Ammettiamo, per assurdo, che per una determinata (e non tanto estesa) zona montuosa del globo, i dati ufficiali parlino per il 2007 di una estate "tremenda", una delle 4 o 5 estati più calde della storia da quando esistono le stazioni meteo, ossia da più di 100 anni.
Ammettiamo che, contemporanemente, un "montanaro" di quei posti ti faccia al contrario notare che, come rararamente capita, proprio in quei luoghi questa estate sia rimasta a fine settembre ancora "neve invernale a quota alberi" nonostante, oltretutto, un accumulo primaverile nettamente al di sotto della media storica.
Insomma, due situazioni assolutamente "incompatibili".
Oppure, ammettiamo per assurdo che i dati ufficiali parlino per un'altra zona del globo di una estate altrettanto "tremenda", anche qui una delle 4 o 5 più calde di sempre o giù di lì, ma che contemporaneamente, che so, gli agricoltori di quella zona affermino il contrario sulla base delle loro colture, e che contemporaneamente i "pronto soccorso" degli ospedali di quella zona tirino un sospirone di sollievo a fine estate poichè "per fortuna quest'estate è stata fresca, e si sono dimezzati i ricoveri per caldo rispetto alla media", e che magari il gestore della rete di distribuzione elettrica di quella zona a fine stagione rilasci un comunicato ufficiale nel quale si rallegra dei ridotti consumi di quest'estate "causa meno caldo della media=climatizzatori spenti", ma inviti a tenere alta la guardia perchè "non saremo sempre così fortunati, il grande caldo tornerà probabilmente già dalla prossima estate", e via così.
Come comportarsi in casi simili?
Hai fatto per assunto ipotesi assurde. Perchè preoccuparsene. Me ne preoccuperei se la situazione si presentasse realmente ed a quel punto proverei con un supplemento d'indagine. Cmq se ho dati generati da stazioni meteo affidabili le impressioni della gente non influenzano più di tanto. Carta canta.
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
anche nevicasse a settembre ,mi pare l'abbia gia fatto a cortina d'ampezzo nel 2002,e nel pavese a 1350metri 1972,il GW c'e' lo stesso,perche son piu i posti con caldo che con freddo
io la discrepanza la vedo fra le carte arlecchine del noaa e i dati reali numerici
beh, all'inizio di questo settembre ha accumulato per tutta la notte a Sestola, 1000 metri di quota, nel modenese, la prima settimana di settembre, e per un'oretta ha nevicato "tosto" anche a casa mia, a pochi km da Bologna.
In questo caso la mia domanda sopra potrebbe essere riformulata in questo modo: come comportarsi se per quella nottata di inizio settembre nella quale ha accumulato per tutta la notte a 1000 metri di quota a Sestola, i dati ufficiali Noaa, o Arpa o altri, dichiarassero una temperatura minima di, che so, 19°C?
Conterebbe di più il fatto che il giorno dopo gli abitanti di quei luoghi abbiano dovuto mettere gli scarponi per andare a lavorare (con le scarpette di cuoio di riserva nel baule perchè noi centro-emiliani siamo molto provinciali...), e che gli agricoltori abbiano detto parolacce in aramaico antico perchè alcune colture avevano subito, per dirla alla Conte, "una cattiva impressione" da quella nottata, e le foto del mio pranzo zona San Luca del giorno dopo vedano un appennino in una veste che "nemmeno lo scorso marzo con la tanto agognata irruzione fredda", o conta di più la "+19°C" che, nel mio esempio, passerà alla storia degli archivi ufficiali, assolutamente incompatibili con l'evento atmosferico?
P.S.: sono totalmente d'accordo sulle "carte arlecchine" del Noaa, infatti dopo le pessime figuracce per Colorado e Nunavut, hanno dovuto inchinarsi (e sono stato fine) all'onestà di qualche dissidente del Goddard (che, c'è da scommetterci, sarà costretto a cambiare mestiere, e, possibilmente, connotati..... visti i precedenti....), e, puff, si sta scoprendo lentamente che la maggior parte degli "anni caldi" di questo secolo sono stati, come tutti sanno da sempre, negli anni '30..................
Scusa se sono lezioso, ma questo settembre non ha accumulato per nulla a Sestola, ha leggermente sporcato i prati da Passo del lupo in su che è a 1550metri, il "buon" accumulo (5cm) c'è stato solo dai 1800 metri in su e non è durato tutta la notte, ma per poche ore...
Però hai ragione a dire che a sestola non c'erano 19 gradi, ma 5-6°C
Tutto per la correttezza sull'evento descritto!
Ciao
Sai le sensazioni di caldo e freddo dipendono SOPRATTUTTO dal contenuto igrometrico dell'aria, e questa è stata una se non la più terrificante delle estati sotto il profilo dell'umidità. Rarissimi i giorni in cui l'umidità era alta, sempre tramontana e secco, anticiclone e secco....e così grazie al cavolo che ti sembra fresco.
Stazione meteo Sacrofano (Roma)http://nuovosalario.altervista.org/C...antage_Pro.htm
Paolo, www.centrometeoitaliano.it
Perfettamente d'accordo sul fatto che "la pignola precisione sull'evento" non modifichi nulla nel "succo" dell'esempio, ma chi, ahimè, in quei momenti stava traslocando a due passi da Sestola (gente fortunata.... prende un giorno di ferie in un anno, e lo prende la prima di settembre, e si becca il raffreddore sotto una nevicata...), mi ha mandato foto con le macchine e furgone imbiancati.
Non esiste alcun dubbio che "sia durata poco", come la nevicata dei primi di giugno, infatti il giorno dopo, all'ora di pranzo, a causa delle temperature ovviamente estive di una prima settimana di settembre, davanti ad un piatto di tortellini in zona "San Luca" l'immagine della zona di Sestola era già questa:
E il fatto che in versante nord all'ora di pranzo, ossia dopo almeno 5 ore di sole estivo, la neve compaia ancora abbondantemente in "zona alberi", mi fa pensare che l'imbiancatura di auto e furgoni della notte precedente non fosse un caso isolato nel tempo e nello spazio per i miei amici "Fantozzi".
Segnalibri