Artico verso l'abisso... eppure lo dicevamo che...

**baccaromichele** · 19/07/2020, 12:02

Aggiornamento dopo un'altra settimana, la perdita di estensione ha accelerato ulteriormente portandosi ben 750.000km2 sotto al 2012 in questa data
Graph ADS NIPR VISHOP JAXA 20-07-18.jpg

Superati i minimi di tutti gli anni dal 1979 al 1989 e del 1992, 1994, 1996 e 2001. Siamo dunque ben due mesi in anticipo rispetto a soli 19 anni fa (stesso valore di estensione odierno al minimo del 17 settembre 2001)
seaice19072020.jpg

Il volume si porta sui livelli del 2012, ancora leggermente superiore al 2017 e al 2019
piomas-trnd4 (2).png

L'oceano artico e le zone limitrofe stanno accumulando molto calore, sarà interessante vedere a quanto arriveranno le anomalie da fine settembre in poi

satanom.arc.d-01.png

**sponsi** · 19/07/2020, 12:51

Originariamente Scritto da baccaromichele

Aggiornamento dopo un'altra settimana, la perdita di estensione ha accelerato ulteriormente portandosi ben 750.000km2 sotto al 2012 in questa data
Graph ADS NIPR VISHOP JAXA 20-07-18.jpg

Superati i minimi di tutti gli anni dal 1979 al 1989 e del 1992, 1994, 1996 e 2001. Siamo dunque ben due mesi in anticipo rispetto a soli 19 anni fa (stesso valore di estensione odierno al minimo del 17 settembre 2001)
seaice19072020.jpg

Il volume si porta sui livelli del 2012, ancora leggermente superiore al 2017 e al 2019
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L'oceano artico e le zone limitrofe stanno accumulando molto calore, sarà interessante vedere a quanto arriveranno le anomalie da fine settembre in poi

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Ciao le aree di maggiore crisi quali sono e rispetto allo scorso che dislocazione grazie

**Ghiacciovi** · 19/07/2020, 12:57

La nuova Zemlia fra un pò diventa un'isola col clima simile a quello dell'Islanda pre gw se continua così.

**Ghiacciovi** · 19/07/2020, 12:56

Io penso che tutta la zona dell'artico russo sia quella in assoluto più colpita dall'aumento delle temperature e dalla FUSIONE della banchisa e del permafrost. Anomalie grosse proprio lì. Inoltre, anche il mare ad est delle Svalbard l'anno scorso versava in condizioni migliori....

**robertino** · 19/07/2020, 15:41

**elz** · 19/07/2020, 16:40

è il risultato dell'AO molto positiva di questo inverno/inizio primavera che ha spinto il ghiaccio dalla costa siberiana verso il nord atlantico e dell'alta pressione che si è stabilita sull'oceano artico:

più avanti nella stagione con il soleggiamento che cala nell'artico il minimo dipenderà nuovamente parecchio dalle correnti, se quell'alta pressione dovesse rimanere in quella posizione potrebbe resistere meglio il mare di Beaufort.

ice_drift_nh_polstere-625_multi-oi_202007161200-202007181200_combo.jpg

**sponsi** · 20/07/2020, 14:11

Originariamente Scritto da elz

è il risultato dell'AO molto positiva di questo inverno/inizio primavera che ha spinto il ghiaccio dalla costa siberiana verso il nord atlantico e dell'alta pressione che si è stabilita sull'oceano artico:

Immagine

più avanti nella stagione con il soleggiamento che cala nell'artico il minimo dipenderà nuovamente parecchio dalle correnti, se quell'alta pressione dovesse rimanere in quella posizione potrebbe resistere meglio il mare di Beaufort.

ice_drift_nh_polstere-625_multi-oi_202007161200-202007181200_combo.jpg

Ciao Eltz potrebbe non essere un male in vista del semestre freddo un deficit più sul lato russo

**elz** · 22/07/2020, 18:55

Originariamente Scritto da sponsi

Ciao Eltz potrebbe non essere un male in vista del semestre freddo un deficit più sul lato russo

non credo che abbia un significativo impatto remoto, puoi vedere dal lavoro sotto l'impatto delle diverse regioni dell'artico, quello più grosso è nel mare di barents-kara:

Simulated Atmospheric Response to Regional and Pan-Arctic Sea Ice Loss | Journal of Climate | American Meteorological Society

tra l'altro questo avviene in inverno la perdita di ghiaccio in estate/autunno non ha un analogo impatto nonostante il riscaldamento persistente nell'inverno successivo:

Error - Cookies Turned Off

c'è anche un progetto (PAMIP) che si propone di risolvere le discrepanze tra i vari studi usciti in questi anni usando ampie ensemble(per gli impatti remoti è necessario un minimo di 100 ensemble altrimenti l'impatto della perdita di ghiaccio è fortemente sovrastimato) di vari modelli, i risultati preliminari confermano quelli antecedenti con un indebolimento del vortice polare stratosferico ed anche una dipendenza dallo stato della qbo (maggiore in qbo-est); questo solo in risposta alla perdita di ghiaccio marino nel mondo reale variano anche altre cose ad es. l'amplificazione del riscaldamento nella troposfera tropicale si oppone al trend dovuto alla perdita di ghiaccio e non è possibile valutare l'impatto dei ghiacci dalle sole osservazioni, servono simulazioni apposite.

https://presentations.copernicus.org...esentation.pdf

Nel periodo 1979-2014 la varianza nelle slp che è spiegata dalla perdita di ghiaccio artico è piccola rispetto a quella dovuta alle sst ( con alcune eccezioni come il mare del labrador) ed entrambe sono inferiori alla variabilità interna:

ResearchGate

L'impatto più evidente dato che il declino è avvenuto così presto nella stagione sarà sulle temperature nell'oceano artico e in modo degradante verso l'interno della siberia che al netto della normale variabilità saranno parecchio sopramedia e questo segnale già si vede nei run dei modelli di giugno.

**sponsi** · 22/07/2020, 19:14

Originariamente Scritto da elz

non credo che abbia un significativo impatto remoto, puoi vedere dal lavoro sotto l'impatto delle diverse regioni dell'artico, quello più grosso è nel mare di barents-kara:

Simulated Atmospheric Response to Regional and Pan-Arctic Sea Ice Loss | Journal of Climate | American Meteorological Society

tra l'altro questo avviene in inverno la perdita di ghiaccio in estate/autunno non ha un analogo impatto nonostante il riscaldamento persistente nell'inverno successivo:

Error - Cookies Turned Off

c'è anche un progetto (PAMIP) che si propone di risolvere le discrepanze tra i vari studi usciti in questi anni usando ampie ensemble(per gli impatti remoti è necessario un minimo di 100 ensemble altrimenti l'impatto della perdita di ghiaccio è fortemente sovrastimato) di vari modelli, i risultati preliminari confermano quelli antecedenti con un indebolimento del vortice polare stratosferico ed anche una dipendenza dallo stato della qbo (maggiore in qbo-est); questo solo in risposta alla perdita di ghiaccio marino nel mondo reale variano anche altre cose ad es. l'amplificazione del riscaldamento nella troposfera tropicale si oppone al trend dovuto alla perdita di ghiaccio e non è possibile valutare l'impatto dei ghiacci dalle sole osservazioni, servono simulazioni apposite.

https://presentations.copernicus.org...esentation.pdf

Nel periodo 1979-2014 la varianza nelle slp che è spiegata dalla perdita di ghiaccio artico è piccola rispetto a quella dovuta alle sst ( con alcune eccezioni come il mare del labrador) ed entrambe sono inferiori alla variabilità interna:

ResearchGate

L'impatto più evidente dato che il declino è avvenuto così presto nella stagione sarà sulle temperature nell'oceano artico e in modo degradante verso l'interno della siberia che al netto della normale variabilità saranno parecchio sopramedia e questo segnale già si vede nei run dei modelli di giugno.

Grazie

**giorgio1940** · 20/07/2020, 13:15

Sono l'ultimo degli acculturati qui dentro, ma per favore non usiamo, almeno noi, "scioglimento" al posto di fusione!!!
E' una bestemmia fisico-chimica!
Lasciamolo ai tuttologi e giornalisti in TV e giornali.
Scusate lo sfogo!