La fine di ogni periodo interglaciale negli ultimi 800.000 anni è stata caratterizzata da ampi e improvvisi episodi di raffreddamento che erano distinti dalla graduale diminuzione dell'insolazione che si stava verificando. Perché si sono verificati questi improvvisi raffreddamenti? Yin et al. ha utilizzato una serie di modelli climatici per dimostrare che esiste una soglia di insolazione, al di sotto della quale la lenta diminuzione dell'energia solare porta a un rapido raffreddamento del clima. Questo effetto deriva dall'indebolimento della circolazione di ribaltamento meridionale dell'Atlantico che coinvolge feedback di ghiaccio marino nei mari del Nord e del Labrador.
In molti record paleoclimatici si osserva un brusco raffreddamento alla fine degli interglaciali, ma il meccanismo responsabile rimane poco chiaro. Utilizzando simulazioni di modelli, dimostriamo che esiste una soglia nel livello di insolazione indotta astronomicamente al di sotto della quale si verificano bruschi cambiamenti alla fine degli interglaciali degli ultimi 800.000 anni. Quando l'insolazione decrescente raggiunge il valore critico, si innesca un forte, brusco indebolimento della circolazione di ribaltamento meridionale atlantica e uno stato climatico medio più fresco accompagnato da variazioni di ampiezza elevate che durano per diverse migliaia di anni. Il meccanismo coinvolge feedback di ghiaccio marino nei mari del Nord e del Labrador. L'ubiquità di questa soglia suggerisce il suo ruolo fondamentale nel porre fine alle condizioni climatiche calde alla fine degli interglaciali.
Ma che cosa stai cercando di dire? Che questo accadrà nel prossimo futuro? Perchè gli autori di quello studio la pensano ben diversamente, Andrè Berger che è un autorità nella paleoclimatologia ha a lungo sostenuto che questo interglaciale è destinato a durare a lungo ( almeno altri 50000 anni) se la co2 rimane sopra i 300 ppm e la soglia di cui parlano richiede ben più dei ghiacci artici ai massimi degli ultimi 7 anni.
Ad es. questa review di cui è il primo autore:
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These results show consistently, that a glacial inception is unlikely to happen within the next approximate 50 ka (when the next strong drop in Northern Hemisphere summer insolation occurs) if either atmospheric CO2 concentration remains above 300 ppm or cumulative carbon emissions exceed 1000 Pg C.
Only for an atmospheric CO2 content below the preindustrial level may a glaciation occur within the next 10 ka. This can be used to explain why glacial inception occurred during MIS 19c under astronomical configuration rather similar to the present one but at lower CO2 concentration(~240 ppm). Given the continued anthropogenic CO2 emissions, glacial inception is very unlikely to occur in the next 50 ka, because the timescale for CO2 and temperature reduction toward unperturbed values in the absence of active removal is very long, and only weak precessional forcing occurs in the next two precessional cycles.
e sull'incipit glaciale:
Important changes emanate from the high northern latitudes, where initial ice growth, vegetation shifts and albedo feedback are accompanied by dynamical changes in the ocean and atmosphere.
During the most recent and best studied glacial inception (from MIS 5e to MIS 5d), the early increase in sea ice export from the Arctic weakens and constricts the subpolar gyre circulation in the northwest Atlantic, enhancing northward penetration of warm, saline subtropical waters toward the northeast Atlantic and into the Nordic Seas . This in turn enhances convection and deepwater production in those seas and provides a negative feedback on sea ice production that contributes to a progressive millennial-scale oceanographic oscillation as insolation declines .
The intermittent, yet persistent, production of deepwater maintains an overturning circulation throughout the glacial inception that contributes to extended warmth in the North Atlantic. This warmth persists despite, and may even enhance, ice sheet growth on surrounding continents.
Variability in the extent of southern deep waters occurs at the same time , along with surface cooling and changes in the winds and sea ice around Antarctica .Northern ice sheet growth in this configuration appears to proceed rapidly, reaching the sea in the form of tidewater glaciers relatively early . The ocean-cryosphere interaction of icebergs and meltwater then influences deep convection and the overturning circulation , initiating the bipolar seesaw of millennial-scale temperature changes that characterizes glaciations .
A threshold for this response to initial ice growth is estimated to be 30–50 m of sea level equivalent and may be used to define the end of the peak interglacial. By this time, ice growth is sufficient and accompanied by reduced GHG concentrations and increased planetary albedo so that, despite subsequent increases in northern summer insolation, a return to full interglacial conditions is prevented, and glaciation generally proceeds progressively with only interspersed interstadial intervals until the conditions are eventually met for the next termination, as described earlier.
Ultima modifica di elz; 29/08/2021 alle 04:38
estensione appena sopra l'ultima media decennale
volume male ma non malissimo
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C'ho la falla nel cervello
Nessuno dubita dei risultati e delle previsioni di chi studia modelli climatici e lavora su analisi di dettaglio climatiche per mestiere, si dubita invece degli slogan giornalistici esageratamente gonfiati e della cattiva informazione. Si esterna scetticismo su certa divulgazione mediatica influenzata da ideologica matrice politica che basa propri proclami su studi che a volte hanno ignorato "bias" importanti e non consoni al rigore scientifico. Molte previsioni rilasciate dai telegiornali e dai media sono esageratamente pessimistiche perchè guidate da slogan e ideologiche prese di posizione. Bisogna rispettare chi la pensa così. Perchè difendere sempre e comunque ogni articolo, ogni studio malinterpretato, ogni review non compresa, ogni metanalisi volutamente fuorviata e di cui vengono lette solo alcune righe, solo perchè giungono a conclusioni catastrofiche? No! Bisogna essere critici e dirlo se uno studio è interpretato bene o male.
E' impossibile, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, essere certi che la temperatura aumenterà di 2 gradi o più e che il livello dei mari aumenterà di 2 metri o 2,5 e che la banchisa artica si scioglierà completamente entro il.....ecc. ecc. ecc. e questo è scritto anche in tutti gli studi ben fatti ma mai evidenziato a dovere dai mezzi di informazione. Ci vuole un linguaggio diverso. Non bisogna terrorizzare per smuovere la coscienza dei governatori e dei decisori....... ci vuole la buona scienza e soprattutto il buon giornalismo che sappia spiegare bene e che convinca con argomentazioni equilibrate. La violenza verbale e catastrofica non porta a nulla. Sta portando solo migliaia di persone a credere che il global warming antropico non esista ....... sta ottenendo l'effetto contrario. Di questo sono molto preoccupato perchè io nel gwa ci credo e credo nella buona scienza.
Lasciatemi esprimere queste considerazioni per favore. Esiste un problema fondamentalmente di COMUNICAZIONE ( aggressiva, parziale, pregiudizievole e corrotta ).
Ambe' se aspetti questo, ciao... È finita caro Gio l'era dei veri giornalisti, quelli che cercavano e verificavsno, ormai l'informazione è in mano a dei pennivendoli, urlatori, sensazionslisti, è così già da un pezzo.... Basta vedere quello che spacciano sulla pandemia... Non bisognerebbe più ascoltare TG e giornali (se non qualche rara eccezione di qualche articolo)
c'è un topic apposta sul cambiamento climatico, grazie.
EDIT: e pure un altro sulla disinformazione perpetrata dai mass media.
Ultima modifica di dude79; 31/08/2021 alle 08:36
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