FREDDO, PIOGGIA, NEVE E SCIROCCO
Il 2007 sta finendo e con lui arriva l’ultimo editoriale dell’anno, carico di freddo, pioggia, neve ed il ritorno del vento di Scirocco.
Analizziamo un evoluzione molto particolare, che rientra nelle leggi della circolazione invernale, che per il nostro stivale per via della sua conformazione geografica, difficilmente riuscirà a premiare l’intero territorio.
Ricordiamo quello che è successo attorno alla metà di dicembre, quando il centro-sud, principalmente il lato Adriatico, era sotto neve, freddo, pioggia e l’Appennino sorrideva ed il nord si trovava all’asciutto con le Alpi ancora una volta a soffrire la mancanza della ‘’Dama Bianca’’.
Ora è la volta del nord e non posso che essere contento, perchè l’egoismo meteorologico non può far parte di questa meravigliosa, difficile ed appassionante materia.
Tendenza dal 01 al 04 gennaio 2008.
Il primo giorno dell’anno vedrà un vasto nucleo di aria fredda di origine artico-continentale che si posizionerà, scorrendo sul bordo orientale del temporaneo ponte alto-pressorio Azzorriano-Russo-Scandinavo, tra il nostro sud Adriatico fin verso la Germania orientale.
Questa situazione porterà gran freddo sulla penisola, con le temperature che andranno nettamente sotto la norma.
Ad 850hPa, (circa a 1400m), si avranno valori di -4°C su tutto il versante Tirrenico, mentre su quello Adriatico si toccheranno valori alla stessa quota di circa -7°C.
Sarà un primo dell’anno molto freddo ma secco, con qualche fiocco di neve che potrebbe presentarsi sulla Puglia fino a quote molto basse.
Il giorno 2 se pur in un contesto ancora di freddo per via del nucleo di aria artico-continentale citato prima, si inizierà a far sentire l’ingerenza atlantica, dovuta all’avvicinamento di una vasta depressione che dal largo del Golfo di Biscaglia si muoverà verso sud-est.
Il campo termico inizierà timidamente a risalire, anche se al nord-est paradossalmente ad 850hPa si sfiorerà il valore di -10°C.
Inizierà a coprirsi il cielo al centro-nord con le prime precipitazioni nevose fino in pianura al settentrione, con qualche fiocco bianco a quote molto basse sull’Appennino centro-settentrionale.
Il 3 la copertura nuvolosa legata ai fronti perturbati della vasta circolazione ciclonica atlantica, attanaglierà tutta la penisola e si attiveranno forti correnti sciroccali che faranno aumentare gradualmente ma sensibilmente le temperature.
Il centro ed il nord saranno sotto precipitazioni, che saranno nevose in pianura al nord, con città come Milano e soprattutto Torino che potrebbero vedere anche discreti accumuli. Cadrà la neve anche sull’Appennino, che ad inizio episodi sarà a quote relativamente basse, ma che con il passare delle ore vedrà l’innalzarsi di essa fino a raggiungere in serata quota 1300m su quello settentrionale e 1100/1200m su quello centrale.
Il 4 gennaio aumenterà il vento di Scirocco e con se le temperature, che andranno su gran parte della penisola oltre la media.
Il sud e parte del centro saranno al secco di precipitazioni, mentre il centro-nord sarà ancora sotto piogge e nevicate.
L’Appennino vedrà la sua quota schizzare relativamente alta, attorno ai 1400/1600m, mentre sul nord Italia sarà a quote relativamente basse al nord-est, collinari al centro ed ancora pianeggianti o molto basse al nord-ovest, con il capoluogo piemontese e le maggiori città della regione sotto notevoli accumuli.
Per questo editoriale fermiamoci qui, perché l’incertezza sulla seconda metà della prima decade di Gennaio regna sovrana, anche se s’intravede la possibilità di una nuova ondulazione atlantica, questa volta con piegamento accentuato nord-ovest, sud-est da poter portare un nuovo peggioramento delle condizioni atmosferiche con calo termico ed il ritorno della neve a quote più basse sull’Appennino; ma questa è solamente una delle tante ipotesi o soluzione del nuovo Long Range.
Non mi rimane altro che augurare a tutti voi uno SPLENDIDO 2008.


Stefano Bernardi www.lucoli.it/meteo
Responsabile previsore LucoliMeteo
Editorialista MeteoSalento – EmiliaRomagnaMeteo – CaputFrigoris
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