Nei prossimi giorni ci troveremo di fronte ad un bel vortice polare stratosferico nella medio-alta stratosfera in prima armonica (wave-1-pattern) e cioè un vortice polare ben strutturato e con disturbi praticamente assenti nonostante il presunto disturbo antizonale che doveva essere esercitato dalla QBO estremamente negativa. In questi giorni e nei prossimi si assisterà ad un moderato-forte episodio di strat-cooling (raffreddamento), più avvertito alle quote di 10-30 e 50 HPa (media stratosfera), dovuto a cause sia fisiologiche e stagionali, sia all'episodio di warming occorso negli strati più bassi che ha indotto una maggiore propagazione verticale d'onda. Tutto questo prelude ad una continuazione piuttosto marcata del nuovo assetto circolatorio anche in troposfera con il proseguio ad avere due lobi principali distinti che pian piano entreranno in fase con la stratosfera facendo cambiare il segno alla AO che diventerà temporaneamente positiva. Non ci aspettiamo quindi fino al 20 dicembre alcun segnale di cambiamento atmosferico con la presenza ingombrante del lobo canadese a dettare il tempo sull'Europa. Tuttavia dobbiamo tenere conto di qualche fattore di disturbo in questi 20 giorni a venire. La NINA, con il suo magnitudo moderato-forte, oltre ad incentivare e ad annullare gli effetti della QBO (anticorrelazione diretta tra i due indici), enfatizza i forcing atlantici (NAO tendente positiva), le SSTA atlantiche in zona NAMIAS inducono, con le figure attuali, ad una certa ondulazione sia dal punto di vista del getto che dal punto di vista pressorio, provocando un disturbo non di poco conto sulle westerlies in uscita dal comparto americano. Queste conclusioni sono ad ora traibili dall'osservazione degli ultimi giorni dove abbiamo visto smentite dai vari modelli matematici in maniera reiterata della troppa positività del EA il quale rimane si positivo ma non esageratamente. Un EA più debole si tramuta nel Mediterraneo nella meno presenza anticiclonica sia atlantica che subtropicale, e, dati i forcing atlantici, le precedenti ondulazioni delle westerlies precedentemente descritte potranno interessare a fasi alterne anche il Mediterraneo e l'Italia rendendo il tempo più mosso e meno caldo rispetto alle precedenti previsioni. Questa tendenza potrebbe essere il comportamento dei prossimi 20 giorni con i modelli che tenderanno a smentire in maniera reiterata la presenza anticiclonica e riproporre a medio-breve inserimenti atlantici di debole o moderata intensità. A maggior ragione, questo debole equilibrio in Atlantico potrebbe essere rotto in maniera esplosiva specie a dicembre inoltrato da improvvisi cedimenti delle westerlies specie se il PNA tende anche se temporaneamente ad assumere segno nullo o positivo. In tal caso potrebbe letteralmente esplodere una poderosa elevazione atlantica che asseconderebbe un affondo molto più deciso e intenso verso il mediterraneo con conseguenze naturalmente tutte da decifrare. Tale tendenza potrebbe presentarsi sempre più possibile a partire dalla seconda metà di dicembre. Ci aggiorniamo tra 10 giorni.
....quindi senza andare troppo a sognare possibili stravolgimenti dei modelli, mettiamoci il cuore in pace per questi 10/15gg e poi iniziamo di nuovo a sperare che possa entrare in fase la vera stagione invernale!...mi andrebbe anche bene iniziasse nell seconda metà del mese, ma che arrivi come Dio comanda!
Fabio, analisi allettante, ancor più se raffrontata a quello che i modelli degli ultimi giorni scandalosamente vogliono propinarci![]()
bell'analisi
...Anche in ritardo...basta che quest'anno un'inverno degno di questo nome si veda.
..in fondo ho visto + neve lo scorso anno che questo
Ritornando in topic ....la cosa che mi preoccupa e che quindi la Nina annulla gli effetti della QBO
Per cui è possibile che fino alla metà di novembre è andato tutto bene perchè subendo gli effetti di una nina meno forte la QBO poteva esprimersi al meglio
Un'altra parola che mi ha fatto accapponare i capelli è strat-cooling|OO|
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Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
Cassano M: PET
“Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”
No....io la penso l'esatto contrario.. Punti di vista.. Ora c'è uno stravolgimento operato dallo split canadese, ma non ci sono i presupposti affinchè codesto split possa inveire così a lungo sul medio atlantico, come è dato dai modelli; per me la sua opera scassatrice durerà già parecchio se si protrarrà fino al 5/6 Dicembre.. Poi le ingerenze secondo il mio pensiero si devono limitare all'Alto Atlantico nord ovest Atlantico, zona Labrador, Capo farvel per intenderci, e invece guadagnerà sempre più importanza un vortice Islandese, tendente a divenire norvegese con attitudini ad azioni meridiane. La lettura teleconnettiva a me suggerisce questa evenienza e francamente non riesco a dedurre da essa un medio atlantico pieno di vortici.. che permettano poche o fiacche ondulazioni. Per me dall'immacolata al 15/18 Dicembre esistono i presupposti per aria sub polare, o polare marittima o anche artica in direzione del Mediterraneo e anche dell'Italia...E' esattamente dopo, da quando tu Campy dici che possano arrivare stravolgimenti, e cioè dopo il 18/20, che io temo invece l'insorgenza di un periodo insignificante. Ripeto nulla di personale, nemmeno ti conosco campy, io sono nuovo, è solo la mia idea che, chi mi ha letto saprà, porto avanti da diversi giorni.. Lo split canadese ha stravolto un pò le cose, soprattutto in termini di calcoli modellistici, ma ripeto, non vedo grosse ingerenze, se non fugaci e occasionali per i prox 5 gg, sull'Atlantico centrale ed orientale.. Questa, per il momento, è secondo la mia modesta opinione ancora zona da poter accogliere sollevazioni dell'HP.....
Le ipotesi da te prospettate, anche se non le condivido, sarebbero davvero suggestive e interessanti perchè finalmente potrebbero portare il freddo e la neve desiderati da molti.
Vorrei però capire anch'io su quale base teleconnettiva sei arrivato a questa conclusione visto che è la stessa prospettata da Giampiero Maracchi (climatologo del CNR) e con il quale è certamente più difficile poter interloquire e chiedere spiegazioni così come facciamo noi qui nel forum.
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Un PNA ora neutro tendente a +, una NAO + tendente a neutra e una AO neutra tendente a fortemente negaTiva. Non ritengo immediatamente influente il fattore NINA, mentre ritengo influente, ovviamente la QBO --. Questi da soli, ma la lettura è opinabile, giustificano metà ragionamento. Altra metà è giustificata da altri miei sistemi di analisi che, mi scuserai-te, sono strettamente personali, metodo assolutamente mio e basato su un attento monitoraggio termico-barico su punti salienti a scala emisferica, e a tutte le quote troposferichee stratosferiche. Non so Maracchi quando abbia espresso le sue opinioni ( e lungi da me paragonarsi a scienziati, checchè se ne dica ) ma io sono 15 gg che le esprimo. Non ho fallito da due anni a questa parte con i miei sistemi di lettura. Per non fallimento intendo inquadrare il periodo con possibilità di tempo perturbato o meno sui nostri meridiani accompagnato da freddo o non freddo. Il periodo può essere più o meno vasto, 10 ma anche 20 gg, poichè gli effetti riconducibili spesso sono di lenta evoluzione, ma in questa forbice fino ad ora non ho sbagliato..Ovviamente il riscontro fino ad ora è stato solo mio..E' la prima volta che propongo le mie tesi su un forum... C'è sempre una prima volta anche per sbagliare, beninteso, ma mi voglio mettere costantemente in gioco...La sintesi da me raggiunta, ad oggi, è che nei prox 15-20 gg, c'è costantemente rischio fi fasi instabili su Mediterraneo ed Italia, e c'è fortemente rischio di fase instabile-perturbata con caratteristiche termiche da moderatamente fredde a fredde....Altro che zonale piatto come proponevano i modelli qualche giorno fa, da qualche run invece già con proponimenti diversi. Dagli stessi metodi deriva al convinzione che , invece dopo il 20 vivremo una fase scialba per circa un mese...Felice di sbagliarmi, ovviamente...
Mi auguro di essere stato esaustivo...![]()
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