La circolazione emisferica boreale presenta una configurazione prevalentemente zonale causata dalla presenza di due onde stazionarie asimmetriche.

Il nucleo principale del vortice polare in alta troposfera è centrato sull'artico orientale mentre quello secondario è posizionato a sud del parallelo 60°N, tra mar Baltico e mar Nero. L'asimmetria della configurazione mantiene una circolazione zonale tra la regione asiatica, l'Oceano Pacifico, il Nordamerica e l'Oceano Atlantico, laddove è presente una pulsazione dinamica di derivazione subtropicale che devia il jetstream sulla Groenlandia.

L'onda stazionaria presente in Eurasia occidentale si approfondisce temporaneamente imponendo una divergenza del getto sull'Atlantico nord-orientale, secondo un pattern già classificato nell'apposito thread (delle prime considerazioni in ottica invernale) e che convoglia periodicamente un intenso jet streak sul mar del Nord ed in Europa occidentale.



Seppur all'interno di un evoluzione molto dinamica, le condizioni sono favorevoli allo sviluppo di anomalie positive di geopotenziale tra il nord Atlantico e la Scandinavia che tendono a lasciare un'area depressa sull'Europa occidentale in estensione al Mediterraneo occidentale. Si noti come intorno al 20 c.m. l'onda stazionaria secondaria perda importanza frammentandosi in due poli distinti e, temporaneamente, l'anticiclogenesi di natura subtropicale operi una divergenza del jet-stream in uscita dal continente nordamericano che spinge il ramo principale del getto verso l'artico europeo, mentre quello secondario scorre a latitudini tropicali intorno al 30°N. Il frammento occidentale tende ad isolarsi dal flusso principale mentre quello orientale, indebolendosi tende a far confluire i due rami del getto tra il Mediterraneo orientale e l'area caspica.
Il vortice polare si amplia inglobando quest'ultimo minimo di geopotenziale ma al tempo stesso si indebolisce per le suddette intrusioni in area nordatlantica.