SINOSSI DEL VORTICE POLARE:

BASSA STRATOSFERA (100-50 hpa):
Vortice intenso perfettamente centrato in sede polare sia nei minimi di geopotenziale che di temperatura a 50 hpa (-81° a 90°N). Riscaldamento di origine Aleutinica con massimo termico di -35° a 50 hpa in fase senescente. Disturbi anticiclonici praticamente nulli.
MEDIA STRATOSFERA (50-10 hpa):
Vortice moderato-intenso a forma ellittica centrato tra gli 85° e i 90° N con minimi di temperatura dislocati tra artide (a 30 hpa) , Russia settentrionale (20 hpa) e Mar di Barents (10 hpa). STRATWARMING ALERT (>30° in una settimana)in corso alla quota di 10 hpa per pulsazione calda posizionata su Alaska settentrionale. Anticiclogenesi di origine Pacifico-Aleutinica in fase di massima espansione con valori di 3150 gdam a 10 hpa.
ALTA STRATOSFERA (10-1 hpa):
Vortice moderato-intenso in fase di contrazione, centrato a nord delle Svalbard fino a 2 hpa, sulla Groenlandia orientale a 1 hpa. Minimi termici dislocati su Finlandia tra 7 e 5 hpa, su Russia a 3 hpa e sul Canada a 2 e 1 hpa. Temporanea inversione del gradiente latitudinale di temperatura 60-90 N fino a +18° alla quota di 1 hpa per pulsazione calda che intrude in zona polare. Anticiclogenesi a tutte le quote di origine Pacifica in fase di massima espansione.

EP-FLUX E FLUSSI DI QUANTITA':

FLUSSO DI CALORE 60° N: nella norma in bassa stratosfera, superiore alla norma in media con valori che superano i 200 K/ms.
FLUSSO DI CALORE 45°-75° N MEDIATO: lievemente inferiore alla norma o in media in bassa stratosfera. Nella media a 10 hpa.
FLUSSI DI MOMENTO 60°N: su valori positivi tendenti al ribasso in bassa stratosfera, lievemente negativi a 10 hpa per forcings anticiclonici.
FLUSSO DI MOMENTO 45°-75°N: si conferma quanto riportato sopra
EP-FLUX: assenza di propagazione d'onda dalla troposfera alla stratosfera a causa della divergenza del flusso. Permane una debole alimentazione degli ep-flux stratosferici con una fase di convergenza dei vettori a 10 hpa.

COMMENTO E PREVISIONI:
In questo Dicembre la Stratosfera polare è stata caratterizzata da temperature inferiori alla norma su tutti i piani isobarici, dall'assenza di propagazione d'onda troposferica capace di realizzare "TST effect" e quindi di perturbare in modo significativo il getto stratosferico della notte polare, avvicinando in questo modo la stratosfera stessa al perfetto equilibrio radiativo stagionale. L'attuale riscaldamento in media stratosfera sembra quindi destinato a perdere vigore nel giro di pochi giorni cosi' come la forzante anticiclonica di origine aleutinica che è prevista "sgonfiarsi" nei geopotenziali ai primi di Gennaio. Ancora una volta si prevede una nuova intensificazione del getto che sara' piu' palese in alta e media stratosfera. Tuttavia c'è da rimarcare che l'anticiclone di origine Pacifica , nonostante l'indebolimento, permarra' come eventuale disturbo ai piani isobarici medio-alti e si nota la tendenza verso la fine della prima decade di Gennaio ad una nuova ripresa dei massimi di geopotenziale in media stratosfera.
Attualmente gli unici disturbi alla circolazione zonale sembrano provenire dalla troposfera in seguito a forzanti dovute alle SST (Nina, AMO+) e al ciclo della Madden Julian Oscillation , particolarmente attiva nelle fasi di ENSO-. Le onde troposferiche sono in grado di perturbare la bassa stratosfera, deformando il vortice polare, ma non d'indurre cambiamenti piu' in alto a causa della scarsa penetrazione d'onda e dell'intenso VPS.
Nei prossimi giorni proprio a causa di questi disturbi di natura troposferica la bassa stratosfera tendera' ad assumere una struttura bilobata cosi' come viene evidenziato dalle analisi ECMWF a 5-8 giorni. E' molto probabile una fase di temporaneo rinforzo dell'ep-flux con i vettori troposferici che tenderanno a divenire convergenti a 100 hpa.

EFFETTI SULLA CIRCOLAZIONE TROPOSFERICA:
La previsione di blocco alle correnti occidentali sul comparto europeo, ipotizzata nel precedente bollettino, puo' essere senz'altro confermata, seppur con qualche giorno di ritardo, come schema previsionale (con il conseguente crollo dei valori dell'Artic Oscillation). In queste ore è in atto la formazione di anticiclone ad onda corta tra la Gran Bretagna e la Scandinavia che segnera' le sorti meteorologiche europee per i primi giorni di Gennaio. E' previsto l'arrivo di aria fredda continentale sull'Italia gia' da questa sera. Tuttavia l'analisi delle vorticita' potenziali stratosferiche sulla superficie isoentropica di 550 K (circa 30 hpa) ci suggerisce di considerare l'eccessiva invadenza del vortice troposferico canadese (migrazione delle vorticita' potenziali su quel comparto) come fortemente impattante sulla nuova formazione anticiclonica. Il getto atlantico risulterebbe ancora particolarmente intenso e capace di "tagliare" la radice sub-tropicale del blocco. Ai primi di Gennaio aria atlantica potrebbe scontrarsi con quelle esistente fredda dando luogo dapprima a nevicate diffuse e poi a rialzo termico e neve confinata in montagna.
Le condizioni per la riproposizione del blocco anticiclonico in ambito russo-europeo sembrano esserci anche per il proseguo della prima decade di Gennaio. Tale ipotesi , comunque da confermare, renderebbe il Mediterraneo soggetto a pulsazioni barocline atlantiche.

ZAGOR

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Buon anno a tutti !!