Lo spessore dei ghiacci antartici è un parametro assai meno significativo da un punto di vista climatologico, essendo in larga parte ghiacci annuali e poco spessi c'è una bassa possibilità di variazione rispetto all'artico; questo fatto è dovuto alle diverse caratteristiche fisiche dell'antartide in particolare:
1- Nell'artico c'è un significativo influsso di acque dolci in superficie e quindi una forte stratificazione che isola il ghiaccio dall'influsso delle acque provenienti dall'atlantico ne consegue che il flusso medio di calore è di 4W/m^2 contro i 40W/m^2 in antartide.
2-La copertura nevosa isola il ghiaccio dall'atmosfera limitandone la crescita, la copertura nevosa del ghiaccio antartico è considerevolmente superiore a quella artica essendo l'artico circondato da continenti.
3-Nell'artico il ghiaccio sopravvive in media 3-6anni, viene trasportato dalla transpolar drift verso le coste groenlandesi/nord del canada dove tende ad accumularsi e ad aumentare di volume durante gli inverni fino a raggiungere uno spessore di equilibrio o ad essere trasportato fuori dall'artico(perlopiù attraverso lo stretto di Fraim), in antartide il moto del ghiaccio marino è divergente e tende ad andare a fondere nell'oceano circostante ne consegue che il ghiaccio marino antartico è in larga parte annuale a parte nel mare di Weddell dove c'è un poco di accumulo a causa della barriera rappresentata dalla penisola antartica in ogni caso il poco ghiaccio pluriannuale è in gran parte biennuale.
In conclusione la gran parte del ghiaccio marino antartico è annuale e poco spesso(0.7-1m) e destinato a fondere durante la stagione calda percui le possibilità di variazione del volume sono comunque limitate a differenza dell'artico, in allegato o spessore medio invernale 1985-1993.
Qui c'è una stima della variazione osservata a febbraio-marzo 1988 vs 2003-2008:
http://www.sciencedaily.com/images/2...3321-large.jpg
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