Condivido pienamente le cose dette dallo scienziato Zichichi.-
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
d'accordo sul clima
non siamo in grado di darci una risposta ad ogni quesito, ma facciamo di tutto pur di non restare zittiti. dove non arriva la scienza c'è Dio e dove non arriva Dio c'è la scienza!!!
completamente in disaccordo sul discorso energetico, mai e poi mai desidererò il nucleare!
che la scienza si orientasse verso studi dettagliati sull'energie rinnovabili e non su quelle potenzialmente distruttive![]()
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Che racconta un po' di balle vanesie e che non ha capito il problema.
Cominciamo dalle balle.
Zichichi:
Professore, com’è nata l’idea di far incontrare gli scienziati per discutere di cambiamenti climatici?
«L’idea fu concepita a metà degli Anni 80 nell’ambito dei seminari sulle emergenze planetarie, un appuntamento in cui da 30 anni scienziati di ogni nazione si incontrano a Erice per parlare del Pianeta. Era l’86, quando convinsi il professor Obasi, allora segretario dell’Organizzazione meteorologica mondiale, a creare un comitato: lo scopo era fissare basi rigorose per lo studio dei problemi meteoclimatologici e degli effetti delle attività umane sull’inquinamento. Il gruppo da me presieduto era composto da 50 membri, tra cui Tsung Dao Lee, allievo di Fermi e Nobel per la fisica. Fu Lee a introdurre nello studio del clima le turbolenze, alla base dei modelli climatologici. Poi il comitato si ampliò, trasformandosi in un organismo dell’Onu: l’attuale Ipcc. Che ora conta 2500 membri».
Dal sito IPCC,
http://www.ipcc.ch/pdf/10th-annivers...y-brochure.pdf
In 1979 the first “World Climate Conference” organized by the World Meteorological Organization (WMO) expressed concern that “continued expansion of man’s activities on earth may cause significant extended regional and even global changes of climate”. It called for “global cooperation to explore the possible future course of global climate and to take this new understanding into account in planning for the future development of human society.” The Conference appealed to nations of the world “to foresee and to prevent potential man-made changes in climate that might be adverse to the well-being of humanity”.
In 1985 a joint UNEP/WMO/ICSU Conference was convened in Villach (Austria) on the “Assessment of the Role of Carbon Dioxide and of Other Greenhouse Gases in Climate Variations and Associated Impacts”. The conference concluded, that “as a result of the increasing greenhouse gases it is now believed that in the first half of the next century (21st century) a rise of global mean temperature could occur which is greater than in any man’s history.” It also noted that past climate data may no longer be a reliable guide for long term projects because of expected warming of the global climate; that climate change and sea level rises are closely linked with other major environmental issues; that some warming appears inevitable because of past activities; and that the future rate and degree of warming could be profoundly affected by policies on emissions of greenhouse gases. As a follow-up, UNEP, WMO and ICSU set up the Advisory Group on Greenhouse Gases (AGGG) to ensure periodic assessments of the state of scientific knowledge on climate change and its implications.
In 1987, the 10th Congress of the WMO recognized the need for objective, balanced, and internationally coordinated scientific assessment of the understanding of the effects of increasing concentrations of greenhouse gases on the earth’s climate and on ways in which these changes may impact socio-economic patterns. In its follow up the WMO Executive Council asked the Secretary General of WMO in co-ordination with the Executive Director of UNEP to establish an ad hoc intergovernmental mechanism to provide scientific assessments of climate change. The Executive Director of UNEP and the Secretary General of WMO agreed that efforts should be channelled into two different streams.
Insomma: è stato il WMO (World Meteorological Organization, organismo ONU che si occupa di meteo) a creare l'IPCC che rimane, tuttora, una branca del WMO. Zichichi non c'entra un tubo.
Per il resto. Sono le solite banalità Zichichiane che ripete alla nausea non avendo capito che una cosa sono le turbolenze dell'aria, altra il clima. Non c'è il benché minimo dubbio che io non saprò mai che cavolo di tempo farà il 5 dicembre del 2025. Ma (porcaccia miseria!) so con certezza che (almeno: al 99.99999%) il 5 dicembre del 2025 farà più freddo del 5 agosto del 2025.
Non ho bisogno di matematica per sapere questo. Perché una cosa è meteorologia, altra è climatologia. Il fatto che a dicembre faccia più freddo che ad agosto dipende da un set di variabili diverse dall'equazione di tubolenza dell'aria in un dato momento.
Né me ne strafrega nulla di sapere delle radiazioni solari di 140 milioni di anni fa. Io voglio sapere: in condizioni geologiche date (cioè entro un secolo) data una forzante come l'immissione di gas serra a livelli mai presentati nell'ultimo milione di anni, il clima cambierà o no?
Mentre tutti gli scienziati (almeno: il 96%) rispondono sì, lui, che di climatologia non se n'è mai occupato, studia matematica e s'inventa d'aver creato l'IPCC:
Auguri.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Zichicgi scrive:
«Kyoto non è la soluzione al problema. Occorre migliorare la matematica dei modelli. Ad esempio, un’analisi delle variazioni climatiche del passato dimostra che i raggi cosmici influiscono sul clima, ma nessun modello ha introdotto questa variabile. Eppure, per via dei raggi, negli ultimi 500 milioni di anni, le calotte polari si sono sciolte e riformate quattro volte (all’incirca ogni 140 milioni di anni), in coincidenza con il transito della Terra in uno dei quattro bracci della galassia».
Sono arrivato qui, oltre non ce l'ho fatta:
Secondo lui i gas serra non c'entrano nulla, solo il sole incide, e allora vai di Co2!!!!
bellissima poi quella dello scioglimento ogni 140 milioni di anni................guarda caso siamo proprio capitati in uno di quei cicli, ma guarda il destino, 1/140.000.000 avevamo, e l'abbiamo beccata proprio noi.
Essendo uno scienziato non mi abbasso a dire ciò che penso per rispetto.
Il nucleare è l'unica salvezza se vogliamo togliere ai petrolieri il loro dominio mondiale.
Cmq sono molto d'accordo.![]()
L'Italia è a forte rischio energetico, io sono favorevole al nucleare. molti dicono che nn è sicura, ma tanto le centrali ce le abbiamo ai confini![]()
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