Da come la guardi la guardi, anche il volume mi pare che mostri un calo più o meno marcato anche dopo il 2012 come dici anche tu del resto ed in linea con il riscaldamento in atto.
poi possiamo eccepire che rispetto alla forte ed imprevista crescita delle temperature forse l'artico potrebbe avere risposto meglio di quello che poteva succedere possiamo anche accettarlo, ma siamo nel campo delle valutazioni/interpretazioni.
Non concordo su alcun forte rallentamento negli ultimi 15 anni e men-che-meno fermo nello scioglimento dell'artico, come del resto dicono i dati reali postati.
Posso concordare che rispetto al forte aumento termico globale l'artico poteva anche andare peggio...
ricordiamo del resto alcune proiezioni che a inizio anni 2000 davano per scomparso l'artico estivo nel 2040 e venivano additate come ridicole sui forum dell'epoca con tanto di ostracismo e sberleffi/insulti, poi invece non siamo poi così lontani purtroppo 20 anni dopo.
Saluti
Ultima modifica di Forever1929; 23/09/2025 alle 10:13
supposto che sia corretto il piomas (meno se il dmi) il volume ha rallentato esattamente come l'estensione:
https://psc.apl.uw.edu/wordpress/wp-...eTsCurrent.png
il rallentamento della perdita di ghiaccio artico negli ultimi 15/20 anni è assolutamente reale e neppure sorprendente poichè si partiva da valori più bassi delle proiezioni, per lo stesso motivo più a lungo dura e più sarà probabile avere un rinnovato rapido declino
Just a moment...
Le temperature a 2m estive nell'interno dell'oceano artico sono limitate dalla fusione stessa dei ghiacci/riscaldamento dell'oceano artico, i venti (e l'aumento associato di temperatura/ umidità nella bassa troposfera) hanno un impatto e alterano i trend di lungo termine, quando il dipolo artico era in calo ha fortemente aumentato la perdita di ghiaccio marino ed ora la limita.
Non è una novità, ho postato ad esempio questi studi in precedenza, è chiaro che la perdita di ghiaccio marino aveva accelerato a causa di quel persistente pattern, il pattern forzato (omogeneo sull'artico) e quello di variabilità (un dipolo barotropico) sono diversi e possono quindi essere separati:
https://par.nsf.gov/servlets/purl/10096340
https://data-ww3.ifremer.fr/BIB/Ding_etal_NCC2017.pdf
Nell'emisfero sud ci fu un forte declino negli anni '70 confermato da molteplici variabili che covariano nell'oceano meridionale (e i meno attendibili dati sat delle emsr dal 1973, prima ancora nel visibile), le serie che partono nel 1979 semplicemente partono da un punto di minimo percui ci sono voluti diversi decenni prima di vedere un nuovo calo.
https://staff.cgd.ucar.edu/cdeser/do...ends.grl14.pdf
Ultima modifica di elz; 24/09/2025 alle 05:10
La mia stazione meteo: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
L'Antartide è un mondo davvero a parte per quanto concerne la risposta al riscaldamento globale, ci sono aree se non mi sbaglio in controtendenza. Detto questo, se è vero ciò che dice @elz allora è probabile esista una ciclicità di qualche genere in Antartide.
Quanto all'Artico, io sarei curioso di vedere i prossimi anni più che questi: se anche per l'Artico esiste una qualche forma di ciclicità nell'estensione del pack, può darsi che nei prossimi anni ci avvicineremo ad un nuovo minimo che, a rigor di logica, dovrebbe essere più pronunciato stavolta rispetto a quelli del 2007 e 2012 visto che il clima intanto è andato avanti.
variabilità più che ciclicità ed ancora non è chiaro il ruolo dei forcing radiativi vs variabilità interna in questa evoluzione, di sicuro l'oceano meridionale si era fortemente scaldato prima dell'inizio dei dati sat, l'oceano meridionale ha anche un impatto sul sud-est pacifico e quindi sull'enso e globale:
so.png
https://staff.cgd.ucar.edu/cdeser/do...s.npjcas24.pdf
si discuteva della pausa nei ghiacci artici già nel 2015, questo studio mostrava che era possibile avere una pausa di 20-25 anni nelle simulazioni storiche ed anche più in quelle future (rcp 4.5) fino a oltre 35 anni poichè la perdita di ghiaccio marino rallenta nel futuro quando tende a rimanere una maggiore percentuale di ghiacci più spessi a ridosso della groenlandia e nel periodo storico gli aerosol hanno prima favorito un espansione e poi contribuito ad accelerare la perdita.
Influence of internal variability on Arctic sea-ice trends | Nature Climate Change
queste simulazioni mostrano il forte impatto del pattern atmosferico nel periodo recente, la linea rossa è forzata con le reanalisi, in quella blu viene rimosso il blocco sulla groenlandia, senza avremmo avuto una perdita molto più regolare di ghiaccio artico.
arc.png
Ultima modifica di elz; 24/09/2025 alle 05:08
Uhe, proviamo a resistere. +1.7 MKm2 rispetto al 2024. Se le equivalenze sono giuste sono circa +240 Mcce
Immagine 2025-10-07 160203.jpg
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