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Re: La Nina e Atlantico tropicale
speriamo in una estate normale.
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Re: La Nina e Atlantico tropicale
Eccoci dunque alla Western Hemisphere Warm Pool.
Per cominciare, l'indice WHWP è definito in una maniera un po' particolare: è l'anomalia dell'area in unità di 10^6 km^2 con temperatura superficiale (media mensile) superiore a 28.5°C nell'oceano Atlantico e nel Pacifico orientale. Ad esempio il valore di febbraio 2008 dell'indice WHWP è di -0.16, il che significa che ci sono stati 160000 km^2 meno della media con SST > 28.5°.
Già diversi anni fa Andrea e Mario Giuliacci collegarono la WHWP con le temperature estive in Italia, in effetti si può trovare una buona correlazione (circa 0.4 per gli ultimi 30 anni):

Come l'NTA, anche la WHWP viene guidata principalmente dall'ENSO; la risposta non è però sempre lineare, infatti insieme agli anni con El Nino molto forte (58, 83, 98) figurano tra i picchi massimi del WHWP anche il 1969 e il 2005 che hanno avuto solo un El Nino debole. Lo stesso discorso vale anche naturalmente per La Nina.
L'ultimo mese con WHWP < -1 è stato il giugno del 2000, per trovare un trimestre estivo con WHWP medio < -1 bisogna risalire al 1996. Anche qui ovviamente è entrato in gioco il global warming.
Le estati con WHWP < -1 in passato sono state caratterizzate in media non solo da temperature basse, ma anche da precipitazioni abbondanti nell'Europa centrale e sulle Alpi:

il tutto corredato, come ci si aspetterebbe, da una bella anomalia negativa di geopotenziale

Purtroppo c'è sempre questo problema della scarsità di casi recenti, vista l'espansione della cella di Hadley si deve supporre che gli effetti oggi non possano essere gli stessi degli anni '70...
Tra l'altro è interessante notare che se prendiamo solo le estati con WHWP < -2, le anomalie negative di temperatura si spostano ad est:

la stessa cosa però non vale per le precipitazioni, che rimangono sull'Europa centrale.
Quest'anno era cominciato bene, nel senso che l'indice WHWP ha fatto segnare il nuovo record minimo per gennaio (
), a febbraio però l'anomalia è un po' rientrata. Va detto che questo indice è significativo soprattutto in estate, esclusi i casi di El Nino forte. Di fatto il valore di gennaio, anche se rappresenta un record assoluto, non ci dice nulla su come sarà l'indice quest'estate; potrebbe addirittura tornare positivo come successe nel 1999, nonostante La Nina fosse perdurata per tutto l'anno. Questa scarsa predicibilità non è certo di aiuto per una previsione stagionale, possiamo però provare a vedere se esiste una correlazione con un certo lag temporale.
Se prendiamo la WHWP in primavera troviamo la stessa buona correlazione con le temperature estive in Italia:

almeno da un punto di vista statistico potremo quindi dire qualcosa sull'estate conoscendo l'indice WHWP dei prossimi mesi, basandoci in sostanza sul principio della persistenza che però come detto (1999) non sempre è valido.
Un'altra cosa che vorrei far notare, forse la più importante, è che la correlazione tra WHWP e temperature europee ha perso forza negli ultimi anni, per esempio per gli ultimi 20 anni troviamo una correlazione non significativa:

Ancora una volta il fattore perturbante del global warming che rompe 
In conclusione ritengo l'indice WHWP poco affidabile in ottica previsioni stagionali, soprattutto quest'anno, ma è comunque da monitorare nel caso dovesse raggiungere nei prossimi mesi valori particolarmente estremi.
Ultima modifica di elnino; 19/03/2008 alle 20:16
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