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Configurazioni sbagliate e orticellismo: un vostro parere
Voglio fare una riflessione personale senza molti elementi scientifici, una sorta di divertissement mentre qui spira lo scirocco.
Quando ero piccolo, negli anni '90, gli inverni trascorrevano miti e piovosi, come adesso e com'è normale che sia in un clima mediterraneo, ma con più di una differenza:
1)le ondate di freddo erano SEMPRE produttive: i Peloritani, la mattina quando mi svegliavo e andavo a scuola, erano bianchi di neve dopo un'irruzione a partire dai 5-600 metri. Considerando che i Peloritani settentrionali, sotto cui si trova Messina, sono quanto di più sfigato possa esistere(nessuna vallata se non minuscola, mare da due parti, ventilazione sostenuta), è un'ottima cosa.
2)le ondate di scirocco(durante le quali nevicava al NW)erano violentissime: ricordo picchi di 130 km/h. Dopo queste ondate era la pioggia atlantica a farla da padrone.
3)prima del '98, come adesso passavo l'estate a Mirto, tra i 400 e i 500 m sul versante settentrionale dei Monti Nebrodi: ricordo giornate serene con mitezza diurna e fresco notturno(bellissimo stare di notte col maglione), e di tanto in tanto piogge(la vicina Longi totalizza 1200 mm annui)e ondate di scirocco caldissime, come sempre su quel versante-difatti a Messina non ho MAI sentito quel caldo con lo scirocco-ma che duravano poco.
Dal '98 in poi tutto si è stravolto: caldo anche notturno, nottate fresche dimezzate, picchi vicini ai 40 gradi per più giorni.
Mia madre, anch'ella meteoappassionata(pentita, non chiedetemi perchè)ricorda che da Messina, fino agli anni '80, i Peloritani erano bianchi almeno per un mese, generalmente febbraio, per non palare del dirimpettaio Aspromonte, e le nevicate sulla costa non erano così infrequenti, al confronto delle quali il mitico '99 sembra un'inerzia. Da bambina viveva a Mirto, e ricorda nevicate abbondanti con accumuli che duravano diversi giorni, non tantissimi chiaramente, ma notevoli per un paese che ha quel nome(che evidentemente era mite anche in tempi remoti)e che si trova a quella quota in Sicilia.
Mia nonna raccontava di nevicate abbondantissime a Mirto, con accumuli superiori al mezzo metro, racconti davanti ai quali si resta a bocca aperta; mio nonno, che scriveva poesie, descriveva con nettezza nei suoi versi i "rigori del lungo inverno" oggi inesistenti(ma qui potrebbe anche trattarsi dell'assenza di riscaldamenti che faceva percepire un freddo maggiore).
Negli anni 2000, sebbene la piovosità del messinese sia rimasta notevole(quest'anno Messina è ben oltre i 1000 mm, a fronte di una media di 890), noto:
-nessun evento nevoso sulla costa negli anni 2000(nei decenni passati ve n'erano almeno 2-3: recupereremo nei due anni che rimangono?): eventi nevosi invece in Algeria e in Spagna sulle coste;
-Peloritani, a parte il 2003, innevati per periodi brevissimi e con accumuli di poco conto;
-configurazioni che prediligono zone della Sicilia come il trapanese, l'agrigentino, il ragusano: clamoroso il 2005, ma anche quest'anno l'irruzione dicembrina ha prediletto quelle zone: contento per i miei corregionali, è chiaro, scontento per la mia zona sempre più beffata;
-A Mirto le estati sono sempre più calde, mediamente: i periodi freschi resistono ancora(ci mancherebbe a quella quota), ma sempre più spesso si susseguono giorni di calura insopportabile: mia madre racconta che negli anni '70 si stava in maniche lunghe anche di giorno lassù(ora è più facile avere 36 gradi alle 5 del mattino);
-La stessa Mirto negli anni 2000 NON ha visto nevicate di rilievo, se non qualche accumulo nl 2003 e nel 2006, ma poca roba rispetto agli accumuli precedenti(non parlo del mezzo metro del '99 che fu eccezionale per anni che erano già pessimi, ma di almeno una decina di centimetri)
-A Messina d'estate non si erano mai viste ambulanze che portavano la gente in ospedale per il caldo: ultimamente i giorni caldi, anche in riva allo Stretto ove negli anni '60 non si superavano QUASI MAI i 33 gradi(come gli annali dimostrano) e fino ai primi anni '90 raggiungere i 40 era un evento eccezionale, sono sempre un incubo.
Non essendo nè un catastrofista nè un serrista nè un apocalittico, ma un convinto fautore dei cicli climatici, mi chiedo: posso almeno sperare che la prossima colata, se e quando vi sarà, colpisca finalmente in modo ottimo la mia zona?
Fermo restando che la climatologia italiana ci dimostra che al di sotto di quella che io chiamo la "linea di Crotone"(Crotone è l'ultima città costiera che ha dei dati notevoli)le irruzioni fredde arrivano smorzate e le onde calde invece sono facili e potenti, mi piacerebbe che ci fosse la possibilità di avere, nel messinese, nuovamente inverni con almeno 2-3 irruzioni produttive e non sterili e secche come purtroppo, dal '99, avviene.
Questa è la nevicata del '99(video del mio amico Salvo), che mia madre, ripeto, considera una bazzecola rispetto ad altri eventi come quello dell''81 o del '78: come vedete, non aspiro a molto. Se proprio non dovesse esserci questo, mi accontenterei dei Peloritani bianchi.
http://www.youtube.com/watch?v=jKy_3ghapH4
Cosa ne pensate di queste mie riflessioni? Sono puro orticellismo?
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