sede europea, in particolare la
NAO ed il
NAM (appunto), che predispongono la presenza o meno di un'Azzorriana nella sua versione invernale, proiettata spesso verso nord-est ma talvolta troppo ingombrante
Un saluto

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