oddio, di solito si usa l'indice VEI pe le eruzioni
in pratica misura l'ammontare di cenere immessa in atmosfera
yellowstone e Toba VEI 8
Tambora VEI 7
Krakatoa VEI 6
Vesuvio VEI 5/6
eccetera
con un rapporto fra una magnitudo e l'altra di circa 1/10
poi ci sarebbero le eruzioni vei 9, ma sono qualcosa di apocalittico e con tempi di ritorno prossime quelle degli asteroidi di grosse dimensioni (anzi fra le varie ipotesi, si suppone che simili eruzioni siano CAUSATE dagli asteroidi, in pratica non sono vulcani veri e propri, ma spaccature nella crosta terrestre con emissioni di quantità colossali di materiale magmatico, possibili forse nel lato opposto del pianeta rispetto all'impatto dell'asteroide, come una specie di "bernoccolo" da onda d'urto).
che io sappia di vei nove ci sono stati sono negli usa una trentina di milioni di anni fa, ed in siberia.
un vei 8 puo' causare diminuzioni termiche per alcuni anni, nell'ordine di 5/6 c°
un vei 7 di 3 circa
un vei 6 di 0.5/1 circa.
whatever it takes
per esempio lo soputan è un vulcano che, storicamente, produce eruzioni al massimo di intensità vei 3, che come impatto climatico sono insignificanti.............
whatever it takes
attento Clà, perchè all'estate del 1815 (l'anno senza estate) poi seguì un inverno mite nell'emisfero boreale (non mi ricordo se 1815-16 o 1816-17).
quindi non è detto che ad una forte eruzione si abbia necessariamente un generale peggioramento del clima anche se momentaneo
comunque sperando sempre che non vi siano carestie, vittime ecc, ecc.
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Ultima modifica di Fabio68; 25/10/2007 alle 13:48
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
difficile capire come dove e in che tempi le eruzioni imponenti riescono a interferire col clima
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Aggiungo che dipende anche dal tipo di cenere lavica e dal loro spessore,in pratica oltre la quantita'che e' importante,abbiamo anche polveri che se sottili rimangono in quota per anni subendo limitatamente la gravita',altre piu'pesanti ricadono piu'velocemente liberando il cielo dalla pellicola che loro stessi creano
Tacque,e dato di piglio al gran tridente i nembi raduno',sconvolse l'onde,tutte incito'le raffiche dei venti,e di nuvole empi'la terra ed il mare;e giu'dal Ciel precipito' la Notte!
Omero-Odissea
W il Libeccio!!!
Il mio sogno?Vedere la +32°c ad 850 hpa su Roma.
W il caldo!!!
Molto interessante!!
Si, perchè se da un lato vi è un abbassamento della T globale a causa della rifrazione solare operata dall'areosol vulcanico, dall'altro si ha solitamente un raffreddamento della stratosfera polare con conseguente rinforzo del vortice soprattutto in inverno (un esempio potrebbero essere i primi anni '90, successivi al Pinatubo). Quest'ultimo aspetto dovrebbe essere connesso alle sole eruzioni a latitudini tropicali, dove particelle e aerosols riescono a sfondare in bassa stratosfera contribuendo a inibire la produzione di ozono con conseguente indebolimento della Brewer-Dobson Circulation.
[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
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[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
[/B]
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il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Non ci trovo nulla di entusiasmante...
Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.
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